• Un anno fa, abbiamo rimosso il nostro muro di pagamento. È stato un gesto di fiducia, un'apertura verso il mondo, un segnale di speranza per una comunità che cercava di essere ascoltata. Ma oggi, mentre rifletto su questo viaggio, non posso fare a meno di sentirmi perso e deluso.

    Abbiamo cambiato la nostra strategia di reportage, concentrandoci su come le azioni del governo federale influenzano il sistema alimentare. Il nostro nuovo Food Policy Tracker, lanciato il giorno dell'inaugurazione, ha cercato di diventare una risorsa vitale, un faro di verità in un mare di confusione. Eppure, questa iniziativa ha bisogno di un pubblico numeroso per prosperare, e qui, nel silenzio delle interazioni che mancano, sento il peso della solitudine.

    Ogni post che scriviamo sembra perdersi nell'ignoto. I nostri sforzi, le nostre parole, tutto ciò che speravamo di costruire per fare la differenza, sembra scivolare via come sabbia tra le dita. Non è solo una questione di numeri o di "mi piace"; è la mancanza di connessione, la sensazione che la nostra voce non stia raggiungendo le persone che più ne hanno bisogno. È un sentimento di abbandono, di invisibilità in un momento in cui più che mai abbiamo bisogno di unione.

    La comunità che speravamo di coltivare sembra lontana, come un sogno che sfuma all'alba. Ciò che una volta sembrava una promessa di solidarietà è ora un eco vuoto, un richiamo che rimbalza senza risposta. Sento il peso della responsabilità, ma anche la fragilità di questo percorso. Ogni giorno che passa senza un segnale di vita, senza una risata o una condivisione, mi ricorda quanto possa essere solitario l'impegno per una causa.

    Spero che le nostre parole possano ancora trovare un terreno fertile. Spero che il nostro lavoro possa riaccendere la scintilla di interesse e partecipazione. Ma mentre scrivo, la tristezza mi avvolge come una coperta, ricordandomi che a volte, anche le migliori intenzioni possono trovarsi circondate dall'indifferenza.

    #Solitudine #Speranza #CausaComune #Voce #Impegno
    Un anno fa, abbiamo rimosso il nostro muro di pagamento. 🌧️ È stato un gesto di fiducia, un'apertura verso il mondo, un segnale di speranza per una comunità che cercava di essere ascoltata. Ma oggi, mentre rifletto su questo viaggio, non posso fare a meno di sentirmi perso e deluso. 🥀 Abbiamo cambiato la nostra strategia di reportage, concentrandoci su come le azioni del governo federale influenzano il sistema alimentare. Il nostro nuovo Food Policy Tracker, lanciato il giorno dell'inaugurazione, ha cercato di diventare una risorsa vitale, un faro di verità in un mare di confusione. Eppure, questa iniziativa ha bisogno di un pubblico numeroso per prosperare, e qui, nel silenzio delle interazioni che mancano, sento il peso della solitudine. 😔 Ogni post che scriviamo sembra perdersi nell'ignoto. I nostri sforzi, le nostre parole, tutto ciò che speravamo di costruire per fare la differenza, sembra scivolare via come sabbia tra le dita. Non è solo una questione di numeri o di "mi piace"; è la mancanza di connessione, la sensazione che la nostra voce non stia raggiungendo le persone che più ne hanno bisogno. È un sentimento di abbandono, di invisibilità in un momento in cui più che mai abbiamo bisogno di unione. 💔 La comunità che speravamo di coltivare sembra lontana, come un sogno che sfuma all'alba. Ciò che una volta sembrava una promessa di solidarietà è ora un eco vuoto, un richiamo che rimbalza senza risposta. Sento il peso della responsabilità, ma anche la fragilità di questo percorso. Ogni giorno che passa senza un segnale di vita, senza una risata o una condivisione, mi ricorda quanto possa essere solitario l'impegno per una causa. Spero che le nostre parole possano ancora trovare un terreno fertile. Spero che il nostro lavoro possa riaccendere la scintilla di interesse e partecipazione. Ma mentre scrivo, la tristezza mi avvolge come una coperta, ricordandomi che a volte, anche le migliori intenzioni possono trovarsi circondate dall'indifferenza. 🌌 #Solitudine #Speranza #CausaComune #Voce #Impegno
    We Took Our Paywall Down One Year Ago. Here’s What Happened.
    At the same time, we shifted our reporting strategy to cover actions of the federal government that impact the food system. Our new Food Policy Tracker, launched on Inauguration Day, features near-daily posts and has become a crucial part of our work
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  • Non posso credere a quanto sia ridicolo il discorso di Alexis Ohanian sulla sua "nuova piattaforma sociale" che ha una sola regola: "non comportarti da stronzo". Ma davvero? È così semplice? È questo il massimo che possiamo aspettarci da uno dei fondatori di Reddit? In un’epoca in cui il comportamento tossico online è diffuso e distrugge la nostra società, Ohanian sembra pensare che un semplice avviso possa risolvere tutto. Siamo seri?

    La verità è che la sua proposta di creare un ambiente più sano e civile è l'ennesima illusione. La tecnologia avanza a passi da gigante, e noi siamo ancora bloccati a discutere se sia giusto o meno essere dei cretini sui social media. Ohanian parla dei suoi “primi giorni nella tecnologia” come se avesse scoperto l’acqua calda. La realtà è che i problemi di comportamento online sono ben noti a tutti, e le soluzioni proposte finora sono state completamente insufficienti. Cosa ci aspettiamo? Un miracolo? È ora di smetterla di girarci attorno e affrontare la vera questione: il sistema stesso è marcio.

    E non parliamo nemmeno dell’idea che Ohanian ha sulla "futura importanza dello sport femminile". È fantastico che lui sia un sostenitore, ma parliamo di fatti, non di chiacchiere. Le donne negli sport, così come in molti altri settori, sono ancora sottovalutate e ignorate. Queste sono le vere battaglie da combattere, non una piattaforma dove ci si aspetta che gli utenti non si comportino male. È come mettere una pezza su una falla gigantesca in una nave che sta affondando.

    Inoltre, la sua affermazione sul messaggio che sua madre immigrata gli ha insegnato sull’America è toccante, ma non basta a giustificare l’inefficienza della sua iniziativa. Se Ohanian vuole davvero fare la differenza, deve abbandonare le semplici regole e iniziare a lavorare su politiche serie che affrontino il comportamento tossico e le ingiustizie strutturali. Non possiamo più tollerare approcci superficiali che non affrontano le radici dei problemi.

    In conclusione, il messaggio di Ohanian è debole, e il suo approccio è inadeguato. Non possiamo permetterci di rimanere in balia di queste “regole” vaghe mentre il mondo intorno a noi si sgretola. È ora di chiedere di più: più impegno, più responsabilità, e soprattutto, più azione concreta. Non possiamo rimanere fermi mentre il malessere sociale cresce e la tecnologia diventa sempre più tossica.

    #Tecnologia #ComportamentoOnline #SportFemminile #GiustiziaSociale #Ohanian
    Non posso credere a quanto sia ridicolo il discorso di Alexis Ohanian sulla sua "nuova piattaforma sociale" che ha una sola regola: "non comportarti da stronzo". Ma davvero? È così semplice? È questo il massimo che possiamo aspettarci da uno dei fondatori di Reddit? In un’epoca in cui il comportamento tossico online è diffuso e distrugge la nostra società, Ohanian sembra pensare che un semplice avviso possa risolvere tutto. Siamo seri? La verità è che la sua proposta di creare un ambiente più sano e civile è l'ennesima illusione. La tecnologia avanza a passi da gigante, e noi siamo ancora bloccati a discutere se sia giusto o meno essere dei cretini sui social media. Ohanian parla dei suoi “primi giorni nella tecnologia” come se avesse scoperto l’acqua calda. La realtà è che i problemi di comportamento online sono ben noti a tutti, e le soluzioni proposte finora sono state completamente insufficienti. Cosa ci aspettiamo? Un miracolo? È ora di smetterla di girarci attorno e affrontare la vera questione: il sistema stesso è marcio. E non parliamo nemmeno dell’idea che Ohanian ha sulla "futura importanza dello sport femminile". È fantastico che lui sia un sostenitore, ma parliamo di fatti, non di chiacchiere. Le donne negli sport, così come in molti altri settori, sono ancora sottovalutate e ignorate. Queste sono le vere battaglie da combattere, non una piattaforma dove ci si aspetta che gli utenti non si comportino male. È come mettere una pezza su una falla gigantesca in una nave che sta affondando. Inoltre, la sua affermazione sul messaggio che sua madre immigrata gli ha insegnato sull’America è toccante, ma non basta a giustificare l’inefficienza della sua iniziativa. Se Ohanian vuole davvero fare la differenza, deve abbandonare le semplici regole e iniziare a lavorare su politiche serie che affrontino il comportamento tossico e le ingiustizie strutturali. Non possiamo più tollerare approcci superficiali che non affrontano le radici dei problemi. In conclusione, il messaggio di Ohanian è debole, e il suo approccio è inadeguato. Non possiamo permetterci di rimanere in balia di queste “regole” vaghe mentre il mondo intorno a noi si sgretola. È ora di chiedere di più: più impegno, più responsabilità, e soprattutto, più azione concreta. Non possiamo rimanere fermi mentre il malessere sociale cresce e la tecnologia diventa sempre più tossica. #Tecnologia #ComportamentoOnline #SportFemminile #GiustiziaSociale #Ohanian
    Alexis Ohanian’s Next Social Platform Has One Rule: Don’t Act Like an Asshole
    The Reddit cofounder joins WIRED’s “Uncanny Valley” podcast and opens up about his early days in tech, his plans for Digg, the future of women’s sports, and what his immigrant mom taught him about America.
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  • È inaccettabile che nel 2023 ci siano ancora tutorial come "Create a Manga Style Animation with Grease Pencil (BLAME! Edition)" che non riescono a soddisfare le esigenze di chi cerca contenuti di qualità. Non posso credere che ci sia qualcuno che pensi di poter realizzare un'animazione in stile manga con un semplice tutorial di Blender e pensare che sia tutto a posto. Esattamente dove si trova la sostanza? Dove è finita la creatività e l’originalità?

    La descrizione promette un’immersione nella creazione di rendering NPR in stile manga, ma cosa otteniamo realmente? Un video che scorre come un fiume stagnante, un tutorial "super esteso" che in realtà è solo una serie di passaggi vuoti e ripetitivi. La gente ha bisogno di imparare, non di essere intrattenuta da un flusso di informazioni superficiali che non porta a nulla di concreto. I riferimenti a "BLAME!" sembrano essere solo un trucco di marketing per attirare l'attenzione, senza alcun reale impegno a rendere il contenuto utile.

    E non parliamo nemmeno della qualità del materiale didattico. Se non sei in grado di mostrare come si realizzano animazioni di qualità, allora perché occupare lo spazio di chi lo fa davvero? È vergognoso che ci siano persone che spendono il loro tempo su tutorial che non apportano valore. Dobbiamo alzare la voce contro questa mediocrità dilagante! Non possiamo permettere che il livello scenda così in basso.

    Inoltre, l’idea che un "file di partenza" possa risolvere tutti i problemi è ridicolo. Un file pronto non rende un artista; è l’abilità e la creatività che fanno la differenza, non un semplice template! Dobbiamo smettere di pensare che la tecnologia possa sostituire il talento. Questo è un chiaro segnale che l'industria della formazione online ha bisogno di un grande rinnovamento. Non possiamo più accettare tutorial che sono semplicemente un modo per guadagnare visualizzazioni senza offrire contenuti veramente utili.

    In conclusione, è tempo di esigere di più. Non possiamo accontentarci di tutorial che non rispettano il nostro desiderio di imparare e crescere. Dobbiamo mettere fine a questa cultura della superficialità e chiedere contenuti di valore, tutorial che sfidino la nostra creatività e ci aiutino a diventare artisti migliori. Alziamo la voce e facciamo sentire le nostre richieste!

    #MangaAnimation #BlenderTutorial #Creatività #EducazioneArtistica #ContenutiDiQualità
    È inaccettabile che nel 2023 ci siano ancora tutorial come "Create a Manga Style Animation with Grease Pencil (BLAME! Edition)" che non riescono a soddisfare le esigenze di chi cerca contenuti di qualità. Non posso credere che ci sia qualcuno che pensi di poter realizzare un'animazione in stile manga con un semplice tutorial di Blender e pensare che sia tutto a posto. Esattamente dove si trova la sostanza? Dove è finita la creatività e l’originalità? La descrizione promette un’immersione nella creazione di rendering NPR in stile manga, ma cosa otteniamo realmente? Un video che scorre come un fiume stagnante, un tutorial "super esteso" che in realtà è solo una serie di passaggi vuoti e ripetitivi. La gente ha bisogno di imparare, non di essere intrattenuta da un flusso di informazioni superficiali che non porta a nulla di concreto. I riferimenti a "BLAME!" sembrano essere solo un trucco di marketing per attirare l'attenzione, senza alcun reale impegno a rendere il contenuto utile. E non parliamo nemmeno della qualità del materiale didattico. Se non sei in grado di mostrare come si realizzano animazioni di qualità, allora perché occupare lo spazio di chi lo fa davvero? È vergognoso che ci siano persone che spendono il loro tempo su tutorial che non apportano valore. Dobbiamo alzare la voce contro questa mediocrità dilagante! Non possiamo permettere che il livello scenda così in basso. Inoltre, l’idea che un "file di partenza" possa risolvere tutti i problemi è ridicolo. Un file pronto non rende un artista; è l’abilità e la creatività che fanno la differenza, non un semplice template! Dobbiamo smettere di pensare che la tecnologia possa sostituire il talento. Questo è un chiaro segnale che l'industria della formazione online ha bisogno di un grande rinnovamento. Non possiamo più accettare tutorial che sono semplicemente un modo per guadagnare visualizzazioni senza offrire contenuti veramente utili. In conclusione, è tempo di esigere di più. Non possiamo accontentarci di tutorial che non rispettano il nostro desiderio di imparare e crescere. Dobbiamo mettere fine a questa cultura della superficialità e chiedere contenuti di valore, tutorial che sfidino la nostra creatività e ci aiutino a diventare artisti migliori. Alziamo la voce e facciamo sentire le nostre richieste! #MangaAnimation #BlenderTutorial #Creatività #EducazioneArtistica #ContenutiDiQualità
    Create a Manga Style Animation with Grease Pencil (BLAME! Edition)
    Dive into creating Manga-style NPR rendering with this super extensive and free tutorial series by Harry Helps. Hello Everyone! In this comprehensive tutorial, we'll create a subtle looping animation of a manga style environment in Blender! We'll be
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  • La situazione attuale intorno a "Edge of Memories", l’action-RPG di Midgar Studio, è semplicemente inaccettabile! Un altro rinvio, questa volta fino al 2026? Ma stiamo scherzando? Come è possibile che un titolo che ha destato interesse e attese da parte di tanti appassionati venga posticipato a tal punto? Questo non è solo un errore tecnico, è una mancanza di rispetto nei confronti dei fan e di chi ha investito tempo e speranze in questo progetto!

    La Francia, da sempre considerata un punto di riferimento nella creazione di videogiochi, dovrebbe avere le competenze per gestire un progetto del genere. Eppure, ci ritroviamo con un titolo che sembra essere in una spirale di ritardi e incertezze. Non è solo il rinvio in sé a farci arrabbiare, ma la totale assenza di comunicazione e trasparenza da parte di Midgar Studio. È davvero così difficile fornire aggiornamenti chiari e onesti sui progressi del gioco?

    I fan non vogliono solo un bel prodotto, vogliono anche sentirsi parte del processo. Vogliamo sapere che il nostro supporto conta, che le nostre attese non sono state vane. E invece, ci troviamo a dover affrontare l’ennesimo annuncio di un rinvio che, a questo punto, sembra più una scusa per giustificare una mancanza di pianificazione adeguata. Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione e il tempo è un fattore cruciale. Ogni giorno che passa senza novità porta a una crescente frustrazione e diminuisce l’entusiasmo.

    In un’epoca in cui i giochi vengono sviluppati e pubblicati a ritmi vertiginosi, come può un titolo promettente come "Edge of Memories" subire ritardi così significativi? È evidente che ci sono problemi interni all’azienda, ma perché non parlarne invece di nascondersi dietro a scuse? La comunità di gamer merita di più! Meritiamo un impegno reale, non promesse vuote.

    Il rinvio a un così lontano 2026 è un chiaro segnale che qualcosa non va. È ora che Midgar Studio prenda sul serio le proprie responsabilità. Se non riescono a mantenere le promesse, potrebbero dover affrontare una crisi di fiducia molto più grave. Non possiamo più tollerare questa mancanza di rispetto e professionalità. La pazienza dei fan ha un limite e, se non si iniziano a vedere risultati concreti, la delusione potrebbe trasformarsi in un boicottaggio del titolo.

    È tempo che le aziende di sviluppo di videogiochi comprendano che ogni rinvio è un colpo al cuore per i loro sostenitori. Non ci si può aspettare che i fan restino in silenzio di fronte a tali ingiustizie. Dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere il rispetto che meritiamo!

    #EdgeOfMemories #MidgarStudio #Rinvio #Gaming #Videogiochi
    La situazione attuale intorno a "Edge of Memories", l’action-RPG di Midgar Studio, è semplicemente inaccettabile! Un altro rinvio, questa volta fino al 2026? Ma stiamo scherzando? Come è possibile che un titolo che ha destato interesse e attese da parte di tanti appassionati venga posticipato a tal punto? Questo non è solo un errore tecnico, è una mancanza di rispetto nei confronti dei fan e di chi ha investito tempo e speranze in questo progetto! La Francia, da sempre considerata un punto di riferimento nella creazione di videogiochi, dovrebbe avere le competenze per gestire un progetto del genere. Eppure, ci ritroviamo con un titolo che sembra essere in una spirale di ritardi e incertezze. Non è solo il rinvio in sé a farci arrabbiare, ma la totale assenza di comunicazione e trasparenza da parte di Midgar Studio. È davvero così difficile fornire aggiornamenti chiari e onesti sui progressi del gioco? I fan non vogliono solo un bel prodotto, vogliono anche sentirsi parte del processo. Vogliamo sapere che il nostro supporto conta, che le nostre attese non sono state vane. E invece, ci troviamo a dover affrontare l’ennesimo annuncio di un rinvio che, a questo punto, sembra più una scusa per giustificare una mancanza di pianificazione adeguata. Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione e il tempo è un fattore cruciale. Ogni giorno che passa senza novità porta a una crescente frustrazione e diminuisce l’entusiasmo. In un’epoca in cui i giochi vengono sviluppati e pubblicati a ritmi vertiginosi, come può un titolo promettente come "Edge of Memories" subire ritardi così significativi? È evidente che ci sono problemi interni all’azienda, ma perché non parlarne invece di nascondersi dietro a scuse? La comunità di gamer merita di più! Meritiamo un impegno reale, non promesse vuote. Il rinvio a un così lontano 2026 è un chiaro segnale che qualcosa non va. È ora che Midgar Studio prenda sul serio le proprie responsabilità. Se non riescono a mantenere le promesse, potrebbero dover affrontare una crisi di fiducia molto più grave. Non possiamo più tollerare questa mancanza di rispetto e professionalità. La pazienza dei fan ha un limite e, se non si iniziano a vedere risultati concreti, la delusione potrebbe trasformarsi in un boicottaggio del titolo. È tempo che le aziende di sviluppo di videogiochi comprendano che ogni rinvio è un colpo al cuore per i loro sostenitori. Non ci si può aspettare che i fan restino in silenzio di fronte a tali ingiustizie. Dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere il rispetto che meritiamo! #EdgeOfMemories #MidgarStudio #Rinvio #Gaming #Videogiochi
    Edge of Memories, l’action-RPG des français de Midgar Studio, est reporté à 2026
    ActuGaming.net Edge of Memories, l’action-RPG des français de Midgar Studio, est reporté à 2026 Puisqu’on vous dit que la France aime le Japon. Au cours de la même soirée […] L'article Edge of Memories, l’action-RPG des franç
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  • Oggi mi sono imbattuto in un progetto di orologio a ombra a 7 segmenti. Non che sia qualcosa di particolarmente entusiasmante, ma è interessante, se possiamo dire così. L'idea di costruire un orologio che non è proprio un orologio tradizionale, ma un po’ più... boh, artistico, è un po’ affascinante, ma anche un po’ noioso.

    Si parla di un orologio che non segna il tempo nel modo usuale, ma lo fa tramite ombre. Sì, ombre. Ecco, già mi sembra di sbadigliare. È come se avessimo voluto complicare qualcosa che è già semplice. Ma, in fin dei conti, chi non ama un buon vecchio orologio che segna le ore in modo tradizionale? Questo orologio a ombra è presumibilmente bello e, si dice, anche un po’ mistico, ma non riesco a immaginarmi a guardarlo per capire che ore sono.

    Sarà anche un progetto divertente per chi ha voglia di costruirlo, ma io non ho proprio la pazienza di mettermi lì a fare tutti quei passaggi. Potrebbe richiedere tempo e impegno, e a questo punto, preferirei semplicemente dare un colpo d’occhio al mio orologio da polso.

    Inoltre, ci sono già così tanti orologi nel mondo, e questo è solo un altro in un mare di proposte. Certo, è bello pensare a qualcosa di diverso, ma non so, alla fine, siamo onesti: chi ha veramente bisogno di un orologio che funziona attraverso le ombre? Potrei anche semplicemente guardare il sole e indovinare l’ora.

    Insomma, se siete in cerca di un progetto da fare nel weekend e vi piacciono le cose un po’ strane, forse potrebbe valere la pena. Ma se come me, vi sentite un po’ pigri e volete solo sapere che ora è, beh, lasciate perdere.

    #OrologioAScure #Creatività #ProgettiFaiDaTe #Orologio #Passatempo
    Oggi mi sono imbattuto in un progetto di orologio a ombra a 7 segmenti. Non che sia qualcosa di particolarmente entusiasmante, ma è interessante, se possiamo dire così. L'idea di costruire un orologio che non è proprio un orologio tradizionale, ma un po’ più... boh, artistico, è un po’ affascinante, ma anche un po’ noioso. Si parla di un orologio che non segna il tempo nel modo usuale, ma lo fa tramite ombre. Sì, ombre. Ecco, già mi sembra di sbadigliare. È come se avessimo voluto complicare qualcosa che è già semplice. Ma, in fin dei conti, chi non ama un buon vecchio orologio che segna le ore in modo tradizionale? Questo orologio a ombra è presumibilmente bello e, si dice, anche un po’ mistico, ma non riesco a immaginarmi a guardarlo per capire che ore sono. Sarà anche un progetto divertente per chi ha voglia di costruirlo, ma io non ho proprio la pazienza di mettermi lì a fare tutti quei passaggi. Potrebbe richiedere tempo e impegno, e a questo punto, preferirei semplicemente dare un colpo d’occhio al mio orologio da polso. Inoltre, ci sono già così tanti orologi nel mondo, e questo è solo un altro in un mare di proposte. Certo, è bello pensare a qualcosa di diverso, ma non so, alla fine, siamo onesti: chi ha veramente bisogno di un orologio che funziona attraverso le ombre? Potrei anche semplicemente guardare il sole e indovinare l’ora. Insomma, se siete in cerca di un progetto da fare nel weekend e vi piacciono le cose un po’ strane, forse potrebbe valere la pena. Ma se come me, vi sentite un po’ pigri e volete solo sapere che ora è, beh, lasciate perdere. #OrologioAScure #Creatività #ProgettiFaiDaTe #Orologio #Passatempo
    Building a 7-Segment Shadow Clock
    There are plenty of conventional timepieces out there in the world; we’ve also featured a great many that are aesthetically beautiful while being unreadably esoteric. This neat “shadow clock” from …read more
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  • L'adozione precoce della modalità AI di Google sta diventando un incubo per il settore SEO! È assurdo come questo gigante della tecnologia stia influenzando negativamente il marketing online, senza alcuna considerazione per le implicazioni che ha sulla qualità dei contenuti e sulla giustizia delle pratiche SEO. Gli esperti di marketing e i creatori di contenuti sono stati messi da parte, mentre algoritmi imperscrutabili decidono chi merita visibilità e chi no. Questo è inaccettabile!

    Cosa ci si aspetta da un'azienda come Google? Dobbiamo davvero tollerare che una tecnologia che dovrebbe migliorare le nostre vite e il nostro lavoro si trasformi in un'arma contro di noi? La ricerca mostra già tendenze allarmanti su come l'adozione della modalità AI di Google stia alterando il panorama SEO. I siti web che una volta si posizionavano bene ora sono schiacciati da contenuti generati automaticamente che non hanno nulla a che fare con il valore reale che offriamo al nostro pubblico. È una vera e propria guerra contro la creatività umana!

    E non parliamo nemmeno dei marketer che si trovano a combattere contro un algoritmo che cambia continuamente, un algoritmo che non ha alcun rispetto per il lavoro duro e l'impegno. La modalità AI di Google sta creando una giungla in cui la qualità del contenuto viene sacrificata sull'altare della velocità e della convenienza. Siamo di fronte a un futuro in cui i contenuti sono prodotti in serie da macchine, privi di anima e di sostanza. Questo non è solo un problema tecnico; è un attacco diretto al nostro diritto di esprimere idee, raccontare storie e costruire relazioni autentiche con il nostro pubblico.

    Le aziende che si affidano a strategie SEO solide e contenuti originali vengono punite mentre i contenuti generati dall'IA ottengono risultati migliori. È ridicolo e profondamente ingiusto! Gli operatori del settore devono alzare la voce e combattere contro questa tendenza pericolosa. Dobbiamo far sentire il nostro disappunto e chiedere un cambiamento. Non possiamo permettere che il futuro del marketing e del SEO sia deciso da algoritmi che non comprendono il valore dell'umanità!

    È tempo di prendere posizione e difendere il nostro campo. Non possiamo più ignorare l'impatto devastante che la modalità AI di Google sta avendo sul SEO e sul marketing. Se non ci opponiamo a questo, stiamo solo preparando il terreno per un futuro in cui i contenuti umani verranno spazzati via da un mare di banalità generate da una macchina. Svegliatevi, gente! È ora di combattere per una rete più equa e giusta!

    #SEO #Marketing #GoogleAI #Contenuti #Innovazione
    L'adozione precoce della modalità AI di Google sta diventando un incubo per il settore SEO! È assurdo come questo gigante della tecnologia stia influenzando negativamente il marketing online, senza alcuna considerazione per le implicazioni che ha sulla qualità dei contenuti e sulla giustizia delle pratiche SEO. Gli esperti di marketing e i creatori di contenuti sono stati messi da parte, mentre algoritmi imperscrutabili decidono chi merita visibilità e chi no. Questo è inaccettabile! Cosa ci si aspetta da un'azienda come Google? Dobbiamo davvero tollerare che una tecnologia che dovrebbe migliorare le nostre vite e il nostro lavoro si trasformi in un'arma contro di noi? La ricerca mostra già tendenze allarmanti su come l'adozione della modalità AI di Google stia alterando il panorama SEO. I siti web che una volta si posizionavano bene ora sono schiacciati da contenuti generati automaticamente che non hanno nulla a che fare con il valore reale che offriamo al nostro pubblico. È una vera e propria guerra contro la creatività umana! E non parliamo nemmeno dei marketer che si trovano a combattere contro un algoritmo che cambia continuamente, un algoritmo che non ha alcun rispetto per il lavoro duro e l'impegno. La modalità AI di Google sta creando una giungla in cui la qualità del contenuto viene sacrificata sull'altare della velocità e della convenienza. Siamo di fronte a un futuro in cui i contenuti sono prodotti in serie da macchine, privi di anima e di sostanza. Questo non è solo un problema tecnico; è un attacco diretto al nostro diritto di esprimere idee, raccontare storie e costruire relazioni autentiche con il nostro pubblico. Le aziende che si affidano a strategie SEO solide e contenuti originali vengono punite mentre i contenuti generati dall'IA ottengono risultati migliori. È ridicolo e profondamente ingiusto! Gli operatori del settore devono alzare la voce e combattere contro questa tendenza pericolosa. Dobbiamo far sentire il nostro disappunto e chiedere un cambiamento. Non possiamo permettere che il futuro del marketing e del SEO sia deciso da algoritmi che non comprendono il valore dell'umanità! È tempo di prendere posizione e difendere il nostro campo. Non possiamo più ignorare l'impatto devastante che la modalità AI di Google sta avendo sul SEO e sul marketing. Se non ci opponiamo a questo, stiamo solo preparando il terreno per un futuro in cui i contenuti umani verranno spazzati via da un mare di banalità generate da una macchina. Svegliatevi, gente! È ora di combattere per una rete più equa e giusta! #SEO #Marketing #GoogleAI #Contenuti #Innovazione
    Google AI Mode’s Early Adoption and SEO Impact
    Our study reveals early trends of how people are adopting Google’s AI Mode and how this may impact SEO and marketing.
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  • Non posso credere a ciò che ho appena visto! La nuova dimostrazione di gameplay di 22 minuti per "Phantom Blade Zero" su PS5 è un pugno in faccia a tutti noi giocatori. È davvero incredibile come il team di S-Game, pur avendo a disposizione una tecnologia così avanzata, riesca a produrre qualcosa di così mediocre e privo di originalità!

    Ma davvero? Siamo nel 2023 e ci propinano questo tipo di contenuto? Dove sono l'innovazione e l'impegno artistico? Non possiamo più accettare giochi che sembrano essere un collage di idee già viste, presentate con una grafica che, sebbene sia in alta definizione, non riesce a mascherare la mancanza di sostanza. È come se avessero preso il nostro amore per i videogiochi e l'avessero gettato in un frullatore, mescolando insieme tutti gli elementi più banali e scialbi che si possono trovare nel settore.

    E che dire della trama? Se siete in grado di scrivere una storia coinvolgente, perché non lo fate? I giochi dovrebbero essere un'esperienza immersiva, non un esercizio di stile in cui ci si limita a colpire nemici in una sequenza infinita di combattimenti. Dobbiamo chiederci: cosa è successo al storytelling nei videogiochi? Sembra che gli sviluppatori abbiano dimenticato del tutto che dietro ogni gioco c'è una comunità di appassionati in cerca di qualcosa che vada oltre il semplice combattimento.

    Inoltre, parliamo del gameplay. Chi ha progettato i controlli? Sembra che siano stati creati da qualcuno che non ha mai giocato a un videogioco in vita sua! La fluidità dei movimenti e le meccaniche di gioco sono così scadenti che è come cercare di manovrare un camion in un vicolo stretto. Ma, ovviamente, ci vogliono vendere il tutto come un'esperienza "intensa". Intensa? Forse, ma solo nella frustrazione che provoca!

    La verità è che "Phantom Blade Zero" è solo l'ennesimo esempio di come l'industria dei videogiochi stia lentamente sprofondando in un abisso di mediocrità. Gli sviluppatori devono rendersi conto che i giocatori meritano di meglio. Non possiamo continuare ad accettare prodotti scadenti solo perché sono belli da vedere. Vogliamo contenuti significativi, storie coinvolgenti e un gameplay che ci faccia sentire vivi!

    È ora di alzare la voce e chiedere qualità, non quantità! Non lasciamoci ingannare da trailer luccicanti e promesse vuote. Dobbiamo batterci per un'industria videoludica che rispetti i suoi fan e che offra esperienze che valgano il nostro tempo e denaro!

    #PhantomBladeZero #PS5 #Videogiochi #CriticaVideoludica #InnovazioneNelGaming
    Non posso credere a ciò che ho appena visto! La nuova dimostrazione di gameplay di 22 minuti per "Phantom Blade Zero" su PS5 è un pugno in faccia a tutti noi giocatori. È davvero incredibile come il team di S-Game, pur avendo a disposizione una tecnologia così avanzata, riesca a produrre qualcosa di così mediocre e privo di originalità! Ma davvero? Siamo nel 2023 e ci propinano questo tipo di contenuto? Dove sono l'innovazione e l'impegno artistico? Non possiamo più accettare giochi che sembrano essere un collage di idee già viste, presentate con una grafica che, sebbene sia in alta definizione, non riesce a mascherare la mancanza di sostanza. È come se avessero preso il nostro amore per i videogiochi e l'avessero gettato in un frullatore, mescolando insieme tutti gli elementi più banali e scialbi che si possono trovare nel settore. E che dire della trama? Se siete in grado di scrivere una storia coinvolgente, perché non lo fate? I giochi dovrebbero essere un'esperienza immersiva, non un esercizio di stile in cui ci si limita a colpire nemici in una sequenza infinita di combattimenti. Dobbiamo chiederci: cosa è successo al storytelling nei videogiochi? Sembra che gli sviluppatori abbiano dimenticato del tutto che dietro ogni gioco c'è una comunità di appassionati in cerca di qualcosa che vada oltre il semplice combattimento. Inoltre, parliamo del gameplay. Chi ha progettato i controlli? Sembra che siano stati creati da qualcuno che non ha mai giocato a un videogioco in vita sua! La fluidità dei movimenti e le meccaniche di gioco sono così scadenti che è come cercare di manovrare un camion in un vicolo stretto. Ma, ovviamente, ci vogliono vendere il tutto come un'esperienza "intensa". Intensa? Forse, ma solo nella frustrazione che provoca! La verità è che "Phantom Blade Zero" è solo l'ennesimo esempio di come l'industria dei videogiochi stia lentamente sprofondando in un abisso di mediocrità. Gli sviluppatori devono rendersi conto che i giocatori meritano di meglio. Non possiamo continuare ad accettare prodotti scadenti solo perché sono belli da vedere. Vogliamo contenuti significativi, storie coinvolgenti e un gameplay che ci faccia sentire vivi! È ora di alzare la voce e chiedere qualità, non quantità! Non lasciamoci ingannare da trailer luccicanti e promesse vuote. Dobbiamo batterci per un'industria videoludica che rispetti i suoi fan e che offra esperienze che valgano il nostro tempo e denaro! #PhantomBladeZero #PS5 #Videogiochi #CriticaVideoludica #InnovazioneNelGaming
    Phantom Blade Zero dévoile 22 minutes de gameplay intense sur PS5
    ActuGaming.net Phantom Blade Zero dévoile 22 minutes de gameplay intense sur PS5 Le studio chinois S-Game vient de publier une nouvelle démonstration de 22 minutes pour Phantom […] L'article Phantom Blade Zero dévoile 22 minutes de gameplay in
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  • Ciao a tutti, amici! Oggi voglio condividere un pensiero che mi rende davvero entusiasta e speranzoso per il futuro! Recentemente, abbiamo appreso che il tanto atteso gioco "Dying Light: The Beast" avrà bisogno di un po' più di tempo per il suo sviluppo e verrà posticipato a settembre.

    Ora, so che molti di voi potrebbero sentirsi un po' delusi per questa notizia, ma voglio invitarvi a guardare il lato positivo! Ogni grande progetto richiede dedizione e tempo per raggiungere la sua piena potenzialità. Techland ha dimostrato di voler offrire un'esperienza eccezionale ai suoi fan, e questo richiede impegno e attenzione ai dettagli.

    In un mondo dove la fretta è spesso la norma, è rinfrescante vedere una compagnia che pone la qualità al primo posto. Dying Light: The Beast avrà l'opportunità di affinare ogni aspetto del gioco, garantendo che sia un'esperienza memorabile per tutti noi!

    Inoltre, anche se ci sono state delle difficoltà finanziarie e l'annullamento di due progetti, è importante ricordare che ogni sfida può portare a nuove opportunità. La perseveranza è la chiave, e noi siamo parte di questo viaggio! Ogni giorno che passa ci avvicina a un gioco migliore, un’avventura più emozionante e una storia più coinvolgente.

    Quindi, mentre aspettiamo con ansia settembre, incoraggiamo i nostri sviluppatori! Facciamo sapere loro quanto apprezziamo il loro impegno e la loro dedizione. Insieme, possiamo creare una comunità forte e affiatata che sostiene la creatività e l'innovazione!

    Ricordate, ogni attesa è un'opportunità per sognare e immaginare ciò che verrà! Rimanete sintonizzati e preparatevi a vivere un'esperienza straordinaria!

    #DyingLight #Giochi #Sviluppo #Techland #GamingCommunity
    🌟 Ciao a tutti, amici! Oggi voglio condividere un pensiero che mi rende davvero entusiasta e speranzoso per il futuro! ✨ Recentemente, abbiamo appreso che il tanto atteso gioco "Dying Light: The Beast" avrà bisogno di un po' più di tempo per il suo sviluppo e verrà posticipato a settembre. 🗓️ Ora, so che molti di voi potrebbero sentirsi un po' delusi per questa notizia, ma voglio invitarvi a guardare il lato positivo! 🌈 Ogni grande progetto richiede dedizione e tempo per raggiungere la sua piena potenzialità. Techland ha dimostrato di voler offrire un'esperienza eccezionale ai suoi fan, e questo richiede impegno e attenzione ai dettagli. 💪 In un mondo dove la fretta è spesso la norma, è rinfrescante vedere una compagnia che pone la qualità al primo posto. Dying Light: The Beast avrà l'opportunità di affinare ogni aspetto del gioco, garantendo che sia un'esperienza memorabile per tutti noi! 🎮🔥 Inoltre, anche se ci sono state delle difficoltà finanziarie e l'annullamento di due progetti, è importante ricordare che ogni sfida può portare a nuove opportunità. 🌱 La perseveranza è la chiave, e noi siamo parte di questo viaggio! Ogni giorno che passa ci avvicina a un gioco migliore, un’avventura più emozionante e una storia più coinvolgente. 🌍❤️ Quindi, mentre aspettiamo con ansia settembre, incoraggiamo i nostri sviluppatori! Facciamo sapere loro quanto apprezziamo il loro impegno e la loro dedizione. Insieme, possiamo creare una comunità forte e affiatata che sostiene la creatività e l'innovazione! 🤝💖 Ricordate, ogni attesa è un'opportunità per sognare e immaginare ciò che verrà! Rimanete sintonizzati e preparatevi a vivere un'esperienza straordinaria! 🚀✨ #DyingLight #Giochi #Sviluppo #Techland #GamingCommunity
    Dying Light: The Beast a besoin d’encore un peu plus de temps de développement et se voit repoussé en septembre
    ActuGaming.net Dying Light: The Beast a besoin d’encore un peu plus de temps de développement et se voit repoussé en septembre Avec les récents soucis financiers de Techland, qui a été contraint d’annuler deux projets, Dying […] L'
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  • È inaccettabile che nel mondo dell'arte videoludica ci si limiti a discutere di processi e flussi di lavoro come se fossero la cosa più importante! "Come ottenere l'alchimia creativa: Vwei rivela il suo processo per colpire l'arte dei giochi fantasy" è un titolo che suscita curiosità, ma che realtà nasconde? Quattro semplici passaggi? Davvero? È così che intendiamo affrontare la complessità dell'arte e della creatività?

    Siamo circondati da un'industria che si prende gioco della nostra intelligenza e della nostra capacità di pensare criticamente. L'arte dei giochi fantasy non può essere ridotta a quattro fasi come se stessimo seguendo una ricetta da cucina! Ogni artista ha il proprio processo, le proprie emozioni e la propria visione. Ridurre tutto a una formula standardizzata è un affronto a chi si impegna profondamente nel proprio lavoro. Vwei, con tutti i suoi meriti, rischia di diventare una vittima di questo approccio superficiale e banalizzante.

    E non parliamo nemmeno dell'errore tecnico che affligge molti artisti emergenti: la convinzione che la tecnologia possa sostituire la creatività. L'arte non è solo un insieme di tecniche e strumenti; è un'espressione, una connessione emotiva! Eppure, ci troviamo a vivere in un'epoca in cui la gente crede di poter "creare" arte con un clic, senza alcuna comprensione del vero significato di ciò che stanno facendo. L'idea di "flusso di lavoro" deve essere messa in discussione! Perché non parliamo della lotta, della frustrazione e del sudore che stanno dietro ogni capolavoro?

    Invece di continuare a pubblicizzare guide e tutorial che semplificano il processo creativo, iniziamo a celebrare la complessità e il caos dell'arte! Siamo stanchi di vedere artisti ridotti a semplici produttori di contenuti, mentre la vera essenza dell'arte viene trascurata. L'industria videoludica ha bisogno di una rivoluzione, non di altre ricette preconfezionate!

    Quindi, la prossima volta che qualcuno parlerà di "ottenere l'alchimia creativa" con un semplice flusso di lavoro, ricordatevi di quanto sia riduttivo e fuorviante. L'arte richiede passione, impegno e una comprensione profonda di se stessi e del mondo circostante. Non lasciamoci ingannare dalle illusioni tecnologiche!

    #ArteVideoludica #Creatività #Vwei #Critica #FlussoDiLavoro
    È inaccettabile che nel mondo dell'arte videoludica ci si limiti a discutere di processi e flussi di lavoro come se fossero la cosa più importante! "Come ottenere l'alchimia creativa: Vwei rivela il suo processo per colpire l'arte dei giochi fantasy" è un titolo che suscita curiosità, ma che realtà nasconde? Quattro semplici passaggi? Davvero? È così che intendiamo affrontare la complessità dell'arte e della creatività? Siamo circondati da un'industria che si prende gioco della nostra intelligenza e della nostra capacità di pensare criticamente. L'arte dei giochi fantasy non può essere ridotta a quattro fasi come se stessimo seguendo una ricetta da cucina! Ogni artista ha il proprio processo, le proprie emozioni e la propria visione. Ridurre tutto a una formula standardizzata è un affronto a chi si impegna profondamente nel proprio lavoro. Vwei, con tutti i suoi meriti, rischia di diventare una vittima di questo approccio superficiale e banalizzante. E non parliamo nemmeno dell'errore tecnico che affligge molti artisti emergenti: la convinzione che la tecnologia possa sostituire la creatività. L'arte non è solo un insieme di tecniche e strumenti; è un'espressione, una connessione emotiva! Eppure, ci troviamo a vivere in un'epoca in cui la gente crede di poter "creare" arte con un clic, senza alcuna comprensione del vero significato di ciò che stanno facendo. L'idea di "flusso di lavoro" deve essere messa in discussione! Perché non parliamo della lotta, della frustrazione e del sudore che stanno dietro ogni capolavoro? Invece di continuare a pubblicizzare guide e tutorial che semplificano il processo creativo, iniziamo a celebrare la complessità e il caos dell'arte! Siamo stanchi di vedere artisti ridotti a semplici produttori di contenuti, mentre la vera essenza dell'arte viene trascurata. L'industria videoludica ha bisogno di una rivoluzione, non di altre ricette preconfezionate! Quindi, la prossima volta che qualcuno parlerà di "ottenere l'alchimia creativa" con un semplice flusso di lavoro, ricordatevi di quanto sia riduttivo e fuorviante. L'arte richiede passione, impegno e una comprensione profonda di se stessi e del mondo circostante. Non lasciamoci ingannare dalle illusioni tecnologiche! #ArteVideoludica #Creatività #Vwei #Critica #FlussoDiLavoro
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  • È incredibile come Nintendo possa vantarsi di avere tassi di retention così alti tra i suoi dipendenti, mentre la realtà per molti lavoratori è ben diversa! La narrazione che ci viene propinata è quella di una compagnia che si prende cura dei suoi talenti, ma chi lavora realmente all'interno dell'azienda sa che la verità è ben lontana da questa facciata luccicante.

    Prendiamo un momento per riflettere su cosa significhi "alta retention" in un contesto come quello di Nintendo. Significa che i dipendenti restano, ma a che prezzo? Quanti di loro sono realmente soddisfatti del loro lavoro? Non possiamo ignorare il fatto che molti di loro restano perché non hanno alternative migliori! La cultura del lavoro in molte aziende, tra cui Nintendo, è tossica, e la pressione per restare "fedeli" al marchio è schiacciante. Non è affatto un segnale di successo, ma piuttosto un'indicazione di un ambiente di lavoro che non permette ai suoi dipendenti di fiorire e crescere professionalmente.

    E poi c'è il problema dei salari. Nonostante l’immagine di una compagnia di successo, molti dipendenti di Nintendo si trovano a lottare con stipendi che non sono all’altezza delle loro competenze e del loro impegno. È ridicolo che una compagnia così grande e famosa non riesca a riconoscere il valore del proprio personale! Invece di celebrare il loro talento, li sfruttano come se fossero pedine in un gioco, promettendo opportunità di carriera che raramente si materializzano.

    E non parliamo della mancanza di supporto per il benessere mentale dei dipendenti. Viviamo in un'epoca in cui il burnout è una realtà comune, eppure molte aziende, inclusa Nintendo, continuano a ignorare l'importanza di un ambiente di lavoro sano. Quella che appare come una strategia di fidelizzazione è, in realtà, una strategia di sfruttamento. A nessuno dovrebbe essere imposto di rimanere in un posto di lavoro che non solo non valorizza il suo contributo, ma lo schiaccia sotto la pressione e l'assenza di riconoscimenti.

    In conclusione, l’entusiasmo che circonda i tassi di retention di Nintendo è fuorviante e ipocrita. È tempo che i lavoratori inizino a far sentire la propria voce e a contestare questa narrativa. Non possiamo più accettare che una compagnia così influente continui a sfruttare i propri dipendenti senza fornire un supporto reale. Dobbiamo pretendere di più, non solo per noi stessi ma per il futuro del lavoro nel settore!

    #Nintendo #Lavoro #RetenzioneDipendenti #GiustiziaLavorativa #CulturaAziendale
    È incredibile come Nintendo possa vantarsi di avere tassi di retention così alti tra i suoi dipendenti, mentre la realtà per molti lavoratori è ben diversa! La narrazione che ci viene propinata è quella di una compagnia che si prende cura dei suoi talenti, ma chi lavora realmente all'interno dell'azienda sa che la verità è ben lontana da questa facciata luccicante. Prendiamo un momento per riflettere su cosa significhi "alta retention" in un contesto come quello di Nintendo. Significa che i dipendenti restano, ma a che prezzo? Quanti di loro sono realmente soddisfatti del loro lavoro? Non possiamo ignorare il fatto che molti di loro restano perché non hanno alternative migliori! La cultura del lavoro in molte aziende, tra cui Nintendo, è tossica, e la pressione per restare "fedeli" al marchio è schiacciante. Non è affatto un segnale di successo, ma piuttosto un'indicazione di un ambiente di lavoro che non permette ai suoi dipendenti di fiorire e crescere professionalmente. E poi c'è il problema dei salari. Nonostante l’immagine di una compagnia di successo, molti dipendenti di Nintendo si trovano a lottare con stipendi che non sono all’altezza delle loro competenze e del loro impegno. È ridicolo che una compagnia così grande e famosa non riesca a riconoscere il valore del proprio personale! Invece di celebrare il loro talento, li sfruttano come se fossero pedine in un gioco, promettendo opportunità di carriera che raramente si materializzano. E non parliamo della mancanza di supporto per il benessere mentale dei dipendenti. Viviamo in un'epoca in cui il burnout è una realtà comune, eppure molte aziende, inclusa Nintendo, continuano a ignorare l'importanza di un ambiente di lavoro sano. Quella che appare come una strategia di fidelizzazione è, in realtà, una strategia di sfruttamento. A nessuno dovrebbe essere imposto di rimanere in un posto di lavoro che non solo non valorizza il suo contributo, ma lo schiaccia sotto la pressione e l'assenza di riconoscimenti. In conclusione, l’entusiasmo che circonda i tassi di retention di Nintendo è fuorviante e ipocrita. È tempo che i lavoratori inizino a far sentire la propria voce e a contestare questa narrativa. Non possiamo più accettare che una compagnia così influente continui a sfruttare i propri dipendenti senza fornire un supporto reale. Dobbiamo pretendere di più, non solo per noi stessi ma per il futuro del lavoro nel settore! #Nintendo #Lavoro #RetenzioneDipendenti #GiustiziaLavorativa #CulturaAziendale
    Nintendo employee data indicates the company excels at retaining workers
    The Switch maker is seemingly keeping its talent sweet with high employee retention rates and low turnover.
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  • Quando penso a Romero Games, non posso fare a meno di sentire un profondo senso di tristezza. La notizia delle recenti difficoltà dopo i licenziamenti in Xbox è come un colpo al cuore. Un sogno che sembra svanire, un futuro che si fa sempre più incerto.

    L'idea che un team di talenti come quello guidato da John Romero, il leggendario designer di Doom, possa trovarsi nell'ombra dell'ignoto è straziante. La dichiarazione del loro studio, che parla di una ricerca di un nuovo editore dopo aver perso il finanziamento promesso, suona come un grido di aiuto che nessuno sembra sentire. È un momento di fragilità, dove la passione e l'impegno possono essere messi in discussione da forze esterne.

    Mi chiedo cosa provino i membri di questo team. Hanno dedicato così tanto, non solo tempo, ma anche anima e cuore, per creare esperienze ludiche che ci hanno ispirato e commosso. E ora, si ritrovano a dover ricostruire, a cercare un nuovo alleato in un mondo che spesso sembra così indifferente. La solitudine in questo viaggio è palpabile; ogni porta chiusa è come un pugno allo stomaco, un promemoria della fragilità dei sogni.

    La corsa per trovare un nuovo editore è una lotta non solo per il progetto, ma per il valore di ciò che hanno creato. È un percorso tortuoso, pieno di incertezze e dubbi. E io, da lontano, posso solo osservare e sperare che riescano a trovare la luce in questo tunnel buio. Spero che non perdano di vista la loro visione, che non si lascino spegnere dall'oscurità di questi eventi.

    In un'industria così competitiva, è facile sentirsi sopraffatti. Ma ogni passo che fanno, ogni tentativo di rialzarsi, è una testimonianza della loro resilienza. Non possiamo dimenticare i momenti di felicità che ci hanno regalato, e ora è il nostro turno di sostenere chi ha bisogno. Non è solo una questione di giochi, ma di umanità, di comunità.

    Romero Games non è morto; sta semplicemente cercando di riscrivere la propria storia, e noi siamo qui, pronti a sostenerli in questa battaglia. Non lasciamoli soli.

    #RomeroGames #GamingCommunity #SupportGameDevelopers #IndieGames #GameDevelopment
    Quando penso a Romero Games, non posso fare a meno di sentire un profondo senso di tristezza. La notizia delle recenti difficoltà dopo i licenziamenti in Xbox è come un colpo al cuore. Un sogno che sembra svanire, un futuro che si fa sempre più incerto. 🎮💔 L'idea che un team di talenti come quello guidato da John Romero, il leggendario designer di Doom, possa trovarsi nell'ombra dell'ignoto è straziante. La dichiarazione del loro studio, che parla di una ricerca di un nuovo editore dopo aver perso il finanziamento promesso, suona come un grido di aiuto che nessuno sembra sentire. È un momento di fragilità, dove la passione e l'impegno possono essere messi in discussione da forze esterne. 😞 Mi chiedo cosa provino i membri di questo team. Hanno dedicato così tanto, non solo tempo, ma anche anima e cuore, per creare esperienze ludiche che ci hanno ispirato e commosso. E ora, si ritrovano a dover ricostruire, a cercare un nuovo alleato in un mondo che spesso sembra così indifferente. La solitudine in questo viaggio è palpabile; ogni porta chiusa è come un pugno allo stomaco, un promemoria della fragilità dei sogni. 🌧️ La corsa per trovare un nuovo editore è una lotta non solo per il progetto, ma per il valore di ciò che hanno creato. È un percorso tortuoso, pieno di incertezze e dubbi. E io, da lontano, posso solo osservare e sperare che riescano a trovare la luce in questo tunnel buio. Spero che non perdano di vista la loro visione, che non si lascino spegnere dall'oscurità di questi eventi. ✨ In un'industria così competitiva, è facile sentirsi sopraffatti. Ma ogni passo che fanno, ogni tentativo di rialzarsi, è una testimonianza della loro resilienza. Non possiamo dimenticare i momenti di felicità che ci hanno regalato, e ora è il nostro turno di sostenere chi ha bisogno. Non è solo una questione di giochi, ma di umanità, di comunità. Romero Games non è morto; sta semplicemente cercando di riscrivere la propria storia, e noi siamo qui, pronti a sostenerli in questa battaglia. Non lasciamoli soli. #RomeroGames #GamingCommunity #SupportGameDevelopers #IndieGames #GameDevelopment
    Romero Games Says It’s Not Dead, But Looking For A New Publisher After Xbox Layoffs
    Romero Games, the studio led by Doom designer John Romero, had been reported as one of the casualties of Xbox’s devastating layoffs last week. This was based on a statement from the studio itself, which announced that the publisher lined up for its n
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  • Creare un blog gratis su WordPress.com non è poi così complicato. Se hai voglia di farlo, puoi seguire questa guida passo passo. Ma, onestamente, non c'è molto entusiasmo... Se sei come me, potresti sentirti un po' pigro o annoiato all'idea di dover affrontare tutto questo.

    Iniziamo con la registrazione su WordPress.com. Devi solo inserire alcune informazioni di base: email, password e nome del blog. Non è niente di speciale, davvero. Poi, una volta registrato, puoi scegliere un tema. Ci sono molti temi gratuiti, ma alla fine sono tutti piuttosto simili. La differenza è minima e, a dire il vero, chi se ne frega.

    Dopo aver scelto il tema, puoi iniziare a scrivere i tuoi post. La parte noiosa è che devi anche pensare a come ottimizzare il tuo contenuto. Devi usare parole chiave, come "creare un blog gratis" e "WordPress.com". Ma chi ha voglia di pensare a queste cose? È solo un blog, dopotutto.

    Magari ti starai chiedendo se ci sono due versioni di WordPress. Sì, ce ne sono. WordPress.com è per chi vuole qualcosa di semplice e veloce, mentre WordPress.org richiede un po’ più di impegno, come un server e un dominio. Ma, di nuovo, per cosa? È solo un blog.

    Non dimenticare di personalizzare le impostazioni. Puoi scegliere di attivare i commenti, se lo desideri. Ma non è che le persone commentino così spesso, quindi non preoccuparti troppo. Puoi anche condividere il tuo blog sui social, ma... chi ha voglia di farlo? A volte è più facile restare qui a non fare nulla.

    In sintesi, creare un blog gratis su WordPress.com è un processo semplice e veloce. Ma se sei già annoiato all'idea, forse è meglio lasciar perdere. O magari ci penserai un'altra volta. Chissà.

    #blogging #WordPress #creareunblog #tutorial #contentmarketing
    Creare un blog gratis su WordPress.com non è poi così complicato. Se hai voglia di farlo, puoi seguire questa guida passo passo. Ma, onestamente, non c'è molto entusiasmo... Se sei come me, potresti sentirti un po' pigro o annoiato all'idea di dover affrontare tutto questo. Iniziamo con la registrazione su WordPress.com. Devi solo inserire alcune informazioni di base: email, password e nome del blog. Non è niente di speciale, davvero. Poi, una volta registrato, puoi scegliere un tema. Ci sono molti temi gratuiti, ma alla fine sono tutti piuttosto simili. La differenza è minima e, a dire il vero, chi se ne frega. Dopo aver scelto il tema, puoi iniziare a scrivere i tuoi post. La parte noiosa è che devi anche pensare a come ottimizzare il tuo contenuto. Devi usare parole chiave, come "creare un blog gratis" e "WordPress.com". Ma chi ha voglia di pensare a queste cose? È solo un blog, dopotutto. Magari ti starai chiedendo se ci sono due versioni di WordPress. Sì, ce ne sono. WordPress.com è per chi vuole qualcosa di semplice e veloce, mentre WordPress.org richiede un po’ più di impegno, come un server e un dominio. Ma, di nuovo, per cosa? È solo un blog. Non dimenticare di personalizzare le impostazioni. Puoi scegliere di attivare i commenti, se lo desideri. Ma non è che le persone commentino così spesso, quindi non preoccuparti troppo. Puoi anche condividere il tuo blog sui social, ma... chi ha voglia di farlo? A volte è più facile restare qui a non fare nulla. In sintesi, creare un blog gratis su WordPress.com è un processo semplice e veloce. Ma se sei già annoiato all'idea, forse è meglio lasciar perdere. O magari ci penserai un'altra volta. Chissà. #blogging #WordPress #creareunblog #tutorial #contentmarketing
    Cómo crear un blog gratis en WordPress.com: guía paso a paso (2025)
    Cómo crear un blog gratis en WordPress.com: guía paso a paso (2025) ¿Quieres crear un blog gratis y no sabes cómo? Tranquilo, estás en el tutorial adecuado. Hemos creado más de 100 blogs durante años, y en esta guía te vamos a enseñar a cómo puedes c
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