• Non posso credere a quanto sia ridicolo e inaccettabile il recente lancio di "Deadpool" in realtà virtuale! Questa è una delle cose più assurde che abbia mai visto. La nuova creazione di Twisted Pixel non è solo un insulto all'intelligenza dei videogiocatori, ma rappresenta anche un fallimento clamoroso nel mondo della tecnologia e dell'intrattenimento.

    Iniziamo con il concetto stesso: Deadpool è un personaggio iconico, noto per il suo umorismo irriverente e le sue avventure folli. Ma cosa ci si aspetta quando lo si catapulta in un ambiente di realtà virtuale? Un'esperienza straordinaria? No, solo un caos totale! L'idea che qualcosa di così complesso e avvincente possa essere ridotto a una mera esperienza VR è semplicemente ridicola. Non ci sono parole per descrivere quanto sia deludente vedere un personaggio di tale spessore affrontare una grafica scadente e una giocabilità imbarazzante.

    E non parliamo nemmeno della tecnologia utilizzata! Se pensano di poterci vendere questo "prodotto" come una novità, si sbagliano di grosso. La VR dovrebbe essere un'opportunità per immergersi completamente in un mondo nuovo, ma in questo caso sembra che ci abbiano semplicemente lanciato in un'incubo di glitch e bug. Non è solo un errore tecnico, è un affronto alla nostra pazienza e alla nostra passione per i videogiochi.

    La realtà virtuale poteva essere il futuro del gaming, ma con iniziative come questa, stiamo solo retrocedendo. Dove sono le idee innovative? Dove sono le esperienze che ci fanno sentire che stiamo vivendo un'avventura? Invece, ci ritroviamo a combattere contro un sistema che sembra essere stato progettato da un gruppo di dilettanti. Dov'è il rispetto per i fan di Deadpool? Dov'è il rispetto per noi, i videogiocatori?

    In un momento in cui ci aspettiamo che i creatori di contenuti superino i limiti dell'immaginazione, ci ritroviamo a dover affrontare questa farsa. Questo non è ciò che volevo dalla realtà virtuale, e sicuramente non è ciò che i fan di Deadpool meritano!

    Twisted Pixel ha davvero bisogno di rivedere le proprie priorità. È tempo di smettere di vendere sogni e iniziare a fornire prodotti di qualità. Non possiamo continuare ad accettare ciò che ci viene servito con un sorriso sul volto e un "è solo un gioco". No, non è solo un gioco. È un insulto.

    #Deadpool #VR #Tecnologia #Videogames #Critica
    Non posso credere a quanto sia ridicolo e inaccettabile il recente lancio di "Deadpool" in realtà virtuale! Questa è una delle cose più assurde che abbia mai visto. La nuova creazione di Twisted Pixel non è solo un insulto all'intelligenza dei videogiocatori, ma rappresenta anche un fallimento clamoroso nel mondo della tecnologia e dell'intrattenimento. Iniziamo con il concetto stesso: Deadpool è un personaggio iconico, noto per il suo umorismo irriverente e le sue avventure folli. Ma cosa ci si aspetta quando lo si catapulta in un ambiente di realtà virtuale? Un'esperienza straordinaria? No, solo un caos totale! L'idea che qualcosa di così complesso e avvincente possa essere ridotto a una mera esperienza VR è semplicemente ridicola. Non ci sono parole per descrivere quanto sia deludente vedere un personaggio di tale spessore affrontare una grafica scadente e una giocabilità imbarazzante. E non parliamo nemmeno della tecnologia utilizzata! Se pensano di poterci vendere questo "prodotto" come una novità, si sbagliano di grosso. La VR dovrebbe essere un'opportunità per immergersi completamente in un mondo nuovo, ma in questo caso sembra che ci abbiano semplicemente lanciato in un'incubo di glitch e bug. Non è solo un errore tecnico, è un affronto alla nostra pazienza e alla nostra passione per i videogiochi. La realtà virtuale poteva essere il futuro del gaming, ma con iniziative come questa, stiamo solo retrocedendo. Dove sono le idee innovative? Dove sono le esperienze che ci fanno sentire che stiamo vivendo un'avventura? Invece, ci ritroviamo a combattere contro un sistema che sembra essere stato progettato da un gruppo di dilettanti. Dov'è il rispetto per i fan di Deadpool? Dov'è il rispetto per noi, i videogiocatori? In un momento in cui ci aspettiamo che i creatori di contenuti superino i limiti dell'immaginazione, ci ritroviamo a dover affrontare questa farsa. Questo non è ciò che volevo dalla realtà virtuale, e sicuramente non è ciò che i fan di Deadpool meritano! Twisted Pixel ha davvero bisogno di rivedere le proprie priorità. È tempo di smettere di vendere sogni e iniziare a fornire prodotti di qualità. Non possiamo continuare ad accettare ciò che ci viene servito con un sorriso sul volto e un "è solo un gioco". No, non è solo un gioco. È un insulto. #Deadpool #VR #Tecnologia #Videogames #Critica
    Deadpool débarque en réalité virtuelle… et rien ne pourra vous préparer à ce chaos
    Deadpool débarque en réalité virtuelle ! Il s’agit de la dernière création de Twisted Pixel, […] Cet article Deadpool débarque en réalité virtuelle… et rien ne pourra vous préparer à ce chaos a été publié sur REALITE-VIRTUELLE.COM.
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  • Oggi parliamo di una cosa un po' noiosa: il prezzo dei software AI "Pro". Sì, quelli che costano un sacco di soldi e non capisci bene perché. In un episodio di 'Uncanny Valley', si discute di come questi abbonamenti ai chatbot siano valutati più in base alle vibrazioni che a qualcosa di concreto.

    È strano, ma sembra che le aziende decidano il prezzo non solo in base alle funzionalità o al valore reale che offrono, ma anche su come si sentono riguardo al prodotto. Quindi, se qualcosa è costoso, potrebbe semplicemente significare che chi lo vende si sente 'pro' e pensa che anche gli utenti debbano sentirsi così. Non è proprio un approccio scientifico, ma ci siamo abituati a vedere prezzi esorbitanti per cose che, alla fine, non sono così speciali.

    Se ci pensi, molte volte ci troviamo a pagare per l'idea di esclusività. È come se il prezzo più alto ci facesse sentire parte di un club speciale, anche se il software in sé non è molto diverso da quello che potremmo trovare a un prezzo più ragionevole. Quindi, in sostanza, stiamo parlando di vibrazioni, emozioni e marketing piuttosto che di effettivo valore e funzionalità.

    In un mondo dove si parla tanto di innovazione e tecnologia, è un po' deludente vedere che i prezzi siano determinati più da una sensazione che da fatti concreti. Ma hey, sembra che sia il modo in cui funziona il mercato ora.

    Se hai voglia di spendere un po' di soldi per un chatbot che ti fa sentire 'pro', allora fa pure. Ma, in fondo, potrebbe non essere necessario. La scelta è tua, ma non aspettarti miracoli solo perché hai speso di più.

    #PrezzoiSoftwareAI #AbbonamentiChatbot #MarketingVibrazioni #InnovazioneTecnologica #ProAI
    Oggi parliamo di una cosa un po' noiosa: il prezzo dei software AI "Pro". Sì, quelli che costano un sacco di soldi e non capisci bene perché. In un episodio di 'Uncanny Valley', si discute di come questi abbonamenti ai chatbot siano valutati più in base alle vibrazioni che a qualcosa di concreto. È strano, ma sembra che le aziende decidano il prezzo non solo in base alle funzionalità o al valore reale che offrono, ma anche su come si sentono riguardo al prodotto. Quindi, se qualcosa è costoso, potrebbe semplicemente significare che chi lo vende si sente 'pro' e pensa che anche gli utenti debbano sentirsi così. Non è proprio un approccio scientifico, ma ci siamo abituati a vedere prezzi esorbitanti per cose che, alla fine, non sono così speciali. Se ci pensi, molte volte ci troviamo a pagare per l'idea di esclusività. È come se il prezzo più alto ci facesse sentire parte di un club speciale, anche se il software in sé non è molto diverso da quello che potremmo trovare a un prezzo più ragionevole. Quindi, in sostanza, stiamo parlando di vibrazioni, emozioni e marketing piuttosto che di effettivo valore e funzionalità. In un mondo dove si parla tanto di innovazione e tecnologia, è un po' deludente vedere che i prezzi siano determinati più da una sensazione che da fatti concreti. Ma hey, sembra che sia il modo in cui funziona il mercato ora. Se hai voglia di spendere un po' di soldi per un chatbot che ti fa sentire 'pro', allora fa pure. Ma, in fondo, potrebbe non essere necessario. La scelta è tua, ma non aspettarti miracoli solo perché hai speso di più. #PrezzoiSoftwareAI #AbbonamentiChatbot #MarketingVibrazioni #InnovazioneTecnologica #ProAI
    The Vibes-Based Pricing of ‘Pro’ AI Software
    In this episode of Uncanny Valley, we're talking about why some chatbot subscriptions are so expensive and how these premium prices were determined on vibes more than anything substantial.
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  • Super Meat Boy 3D, un titolo che promette di rivoluzionare il panorama dei platformer 3D, ha già suscitato non poche polemiche e delusioni tra i fan. Sluggerfly, il team che si è assunto il compito di portare questa iconica serie nel mondo tridimensionale utilizzando l'Unreal Engine 5, sembra aver perso di vista ciò che rendeva Super Meat Boy un gioco eccezionale. Invece di innovare, sembrano semplicemente rimanere intrappolati in una trappola di cliché e scelte discutibili.

    La prima cosa che salta all'occhio è l'idea di “evolvere” il classico con un “twist di Mario”. Ma scusate, chi ha chiesto un'imitazione del famoso idraulico baffuto in un gioco che già aveva trovato la sua identità? È incredibile come gli sviluppatori possano pensare che mescolare elementi di altri franchise possa portare a qualcosa di originale. Questo approccio non solo è deludente, ma dimostra anche una mancanza di creatività e rispetto nei confronti di una community che ha amato Super Meat Boy per la sua unicità e il suo stile audace.

    Inoltre, l'utilizzo dell'Unreal Engine 5 non è affatto una garanzia di successo. Molti giochi hanno fallito nel realizzare un'esperienza di gioco coinvolgente nonostante avessero a disposizione la tecnologia più avanzata. Se Sluggerfly non riesce a tradurre questa potenza grafica in meccaniche di gioco solide e divertenti, tutto ciò si ridurrà a un insieme di poligoni ben disegnati privi di sostanza. La grafica è bella, ma senza un gameplay avvincente, non serve a nulla.

    E che dire delle aspettative? I fan di Super Meat Boy si aspettano un gioco che sfida le loro abilità e offre una difficoltà equilibrata. Ma con questa nuova direzione intrapresa, sembra che ci stiamo dirigendo verso un'esperienza più “accessibile”, una scelta che potrebbe alienare i giocatori hardcore. Non vogliamo un gioco che ci coccoli; vogliamo sfide, vogliamo frustrazioni salutari e vogliamo sentirci realizzati dopo aver superato un livello difficile, non una passeggiata nel parco!

    In conclusione, Super Meat Boy 3D potrebbe essere un’opportunità sprecata, un’occasione per rivisitare un classico che rischia di cadere nel dimenticatoio a causa di scelte discutibili e mancanza di visione. Gli sviluppatori devono rendersi conto che il segreto del successo non risiede nel copiare o nel mescolare generi, ma nel mantenere viva l’essenza del gioco che ha appassionato milioni di persone. Se non lo faranno, il futuro di Super Meat Boy potrebbe essere più oscuro di quanto pensiamo.

    #SuperMeatBoy3D #UnrealEngine5 #Gaming #Platformer #Videogiochi
    Super Meat Boy 3D, un titolo che promette di rivoluzionare il panorama dei platformer 3D, ha già suscitato non poche polemiche e delusioni tra i fan. Sluggerfly, il team che si è assunto il compito di portare questa iconica serie nel mondo tridimensionale utilizzando l'Unreal Engine 5, sembra aver perso di vista ciò che rendeva Super Meat Boy un gioco eccezionale. Invece di innovare, sembrano semplicemente rimanere intrappolati in una trappola di cliché e scelte discutibili. La prima cosa che salta all'occhio è l'idea di “evolvere” il classico con un “twist di Mario”. Ma scusate, chi ha chiesto un'imitazione del famoso idraulico baffuto in un gioco che già aveva trovato la sua identità? È incredibile come gli sviluppatori possano pensare che mescolare elementi di altri franchise possa portare a qualcosa di originale. Questo approccio non solo è deludente, ma dimostra anche una mancanza di creatività e rispetto nei confronti di una community che ha amato Super Meat Boy per la sua unicità e il suo stile audace. Inoltre, l'utilizzo dell'Unreal Engine 5 non è affatto una garanzia di successo. Molti giochi hanno fallito nel realizzare un'esperienza di gioco coinvolgente nonostante avessero a disposizione la tecnologia più avanzata. Se Sluggerfly non riesce a tradurre questa potenza grafica in meccaniche di gioco solide e divertenti, tutto ciò si ridurrà a un insieme di poligoni ben disegnati privi di sostanza. La grafica è bella, ma senza un gameplay avvincente, non serve a nulla. E che dire delle aspettative? I fan di Super Meat Boy si aspettano un gioco che sfida le loro abilità e offre una difficoltà equilibrata. Ma con questa nuova direzione intrapresa, sembra che ci stiamo dirigendo verso un'esperienza più “accessibile”, una scelta che potrebbe alienare i giocatori hardcore. Non vogliamo un gioco che ci coccoli; vogliamo sfide, vogliamo frustrazioni salutari e vogliamo sentirci realizzati dopo aver superato un livello difficile, non una passeggiata nel parco! In conclusione, Super Meat Boy 3D potrebbe essere un’opportunità sprecata, un’occasione per rivisitare un classico che rischia di cadere nel dimenticatoio a causa di scelte discutibili e mancanza di visione. Gli sviluppatori devono rendersi conto che il segreto del successo non risiede nel copiare o nel mescolare generi, ma nel mantenere viva l’essenza del gioco che ha appassionato milioni di persone. Se non lo faranno, il futuro di Super Meat Boy potrebbe essere più oscuro di quanto pensiamo. #SuperMeatBoy3D #UnrealEngine5 #Gaming #Platformer #Videogiochi
    Super Meat Boy 3D uses Unreal Engine 5 and a Mario twist to evolve the classic
    3D platformer indie studio Sluggerfly takes on its toughest challenge yet.
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  • Non so, ma ho appena iniziato a guardare "The Institute", la nuova serie TV basata sul libro di Stephen King. Non so cosa aspettarmi, ma finora non sembra niente di che. È strano, considerando che King ha scritto così tante storie coinvolgenti.

    Dopo aver visto "Mr. Mercedes", che era abbastanza interessante, e "Castle Rock", che aveva momenti inquietanti e affascinanti, pensavo che "The Institute" potesse essere almeno un po' simile. Ma, invece, sembra un po'... vuoto. La trama non riesce a catturare la mia attenzione, e i personaggi sembrano piuttosto piatti.

    Non riesco a capire se il problema sia la scrittura o semplicemente il ritmo della serie. Forse sono solo io che non sono nel mood giusto. Ma, francamente, c'è così tanto altro da guardare, che non so se continuerò a seguirla. La sensazione di abbandonare una serie basata su un'opera di King è un po' strana, ma a volte è meglio risparmiare il proprio tempo per qualcosa di più interessante.

    Insomma, "The Institute" è partito con un inizio deludente. Speriamo che migliori, ma per ora è solo un'altra serie che si unisce alla lista di quelle che ho iniziato e poi abbandonato. Non so, forse darò un'altra chance, ma devo essere onesto: non sono molto motivato.

    #StephenKing #TheInstitute #SerieTV #MGMPlus #Deludente
    Non so, ma ho appena iniziato a guardare "The Institute", la nuova serie TV basata sul libro di Stephen King. Non so cosa aspettarmi, ma finora non sembra niente di che. È strano, considerando che King ha scritto così tante storie coinvolgenti. Dopo aver visto "Mr. Mercedes", che era abbastanza interessante, e "Castle Rock", che aveva momenti inquietanti e affascinanti, pensavo che "The Institute" potesse essere almeno un po' simile. Ma, invece, sembra un po'... vuoto. La trama non riesce a catturare la mia attenzione, e i personaggi sembrano piuttosto piatti. Non riesco a capire se il problema sia la scrittura o semplicemente il ritmo della serie. Forse sono solo io che non sono nel mood giusto. Ma, francamente, c'è così tanto altro da guardare, che non so se continuerò a seguirla. La sensazione di abbandonare una serie basata su un'opera di King è un po' strana, ma a volte è meglio risparmiare il proprio tempo per qualcosa di più interessante. Insomma, "The Institute" è partito con un inizio deludente. Speriamo che migliori, ma per ora è solo un'altra serie che si unisce alla lista di quelle che ho iniziato e poi abbandonato. Non so, forse darò un'altra chance, ma devo essere onesto: non sono molto motivato. #StephenKing #TheInstitute #SerieTV #MGMPlus #Deludente
    Stephen King's The Institute TV Show Is Off To A Lackluster Start
    As a Constant Reader of Stephen King’s works, I also find myself a Constant Viewer of the many new television adaptations of his stories. And boy have I been treated of late, with the incredible Mr. Mercedes, the pleasingly chilling Castle Rock, and
    1 Commentarios 0 Acciones 24 Views 0 Vista previa
  • Oggi, giorno 2 del Festival d’Annecy. In realtà, non c’è molto da dire. C’era un programma fitto di eventi, ma la mia attenzione è andata persa tra le notizie.

    Hanno presentato un nuovo lavoro in corso per "Tom Clancy's Splinter Cell: Deathwatch". Sembra promettente, ma chi lo sa. La serie animata basata sul celebre videogioco di Ubisoft potrebbe essere interessante, ma a dire il vero, non mi aspetto troppo. Il direttore Guillaume Dousse ha parlato, ma le sue parole sono volate via senza lasciare traccia.

    Poi, c'era Andy Serkis. Di solito, ha delle sorprese, ma questa volta è stato piuttosto deludente. Non c’era nulla di nuovo o eccitante. Qualcosa di straordinario sarebbe stato gradito, ma sembra che oggi non sia il giorno giusto.

    Insomma, il Festival d’Annecy continua, ma io sono qui a contare le ore. Chissà cosa porterà domani.

    #FestivalAnnecy #SplinterCell #AndySerkis #Animazione #Videogiochi
    Oggi, giorno 2 del Festival d’Annecy. In realtà, non c’è molto da dire. C’era un programma fitto di eventi, ma la mia attenzione è andata persa tra le notizie. Hanno presentato un nuovo lavoro in corso per "Tom Clancy's Splinter Cell: Deathwatch". Sembra promettente, ma chi lo sa. La serie animata basata sul celebre videogioco di Ubisoft potrebbe essere interessante, ma a dire il vero, non mi aspetto troppo. Il direttore Guillaume Dousse ha parlato, ma le sue parole sono volate via senza lasciare traccia. Poi, c'era Andy Serkis. Di solito, ha delle sorprese, ma questa volta è stato piuttosto deludente. Non c’era nulla di nuovo o eccitante. Qualcosa di straordinario sarebbe stato gradito, ma sembra che oggi non sia il giorno giusto. Insomma, il Festival d’Annecy continua, ma io sono qui a contare le ore. Chissà cosa porterà domani. #FestivalAnnecy #SplinterCell #AndySerkis #Animazione #Videogiochi
    Festival d’Annecy, jour 2 : Splinter Cell prometteur, Andy Serkis nous déçoit
    Seconde journée du Festival d’Annecy, le lundi 9 juin proposait un programme dense. De nombreux projets très attendus ont été dévoilés. WIP très prometteur pour Tom Clancy’s Splinter Cell: Deathwatch Commençons avec Tom Clancy’s Spl
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  • Il mondo dei giochi live-service sembra un po' instabile, e ora abbiamo un'altra notizia che non sorprende. Steel Hunters, un titolo sviluppato dai creatori di World Of Tanks, ha chiuso dopo soli sei mesi. Sì, sei mesi. È quasi come se ci fosse una competizione su chi può fare il gioco più deludente.

    In un mercato dove l’idea di un live-service può sembrare allettante, sembra che la maggior parte finisca per perdere. I publisher sperano sempre di trovare il "successo" e di poter guadagnare a lungo termine, ma la verità è che molti di loro si ritrovano con milioni di dollari persi. Steel Hunters è solo l'ultimo esempio di questa triste realtà.

    Non so voi, ma la cosa inizia a sembrare un po' ripetitiva. Nuovi giochi escono ogni settimana, eppure la maggior parte non riesce a decollare. Non che fosse così entusiasmante in partenza. Certo, ci sono stati tentativi di innovare, ma alla fine, si tratta sempre della stessa storia: giochi che chiudono, sviluppatori che cercano di capire cosa sia andato storto, e noi giocatori che assistiamo a questo spettacolo in modo un po' annoiato.

    Se guardiamo alla situazione, ci si può chiedere se valga davvero la pena investire tempo e denaro in questi titoli. La risposta sembra sempre più essere no. I giochi live-service sono un grande azzardo, ma il rischio sembra superare il premio. Steel Hunters è solo l'ennesima dimostrazione di quanto possa essere volatile il mondo dei giochi moderni.

    Chissà quale sarà il prossimo titolo a chiudere… ma, francamente, non mi sorprenderebbe se fosse uno che abbiamo appena visto nel mucchio. La vita continua, e noi possiamo solo sperare che il prossimo gioco possa offrirci qualcosa di più coinvolgente. Fino ad allora, possiamo solo aspettare e vedere.

    #SteelHunters #WorldOfTanks #giochi #liveService #gaming
    Il mondo dei giochi live-service sembra un po' instabile, e ora abbiamo un'altra notizia che non sorprende. Steel Hunters, un titolo sviluppato dai creatori di World Of Tanks, ha chiuso dopo soli sei mesi. Sì, sei mesi. È quasi come se ci fosse una competizione su chi può fare il gioco più deludente. In un mercato dove l’idea di un live-service può sembrare allettante, sembra che la maggior parte finisca per perdere. I publisher sperano sempre di trovare il "successo" e di poter guadagnare a lungo termine, ma la verità è che molti di loro si ritrovano con milioni di dollari persi. Steel Hunters è solo l'ultimo esempio di questa triste realtà. Non so voi, ma la cosa inizia a sembrare un po' ripetitiva. Nuovi giochi escono ogni settimana, eppure la maggior parte non riesce a decollare. Non che fosse così entusiasmante in partenza. Certo, ci sono stati tentativi di innovare, ma alla fine, si tratta sempre della stessa storia: giochi che chiudono, sviluppatori che cercano di capire cosa sia andato storto, e noi giocatori che assistiamo a questo spettacolo in modo un po' annoiato. Se guardiamo alla situazione, ci si può chiedere se valga davvero la pena investire tempo e denaro in questi titoli. La risposta sembra sempre più essere no. I giochi live-service sono un grande azzardo, ma il rischio sembra superare il premio. Steel Hunters è solo l'ennesima dimostrazione di quanto possa essere volatile il mondo dei giochi moderni. Chissà quale sarà il prossimo titolo a chiudere… ma, francamente, non mi sorprenderebbe se fosse uno che abbiamo appena visto nel mucchio. La vita continua, e noi possiamo solo sperare che il prossimo gioco possa offrirci qualcosa di più coinvolgente. Fino ad allora, possiamo solo aspettare e vedere. #SteelHunters #WorldOfTanks #giochi #liveService #gaming
    World Of Tanks Developer's Live-Service Shooter Shutting Down After Only Six Months
    Live-service game development has become the ultimate gamble for any publisher. If you get a hit, you’re set—money will pour in for as long as you can surf the wave. If you miss, countless millions are lost forever. Most of them miss. The latest game
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  • Non posso credere a quanto sia deludente il panorama delle cuffie compatibili con il Nintendo Switch 2! Ho passato ore e ore a testare una marea di cuffie, sperando di trovare qualcosa che fosse all'altezza delle aspettative, ma la realtà è ben diversa. È inaccettabile che in un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, ci siano ancora così tanti prodotti scadenti sul mercato!

    Iniziamo dal concetto stesso di "cuffie comode". L'articolo afferma di cercare un'esperienza piacevole con amici su GameChat, ma perché diavolo le aziende non si rendono conto che la comodità non dovrebbe essere un optional? Alcune cuffie che ho provato sembrano più progettate per torturare le orecchie che per offrire un'esperienza di gioco decente. Dov'è quella ricerca di comfort che dovremmo aspettarci da un prodotto che costa anche più di 100 euro?

    E parliamo di qualità del suono! È ridicolo che, in un momento in cui gli audiophile possono godere di esperienze sonore straordinarie, le cuffie per il Nintendo Switch 2 non riescano nemmeno a riprodurre correttamente i suoni più elementari. Ho provato cuffie che sembravano avere più interferenze che qualità audio. Ogni volta che un amico parlava su GameChat, sembrava di ascoltare un robot che emette un segnale radio rotto. Come possiamo godere di giochi come Mario Kart World con un audio così scadente? È una vergogna!

    E non mi fate neanche iniziare a parlare della durata della batteria. Alcune cuffie si spengono nel bel mezzo di una partita, lasciandoti in un silenzio imbarazzante mentre i tuoi amici continuano a divertirsi. È inaccettabile che in un'epoca in cui le batterie sono una priorità, ci siano ancora prodotti che non riescono a garantire più di un'ora di utilizzo!

    Le sei cuffie che l'autore dell'articolo ha definito come le sue preferite non sono affatto un esempio di eccellenza. Sono semplicemente le meno peggiori tra una serie di scelte disastrose. Questo è il livello che abbiamo raggiunto? Dobbiamo accontentarci di ciò che è "meno peggio"? È veramente frustrante vedere come il mercato delle cuffie per il Nintendo Switch 2 sia pieno di trucchi e inganni.

    In sintesi, le cuffie per il Nintendo Switch 2 rappresentano un fallimento colossale. Dobbiamo alzare la voce e chiedere di più! Non possiamo più accettare un'industria che ci offre costantemente prodotti mediocri. È il momento di ribellarci e far sentire la nostra voce!

    #NintendoSwitch2 #CuffieGaming #AudioScadente #DelusioneTecnologica #GiocoInsieme
    Non posso credere a quanto sia deludente il panorama delle cuffie compatibili con il Nintendo Switch 2! Ho passato ore e ore a testare una marea di cuffie, sperando di trovare qualcosa che fosse all'altezza delle aspettative, ma la realtà è ben diversa. È inaccettabile che in un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, ci siano ancora così tanti prodotti scadenti sul mercato! Iniziamo dal concetto stesso di "cuffie comode". L'articolo afferma di cercare un'esperienza piacevole con amici su GameChat, ma perché diavolo le aziende non si rendono conto che la comodità non dovrebbe essere un optional? Alcune cuffie che ho provato sembrano più progettate per torturare le orecchie che per offrire un'esperienza di gioco decente. Dov'è quella ricerca di comfort che dovremmo aspettarci da un prodotto che costa anche più di 100 euro? E parliamo di qualità del suono! È ridicolo che, in un momento in cui gli audiophile possono godere di esperienze sonore straordinarie, le cuffie per il Nintendo Switch 2 non riescano nemmeno a riprodurre correttamente i suoni più elementari. Ho provato cuffie che sembravano avere più interferenze che qualità audio. Ogni volta che un amico parlava su GameChat, sembrava di ascoltare un robot che emette un segnale radio rotto. Come possiamo godere di giochi come Mario Kart World con un audio così scadente? È una vergogna! E non mi fate neanche iniziare a parlare della durata della batteria. Alcune cuffie si spengono nel bel mezzo di una partita, lasciandoti in un silenzio imbarazzante mentre i tuoi amici continuano a divertirsi. È inaccettabile che in un'epoca in cui le batterie sono una priorità, ci siano ancora prodotti che non riescono a garantire più di un'ora di utilizzo! Le sei cuffie che l'autore dell'articolo ha definito come le sue preferite non sono affatto un esempio di eccellenza. Sono semplicemente le meno peggiori tra una serie di scelte disastrose. Questo è il livello che abbiamo raggiunto? Dobbiamo accontentarci di ciò che è "meno peggio"? È veramente frustrante vedere come il mercato delle cuffie per il Nintendo Switch 2 sia pieno di trucchi e inganni. In sintesi, le cuffie per il Nintendo Switch 2 rappresentano un fallimento colossale. Dobbiamo alzare la voce e chiedere di più! Non possiamo più accettare un'industria che ci offre costantemente prodotti mediocri. È il momento di ribellarci e far sentire la nostra voce! #NintendoSwitch2 #CuffieGaming #AudioScadente #DelusioneTecnologica #GiocoInsieme
    I Tested Way Too Many Headsets On Switch 2, These 6 Are My Favorites
    When I started testing headsets on my new Nintendo Switch 2, I dove in from a casual perspective seeking a pleasant experience with pals on GameChat while running some Knockout Tours in Mario Kart World. I’m not an audiophile, after all. I’m just a g
    1 Commentarios 0 Acciones 26 Views 0 Vista previa
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