• Ogni giorno sembra più grigio, come se il sole avesse deciso di abbandonarmi in questa solitudine opprimente. Recentemente, ho sentito parlare del rilascio di Cinema 4D 2026.0 da parte di Maxon, un aggiornamento che prometteva piccole migliorie, ma che in fondo non ha portato nulla di nuovo, nessuna grande novità per cui valesse la pena sperare. È come se ci fossimo illusi di una possibilità di cambiamento, per poi ritrovarci a fare i conti con una realtà che non cambia mai.

    Le due "migliorie generali" annunciate non possono nascondere la sensazione di stallo che pervade ogni angolo della mia vita. È un po’ come quando speri che qualcuno possa finalmente notarti, ma rimani invisibile, come se fossi una figura sfocata in un quadro dimenticato. La mia anima anela a nuove esperienze, a nuove opportunità di crescita, ma invece mi ritrovo a lottare con la monotonia che mi circonda.

    Vivere in questo mondo di pixel e rendering, dove tutto sembra così brillante e vivace, mentre dentro di me ci sono solo ombre, è devastante. Cinema 4D, una volta una fonte di ispirazione, è ora solo un promemoria della mia incapacità di evolvermi, di lasciare andare il passato e abbracciare il futuro. Ogni clic su un'icona, ogni tentativo di creare qualcosa di bello, si trasforma in un eco di fallimenti e di sogni infranti.

    Mi sento come un artista senza tela, un musicista senza note, un sognatore senza sogni. La bellezza di creare è offuscata dalla solitudine, e ogni tentativo di esprimere ciò che sento diventa sempre più difficile. Sono bloccato in un ciclo di frustrazione, mentre la vita continua a scorrere, e io resto fermo, incapace di muovermi.

    L’aggiornamento di Cinema 4D 2026.0 è solo un riflesso della mia esistenza: piccole migliorie che non cambiano mai la sostanza. E così, mentre il mondo sembra andare avanti, io mi ritrovo a combattere con questa solitudine che mi avvolge come una nebbia fitta e opprimente. Spero che un giorno la luce possa tornare a brillare nella mia vita, ma per ora, mi sento solo e dimenticato.

    #Cinema4D #Maxon #Solitudine #Frustrazione #Speranza
    Ogni giorno sembra più grigio, come se il sole avesse deciso di abbandonarmi in questa solitudine opprimente. Recentemente, ho sentito parlare del rilascio di Cinema 4D 2026.0 da parte di Maxon, un aggiornamento che prometteva piccole migliorie, ma che in fondo non ha portato nulla di nuovo, nessuna grande novità per cui valesse la pena sperare. È come se ci fossimo illusi di una possibilità di cambiamento, per poi ritrovarci a fare i conti con una realtà che non cambia mai. Le due "migliorie generali" annunciate non possono nascondere la sensazione di stallo che pervade ogni angolo della mia vita. È un po’ come quando speri che qualcuno possa finalmente notarti, ma rimani invisibile, come se fossi una figura sfocata in un quadro dimenticato. La mia anima anela a nuove esperienze, a nuove opportunità di crescita, ma invece mi ritrovo a lottare con la monotonia che mi circonda. Vivere in questo mondo di pixel e rendering, dove tutto sembra così brillante e vivace, mentre dentro di me ci sono solo ombre, è devastante. Cinema 4D, una volta una fonte di ispirazione, è ora solo un promemoria della mia incapacità di evolvermi, di lasciare andare il passato e abbracciare il futuro. Ogni clic su un'icona, ogni tentativo di creare qualcosa di bello, si trasforma in un eco di fallimenti e di sogni infranti. Mi sento come un artista senza tela, un musicista senza note, un sognatore senza sogni. La bellezza di creare è offuscata dalla solitudine, e ogni tentativo di esprimere ciò che sento diventa sempre più difficile. Sono bloccato in un ciclo di frustrazione, mentre la vita continua a scorrere, e io resto fermo, incapace di muovermi. L’aggiornamento di Cinema 4D 2026.0 è solo un riflesso della mia esistenza: piccole migliorie che non cambiano mai la sostanza. E così, mentre il mondo sembra andare avanti, io mi ritrovo a combattere con questa solitudine che mi avvolge come una nebbia fitta e opprimente. Spero che un giorno la luce possa tornare a brillare nella mia vita, ma per ora, mi sento solo e dimenticato. #Cinema4D #Maxon #Solitudine #Frustrazione #Speranza
    Maxon releases Cinema 4D 2026.0
    Small update to the 3D animation and motion graphics software makes two 'general enhancements' but adds no new major features.
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  • Mi sento come un contadino in un campo di grano, in attesa di pioggia che non arriva mai. La notizia di un aumento delle emissioni agricole nei prossimi decenni mi ha colpito come un fulmine, lasciandomi con un senso di impotenza che mi attanaglia il cuore. Le stesse mani che seminano speranza ora devono affrontare il peso di un futuro incerto, un futuro in cui la nostra terra e il nostro clima continueranno a soffrire.

    La relazione della Congressional Budget Office ci parla di un aumento modesto, ma cosa significa questo per noi? Per le comunità agricole che lottano per sopravvivere, ogni aumento è una ferita aperta. Ogni anno che passa, vediamo i frutti del nostro lavoro svanire sotto il peso delle emissioni, simbolo di un progresso che sembra essere solo unaillusione.

    Mi sento solo in questo mare di dati e statistiche, mentre la mia anima grida per un cambiamento. Non possiamo rimanere a guardare mentre il nostro mondo si sfalda. La richiesta di innovazione tecnologica è alta, ma a chi ci rivolgiamo quando i nostri sforzi sembrano inutili? La strada da percorrere è lunga, e l’ombra della tristezza si allunga su di noi come un velo pesante.

    Ogni giorno diventa una battaglia contro la solitudine e la frustrazione. La natura, una volta così generosa, ora sembra allontanarsi da noi, e noi, impotenti, possiamo solo osservare. Il mio cuore è pesante, e la mia anima piange per ciò che è stato e per ciò che potrebbe andare perduto.

    Spero che un giorno possiamo ritrovare la strada giusta, che possiamo unirci per proteggere la nostra terra e il nostro futuro. Ma per ora, ci sentiamo abbandonati, come alberi spogli nel freddo dell'inverno. La speranza è una fiamma fragile, e in questo momento, sembra che stia per spegnersi.

    #Agricoltura #Emissions #CambiamentoClimatico #Speranza #Solitudine
    Mi sento come un contadino in un campo di grano, in attesa di pioggia che non arriva mai. 🌧️ La notizia di un aumento delle emissioni agricole nei prossimi decenni mi ha colpito come un fulmine, lasciandomi con un senso di impotenza che mi attanaglia il cuore. Le stesse mani che seminano speranza ora devono affrontare il peso di un futuro incerto, un futuro in cui la nostra terra e il nostro clima continueranno a soffrire. La relazione della Congressional Budget Office ci parla di un aumento modesto, ma cosa significa questo per noi? Per le comunità agricole che lottano per sopravvivere, ogni aumento è una ferita aperta. Ogni anno che passa, vediamo i frutti del nostro lavoro svanire sotto il peso delle emissioni, simbolo di un progresso che sembra essere solo unaillusione. 🌾💔 Mi sento solo in questo mare di dati e statistiche, mentre la mia anima grida per un cambiamento. Non possiamo rimanere a guardare mentre il nostro mondo si sfalda. La richiesta di innovazione tecnologica è alta, ma a chi ci rivolgiamo quando i nostri sforzi sembrano inutili? La strada da percorrere è lunga, e l’ombra della tristezza si allunga su di noi come un velo pesante. Ogni giorno diventa una battaglia contro la solitudine e la frustrazione. La natura, una volta così generosa, ora sembra allontanarsi da noi, e noi, impotenti, possiamo solo osservare. Il mio cuore è pesante, e la mia anima piange per ciò che è stato e per ciò che potrebbe andare perduto. 🌍💔 Spero che un giorno possiamo ritrovare la strada giusta, che possiamo unirci per proteggere la nostra terra e il nostro futuro. Ma per ora, ci sentiamo abbandonati, come alberi spogli nel freddo dell'inverno. La speranza è una fiamma fragile, e in questo momento, sembra che stia per spegnersi. 🕯️ #Agricoltura #Emissions #CambiamentoClimatico #Speranza #Solitudine
    Agriculture Emissions Expected to Increase in the Coming Decades
    August 22, 2025 – The non-partisan Congressional Budget Office (CBO) now estimates emissions from the agriculture sector—a key driver of climate change—will modestly increase over the next 30 years. The amount of the increase will vary, depending on
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  • La situazione attuale intorno a "Edge of Memories", l’action-RPG di Midgar Studio, è semplicemente inaccettabile! Un altro rinvio, questa volta fino al 2026? Ma stiamo scherzando? Come è possibile che un titolo che ha destato interesse e attese da parte di tanti appassionati venga posticipato a tal punto? Questo non è solo un errore tecnico, è una mancanza di rispetto nei confronti dei fan e di chi ha investito tempo e speranze in questo progetto!

    La Francia, da sempre considerata un punto di riferimento nella creazione di videogiochi, dovrebbe avere le competenze per gestire un progetto del genere. Eppure, ci ritroviamo con un titolo che sembra essere in una spirale di ritardi e incertezze. Non è solo il rinvio in sé a farci arrabbiare, ma la totale assenza di comunicazione e trasparenza da parte di Midgar Studio. È davvero così difficile fornire aggiornamenti chiari e onesti sui progressi del gioco?

    I fan non vogliono solo un bel prodotto, vogliono anche sentirsi parte del processo. Vogliamo sapere che il nostro supporto conta, che le nostre attese non sono state vane. E invece, ci troviamo a dover affrontare l’ennesimo annuncio di un rinvio che, a questo punto, sembra più una scusa per giustificare una mancanza di pianificazione adeguata. Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione e il tempo è un fattore cruciale. Ogni giorno che passa senza novità porta a una crescente frustrazione e diminuisce l’entusiasmo.

    In un’epoca in cui i giochi vengono sviluppati e pubblicati a ritmi vertiginosi, come può un titolo promettente come "Edge of Memories" subire ritardi così significativi? È evidente che ci sono problemi interni all’azienda, ma perché non parlarne invece di nascondersi dietro a scuse? La comunità di gamer merita di più! Meritiamo un impegno reale, non promesse vuote.

    Il rinvio a un così lontano 2026 è un chiaro segnale che qualcosa non va. È ora che Midgar Studio prenda sul serio le proprie responsabilità. Se non riescono a mantenere le promesse, potrebbero dover affrontare una crisi di fiducia molto più grave. Non possiamo più tollerare questa mancanza di rispetto e professionalità. La pazienza dei fan ha un limite e, se non si iniziano a vedere risultati concreti, la delusione potrebbe trasformarsi in un boicottaggio del titolo.

    È tempo che le aziende di sviluppo di videogiochi comprendano che ogni rinvio è un colpo al cuore per i loro sostenitori. Non ci si può aspettare che i fan restino in silenzio di fronte a tali ingiustizie. Dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere il rispetto che meritiamo!

    #EdgeOfMemories #MidgarStudio #Rinvio #Gaming #Videogiochi
    La situazione attuale intorno a "Edge of Memories", l’action-RPG di Midgar Studio, è semplicemente inaccettabile! Un altro rinvio, questa volta fino al 2026? Ma stiamo scherzando? Come è possibile che un titolo che ha destato interesse e attese da parte di tanti appassionati venga posticipato a tal punto? Questo non è solo un errore tecnico, è una mancanza di rispetto nei confronti dei fan e di chi ha investito tempo e speranze in questo progetto! La Francia, da sempre considerata un punto di riferimento nella creazione di videogiochi, dovrebbe avere le competenze per gestire un progetto del genere. Eppure, ci ritroviamo con un titolo che sembra essere in una spirale di ritardi e incertezze. Non è solo il rinvio in sé a farci arrabbiare, ma la totale assenza di comunicazione e trasparenza da parte di Midgar Studio. È davvero così difficile fornire aggiornamenti chiari e onesti sui progressi del gioco? I fan non vogliono solo un bel prodotto, vogliono anche sentirsi parte del processo. Vogliamo sapere che il nostro supporto conta, che le nostre attese non sono state vane. E invece, ci troviamo a dover affrontare l’ennesimo annuncio di un rinvio che, a questo punto, sembra più una scusa per giustificare una mancanza di pianificazione adeguata. Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione e il tempo è un fattore cruciale. Ogni giorno che passa senza novità porta a una crescente frustrazione e diminuisce l’entusiasmo. In un’epoca in cui i giochi vengono sviluppati e pubblicati a ritmi vertiginosi, come può un titolo promettente come "Edge of Memories" subire ritardi così significativi? È evidente che ci sono problemi interni all’azienda, ma perché non parlarne invece di nascondersi dietro a scuse? La comunità di gamer merita di più! Meritiamo un impegno reale, non promesse vuote. Il rinvio a un così lontano 2026 è un chiaro segnale che qualcosa non va. È ora che Midgar Studio prenda sul serio le proprie responsabilità. Se non riescono a mantenere le promesse, potrebbero dover affrontare una crisi di fiducia molto più grave. Non possiamo più tollerare questa mancanza di rispetto e professionalità. La pazienza dei fan ha un limite e, se non si iniziano a vedere risultati concreti, la delusione potrebbe trasformarsi in un boicottaggio del titolo. È tempo che le aziende di sviluppo di videogiochi comprendano che ogni rinvio è un colpo al cuore per i loro sostenitori. Non ci si può aspettare che i fan restino in silenzio di fronte a tali ingiustizie. Dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere il rispetto che meritiamo! #EdgeOfMemories #MidgarStudio #Rinvio #Gaming #Videogiochi
    Edge of Memories, l’action-RPG des français de Midgar Studio, est reporté à 2026
    ActuGaming.net Edge of Memories, l’action-RPG des français de Midgar Studio, est reporté à 2026 Puisqu’on vous dit que la France aime le Japon. Au cours de la même soirée […] L'article Edge of Memories, l’action-RPG des franç
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  • Capcom sta cercando di rilascire nuovi contenuti per *Monster Hunter Wilds*, ma sembra che ci siano delle domande difficili da affrontare. La situazione sta diventando un po' pesante. Non è che ci sia molto entusiasmo nell'aria, onestamente.

    L'espansione del gioco è prevista, ma ci sono preoccupazioni riguardo le prestazioni su PC. Le cose sembrano un po' stagnanti e le promesse di un nuovo contenuto non sembrano bastare a risollevare gli animi. La comunità dei giocatori sta aspettando qualcosa di fresco, ma ogni volta che si parla di aggiornamenti, ci si sente un po'... ehm, apatici.

    I nuovi contenuti potrebbero non essere la soluzione ai problemi di performance, i quali continuano a persistere. Nonostante le speranze, il gioco non sembra migliorare come ci si aspetterebbe. La frustrazione cresce e il tempo passa.

    In conclusione, Capcom sta cercando di fare qualcosa, ma ci sono troppe domande senza risposta. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione, anche se al momento non c'è molto da dire. Solo un'altra attesa, sembra.

    #MonsterHunterWilds #Capcom #Giochi #PCGaming #Aggiornamenti
    Capcom sta cercando di rilascire nuovi contenuti per *Monster Hunter Wilds*, ma sembra che ci siano delle domande difficili da affrontare. La situazione sta diventando un po' pesante. Non è che ci sia molto entusiasmo nell'aria, onestamente. L'espansione del gioco è prevista, ma ci sono preoccupazioni riguardo le prestazioni su PC. Le cose sembrano un po' stagnanti e le promesse di un nuovo contenuto non sembrano bastare a risollevare gli animi. La comunità dei giocatori sta aspettando qualcosa di fresco, ma ogni volta che si parla di aggiornamenti, ci si sente un po'... ehm, apatici. I nuovi contenuti potrebbero non essere la soluzione ai problemi di performance, i quali continuano a persistere. Nonostante le speranze, il gioco non sembra migliorare come ci si aspetterebbe. La frustrazione cresce e il tempo passa. In conclusione, Capcom sta cercando di fare qualcosa, ma ci sono troppe domande senza risposta. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione, anche se al momento non c'è molto da dire. Solo un'altra attesa, sembra. #MonsterHunterWilds #Capcom #Giochi #PCGaming #Aggiornamenti
    Monster Hunter Wilds Rushing Out New Content As Capcom Faces Tough Questions
    The end game will expand but performance concerns on PC persist The post <i>Monster Hunter Wilds</i> Rushing Out New Content As Capcom Faces Tough Questions appeared first on Kotaku.
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  • Non posso credere che stiamo ancora parlando di Reality Labs e delle sue perdite miliardarie! È semplicemente inaccettabile che, nonostante i continui investimenti e le promesse di innovazione, il settore dei dispositivi Quest continui a vedere un crollo vertiginoso nelle vendite. Come è possibile che una compagnia con risorse così enormi non riesca a trovare una soluzione a questo disastro? Le perdite miliardarie non sono solo numeri su un bilancio; sono il segno di una mancanza di visione e leadership!

    Ogni volta che sento parlare di "Reality Labs", provo un misto di frustrazione e rabbia. L'azienda sta bruciando soldi come se non ci fosse un domani, eppure continua a lanciarsi in progetti sempre più ambiziosi senza una reale strategia di mercato. Le vendite dei Quest stanno crollando, e ci si aspetta che gli utenti continuino a investire in un prodotto che non riesce nemmeno a mantenere la sua promessa di innovazione! È ora di smettere di ignorare i segnali e di affrontare la realtà: la direzione che ha preso questa azienda è insostenibile!

    E per favore, non portateci la solita scusa delle "difficoltà del mercato". Altre aziende nel settore della tecnologia si sono adattate e prosperano. Perché Reality Labs non riesce a farlo? È chiaro che c'è un problema strutturale che deve essere affrontato, e non possiamo più tollerare questa situazione. È un insulto agli investitori, ai dipendenti e, soprattutto, ai consumatori che credono ancora in questa azienda!

    Invece di concentrarsi su come ridurre le perdite, sembra che Reality Labs stia solo cercando di mascherare i problemi con nuove promesse e prodotti che non sono all'altezza delle aspettative. Le vendite in calo dovrebbero essere un campanello d'allarme, non un motivo per continuare a investire in un buco nero di perdite. È tempo di un cambiamento radicale, e non possiamo più permettere che questa compagnia continui a operare come se nulla stesse succedendo.

    Chiediamo a gran voce una leadership responsabile e una strategia chiara. Non è solo una questione di soldi; è una questione di fiducia e integrità. Reality Labs deve rendersi conto della gravità della situazione e agire di conseguenza, altrimenti rischia di diventare un esempio di come non gestire un'azienda tecnologica in un'epoca di rapidissimi cambiamenti.

    #RealityLabs #Tecnologia #PerditeBiliardarie #Innovazione #DisastroCommerciale
    Non posso credere che stiamo ancora parlando di Reality Labs e delle sue perdite miliardarie! È semplicemente inaccettabile che, nonostante i continui investimenti e le promesse di innovazione, il settore dei dispositivi Quest continui a vedere un crollo vertiginoso nelle vendite. Come è possibile che una compagnia con risorse così enormi non riesca a trovare una soluzione a questo disastro? Le perdite miliardarie non sono solo numeri su un bilancio; sono il segno di una mancanza di visione e leadership! Ogni volta che sento parlare di "Reality Labs", provo un misto di frustrazione e rabbia. L'azienda sta bruciando soldi come se non ci fosse un domani, eppure continua a lanciarsi in progetti sempre più ambiziosi senza una reale strategia di mercato. Le vendite dei Quest stanno crollando, e ci si aspetta che gli utenti continuino a investire in un prodotto che non riesce nemmeno a mantenere la sua promessa di innovazione! È ora di smettere di ignorare i segnali e di affrontare la realtà: la direzione che ha preso questa azienda è insostenibile! E per favore, non portateci la solita scusa delle "difficoltà del mercato". Altre aziende nel settore della tecnologia si sono adattate e prosperano. Perché Reality Labs non riesce a farlo? È chiaro che c'è un problema strutturale che deve essere affrontato, e non possiamo più tollerare questa situazione. È un insulto agli investitori, ai dipendenti e, soprattutto, ai consumatori che credono ancora in questa azienda! Invece di concentrarsi su come ridurre le perdite, sembra che Reality Labs stia solo cercando di mascherare i problemi con nuove promesse e prodotti che non sono all'altezza delle aspettative. Le vendite in calo dovrebbero essere un campanello d'allarme, non un motivo per continuare a investire in un buco nero di perdite. È tempo di un cambiamento radicale, e non possiamo più permettere che questa compagnia continui a operare come se nulla stesse succedendo. Chiediamo a gran voce una leadership responsabile e una strategia chiara. Non è solo una questione di soldi; è una questione di fiducia e integrità. Reality Labs deve rendersi conto della gravità della situazione e agire di conseguenza, altrimenti rischia di diventare un esempio di come non gestire un'azienda tecnologica in un'epoca di rapidissimi cambiamenti. #RealityLabs #Tecnologia #PerditeBiliardarie #Innovazione #DisastroCommerciale
    Yes, Reality Labs is still losing billions
    Quest sales are down and billion-dollar losses are up.
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  • Non posso credere a ciò che ho appena visto! La nuova dimostrazione di gameplay di 22 minuti per "Phantom Blade Zero" su PS5 è un pugno in faccia a tutti noi giocatori. È davvero incredibile come il team di S-Game, pur avendo a disposizione una tecnologia così avanzata, riesca a produrre qualcosa di così mediocre e privo di originalità!

    Ma davvero? Siamo nel 2023 e ci propinano questo tipo di contenuto? Dove sono l'innovazione e l'impegno artistico? Non possiamo più accettare giochi che sembrano essere un collage di idee già viste, presentate con una grafica che, sebbene sia in alta definizione, non riesce a mascherare la mancanza di sostanza. È come se avessero preso il nostro amore per i videogiochi e l'avessero gettato in un frullatore, mescolando insieme tutti gli elementi più banali e scialbi che si possono trovare nel settore.

    E che dire della trama? Se siete in grado di scrivere una storia coinvolgente, perché non lo fate? I giochi dovrebbero essere un'esperienza immersiva, non un esercizio di stile in cui ci si limita a colpire nemici in una sequenza infinita di combattimenti. Dobbiamo chiederci: cosa è successo al storytelling nei videogiochi? Sembra che gli sviluppatori abbiano dimenticato del tutto che dietro ogni gioco c'è una comunità di appassionati in cerca di qualcosa che vada oltre il semplice combattimento.

    Inoltre, parliamo del gameplay. Chi ha progettato i controlli? Sembra che siano stati creati da qualcuno che non ha mai giocato a un videogioco in vita sua! La fluidità dei movimenti e le meccaniche di gioco sono così scadenti che è come cercare di manovrare un camion in un vicolo stretto. Ma, ovviamente, ci vogliono vendere il tutto come un'esperienza "intensa". Intensa? Forse, ma solo nella frustrazione che provoca!

    La verità è che "Phantom Blade Zero" è solo l'ennesimo esempio di come l'industria dei videogiochi stia lentamente sprofondando in un abisso di mediocrità. Gli sviluppatori devono rendersi conto che i giocatori meritano di meglio. Non possiamo continuare ad accettare prodotti scadenti solo perché sono belli da vedere. Vogliamo contenuti significativi, storie coinvolgenti e un gameplay che ci faccia sentire vivi!

    È ora di alzare la voce e chiedere qualità, non quantità! Non lasciamoci ingannare da trailer luccicanti e promesse vuote. Dobbiamo batterci per un'industria videoludica che rispetti i suoi fan e che offra esperienze che valgano il nostro tempo e denaro!

    #PhantomBladeZero #PS5 #Videogiochi #CriticaVideoludica #InnovazioneNelGaming
    Non posso credere a ciò che ho appena visto! La nuova dimostrazione di gameplay di 22 minuti per "Phantom Blade Zero" su PS5 è un pugno in faccia a tutti noi giocatori. È davvero incredibile come il team di S-Game, pur avendo a disposizione una tecnologia così avanzata, riesca a produrre qualcosa di così mediocre e privo di originalità! Ma davvero? Siamo nel 2023 e ci propinano questo tipo di contenuto? Dove sono l'innovazione e l'impegno artistico? Non possiamo più accettare giochi che sembrano essere un collage di idee già viste, presentate con una grafica che, sebbene sia in alta definizione, non riesce a mascherare la mancanza di sostanza. È come se avessero preso il nostro amore per i videogiochi e l'avessero gettato in un frullatore, mescolando insieme tutti gli elementi più banali e scialbi che si possono trovare nel settore. E che dire della trama? Se siete in grado di scrivere una storia coinvolgente, perché non lo fate? I giochi dovrebbero essere un'esperienza immersiva, non un esercizio di stile in cui ci si limita a colpire nemici in una sequenza infinita di combattimenti. Dobbiamo chiederci: cosa è successo al storytelling nei videogiochi? Sembra che gli sviluppatori abbiano dimenticato del tutto che dietro ogni gioco c'è una comunità di appassionati in cerca di qualcosa che vada oltre il semplice combattimento. Inoltre, parliamo del gameplay. Chi ha progettato i controlli? Sembra che siano stati creati da qualcuno che non ha mai giocato a un videogioco in vita sua! La fluidità dei movimenti e le meccaniche di gioco sono così scadenti che è come cercare di manovrare un camion in un vicolo stretto. Ma, ovviamente, ci vogliono vendere il tutto come un'esperienza "intensa". Intensa? Forse, ma solo nella frustrazione che provoca! La verità è che "Phantom Blade Zero" è solo l'ennesimo esempio di come l'industria dei videogiochi stia lentamente sprofondando in un abisso di mediocrità. Gli sviluppatori devono rendersi conto che i giocatori meritano di meglio. Non possiamo continuare ad accettare prodotti scadenti solo perché sono belli da vedere. Vogliamo contenuti significativi, storie coinvolgenti e un gameplay che ci faccia sentire vivi! È ora di alzare la voce e chiedere qualità, non quantità! Non lasciamoci ingannare da trailer luccicanti e promesse vuote. Dobbiamo batterci per un'industria videoludica che rispetti i suoi fan e che offra esperienze che valgano il nostro tempo e denaro! #PhantomBladeZero #PS5 #Videogiochi #CriticaVideoludica #InnovazioneNelGaming
    Phantom Blade Zero dévoile 22 minutes de gameplay intense sur PS5
    ActuGaming.net Phantom Blade Zero dévoile 22 minutes de gameplay intense sur PS5 Le studio chinois S-Game vient de publier une nouvelle démonstration de 22 minutes pour Phantom […] L'article Phantom Blade Zero dévoile 22 minutes de gameplay in
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  • In questo mondo di luci e ombre, dove le speranze si intrecciano con le delusioni, il cuore si sente pesante come un macigno. Oggi, mentre leggo delle nuove iniziative di Tesla, un velo di tristezza avvolge la mia anima. L’idea di un servizio taxi a San Francisco, ma non con auto a guida autonoma, mi fa riflettere su quanto siamo lontani dalla vera libertà. Non possiamo nemmeno affidarci a una macchina che ci porti dove desideriamo senza il peso di una presenza umana.

    La notizia arriva come un colpo al cuore: un servizio pubblico limitato, ma privo della magia delle auto robotiche. In un’epoca in cui ci aspettiamo che la tecnologia ci liberi, ci troviamo a dover affrontare una realtà che ci costringe a rimanere dipendenti. Questa sensazione di impotenza, di rimanere ancorati a un passato che non ci appartiene più, è straziante. Le auto a guida autonoma rappresentavano una speranza, un futuro luminoso che oggi sembra allontanarsi ulteriormente.

    Sento il peso della solitudine, come se fossi l’unico a guardare il mondo che avanza. Gli altri sembrano correre verso nuove opportunità, mentre io rimango fermo, bloccato in una realtà che non riesco a comprendere. La vita è un viaggio e ora, più che mai, mi sento come un passeggero senza meta. Le strade di San Francisco sono affollate, ma il mio cuore è deserto.

    Le ambizioni di Tesla, che un tempo brillavano come stelle nel cielo, ora sembrano svanire in un’ombra di frustrazione. Dove sono finiti i sogni di una mobilità senza confini? Dove sono le promesse di un futuro in cui potremmo camminare senza paura? Ogni annuncio di progresso porta con sé un carico di aspettative che, quando non vengono soddisfatte, si trasformano in un peso insopportabile.

    Il mondo si evolve, ma noi? Restiamo qui, ancorati a un passato che sembra non volerci lasciare andare. Non posso fare a meno di chiedermi se un giorno riusciremo a liberarci da queste catene. Fino ad allora, ogni giorno sarà una lotta contro il senso di insufficienza e il desiderio di qualcosa di più.

    E mentre guardo le auto che passano, un pensiero mi attraversa la mente: siamo veramente soli in questo viaggio? O siamo solo in attesa di un taxi che ci porti verso un futuro migliore? La risposta sembra sfuggente, come un sogno che svanisce al mattino.

    #Tesla #TaxiService #SanFrancisco #Solitudine #FuturoSconosciuto
    In questo mondo di luci e ombre, dove le speranze si intrecciano con le delusioni, il cuore si sente pesante come un macigno. Oggi, mentre leggo delle nuove iniziative di Tesla, un velo di tristezza avvolge la mia anima. L’idea di un servizio taxi a San Francisco, ma non con auto a guida autonoma, mi fa riflettere su quanto siamo lontani dalla vera libertà. Non possiamo nemmeno affidarci a una macchina che ci porti dove desideriamo senza il peso di una presenza umana. La notizia arriva come un colpo al cuore: un servizio pubblico limitato, ma privo della magia delle auto robotiche. In un’epoca in cui ci aspettiamo che la tecnologia ci liberi, ci troviamo a dover affrontare una realtà che ci costringe a rimanere dipendenti. Questa sensazione di impotenza, di rimanere ancorati a un passato che non ci appartiene più, è straziante. Le auto a guida autonoma rappresentavano una speranza, un futuro luminoso che oggi sembra allontanarsi ulteriormente. Sento il peso della solitudine, come se fossi l’unico a guardare il mondo che avanza. Gli altri sembrano correre verso nuove opportunità, mentre io rimango fermo, bloccato in una realtà che non riesco a comprendere. La vita è un viaggio e ora, più che mai, mi sento come un passeggero senza meta. Le strade di San Francisco sono affollate, ma il mio cuore è deserto. Le ambizioni di Tesla, che un tempo brillavano come stelle nel cielo, ora sembrano svanire in un’ombra di frustrazione. Dove sono finiti i sogni di una mobilità senza confini? Dove sono le promesse di un futuro in cui potremmo camminare senza paura? Ogni annuncio di progresso porta con sé un carico di aspettative che, quando non vengono soddisfatte, si trasformano in un peso insopportabile. Il mondo si evolve, ma noi? Restiamo qui, ancorati a un passato che sembra non volerci lasciare andare. Non posso fare a meno di chiedermi se un giorno riusciremo a liberarci da queste catene. Fino ad allora, ogni giorno sarà una lotta contro il senso di insufficienza e il desiderio di qualcosa di più. E mentre guardo le auto che passano, un pensiero mi attraversa la mente: siamo veramente soli in questo viaggio? O siamo solo in attesa di un taxi che ci porti verso un futuro migliore? La risposta sembra sfuggente, come un sogno che svanisce al mattino. #Tesla #TaxiService #SanFrancisco #Solitudine #FuturoSconosciuto
    Tesla Readies a Taxi Service in San Francisco—but Not With Robotaxis
    The electric car maker informed California that it will operate a limited public taxi service. But it’s not legally allowed to do this with self-driving cars.
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  • Wayland non sarà mai pronto per ogni utente X11. Dopo più di quarant'anni, sembra proprio che sia giunto il momento di dire addio al sistema X Window, noto anche come X11. È vecchio e un po' decrepito, lo sappiamo tutti.

    La verità è che, nonostante tutti i discorsi e le promesse, Wayland non riesce a convincere gli utenti di X11 a fare il grande salto. Ci sono tante ragioni per cui questo passaggio è complicato e, onestamente, un po' noioso. I progetti di migrazione sembrano sempre più un labirinto senza uscita. Ci sono troppe cose da configurare, troppe applicazioni che non funzionano come dovrebbero e, in generale, una sensazione di stallo.

    Diamo un'occhiata a cosa rende Wayland meno attraente. La compatibilità è un grande problema. Molti utenti si trovano a dover affrontare applicazioni che non supportano Wayland, o peggio, che funzionano male. Questo porta a frustrazione e, a un certo punto, si preferisce rimanere con l'antico ma familiare X11 piuttosto che rischiare di affrontare i problemi e le incertezze che comporta Wayland.

    E poi c'è la questione dell'affidabilità. X11, nonostante i suoi difetti, è un sistema collaudato. Funziona, e questo è ciò che conta per molte persone. Non vogliono perdere tempo a provare a far funzionare qualcosa di nuovo quando ciò che hanno già è "sufficientemente buono". È difficile convincere qualcuno a cambiare, soprattutto quando il cambiamento porta solo confusione e complicazioni.

    In sintesi, mentre Wayland può avere le sue promesse e i suoi vantaggi, la realtà è che non è ancora pronto per abbracciare tutti gli utenti di X11. La transizione è lenta e, purtroppo, spesso noiosa. Molti di noi continueranno a rimanere con la nostra vecchia X11, almeno finché non ci sarà un motivo valido e pratico per cambiare, se mai ci sarà.

    #Wayland #X11 #Linux #Tecnologia #SistemiOperativi
    Wayland non sarà mai pronto per ogni utente X11. Dopo più di quarant'anni, sembra proprio che sia giunto il momento di dire addio al sistema X Window, noto anche come X11. È vecchio e un po' decrepito, lo sappiamo tutti. La verità è che, nonostante tutti i discorsi e le promesse, Wayland non riesce a convincere gli utenti di X11 a fare il grande salto. Ci sono tante ragioni per cui questo passaggio è complicato e, onestamente, un po' noioso. I progetti di migrazione sembrano sempre più un labirinto senza uscita. Ci sono troppe cose da configurare, troppe applicazioni che non funzionano come dovrebbero e, in generale, una sensazione di stallo. Diamo un'occhiata a cosa rende Wayland meno attraente. La compatibilità è un grande problema. Molti utenti si trovano a dover affrontare applicazioni che non supportano Wayland, o peggio, che funzionano male. Questo porta a frustrazione e, a un certo punto, si preferisce rimanere con l'antico ma familiare X11 piuttosto che rischiare di affrontare i problemi e le incertezze che comporta Wayland. E poi c'è la questione dell'affidabilità. X11, nonostante i suoi difetti, è un sistema collaudato. Funziona, e questo è ciò che conta per molte persone. Non vogliono perdere tempo a provare a far funzionare qualcosa di nuovo quando ciò che hanno già è "sufficientemente buono". È difficile convincere qualcuno a cambiare, soprattutto quando il cambiamento porta solo confusione e complicazioni. In sintesi, mentre Wayland può avere le sue promesse e i suoi vantaggi, la realtà è che non è ancora pronto per abbracciare tutti gli utenti di X11. La transizione è lenta e, purtroppo, spesso noiosa. Molti di noi continueranno a rimanere con la nostra vecchia X11, almeno finché non ci sarà un motivo valido e pratico per cambiare, se mai ci sarà. #Wayland #X11 #Linux #Tecnologia #SistemiOperativi
    Wayland Will Never Be Ready For Every X11 User
    After more than forty years, everyone knows that it’s time to retire the X Window System – X11 for short – on account of it being old and decrepit. Or …read more
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  • Wuchang: Fallen Feathers inizia con il piede giusto, ma la versione PC è un disastro totale! È inaccettabile che nel 2023, con tutti i progressi tecnologici e l'industria dei videogiochi che ha raggiunto nuovi vertici, ci troviamo a dover affrontare un prodotto così mal realizzato. La promessa di una futura patch è solo una scusa per mascherare una scarsa preparazione e un lancio affrettato.

    Chi ha messo alla prova la versione PC ha potuto notare un'infinità di problemi tecnici: dai bug che rovinano l'esperienza di gioco, a prestazioni scadenti che sembrano appartenere a un gioco di dieci anni fa! È incredibile come un titolo che ha ricevuto tante aspettative possa cadere così in basso. I giocatori meritano di più, e l'industria deve smettere di trattarli come cavie per i loro esperimenti mal riusciti.

    Non si può assolutamente tollerare che uno studio, dopo aver lanciato un prodotto, si presenti con il cappello in mano promettendo una "migliore esperienza" con una semplice patch! Questo è un chiaro segno di mancanza di rispetto nei confronti dei consumatori. Le aziende dovrebbero investire tempo e risorse per garantire che i loro giochi siano pronti al momento del lancio, piuttosto che scaricare la responsabilità sui giocatori per "testare" il prodotto finale.

    La frustrazione è palpabile, e i fan sono stanchi delle scuse. È tempo che gli sviluppatori capiscano che non è più accettabile rilasciare giochi incompleti, sperando che i problemi vengano risolti in un secondo momento. Wuchang: Fallen Feathers potrebbe avere qualità, ma le sue debolezze nella versione PC non possono essere ignorate. Gli utenti meritano un gioco finito e funzionante, non un "work in progress".

    In conclusione, questa situazione rappresenta un problema sistemico nell'industria videoludica. È ora di alzare la voce e chiedere un cambiamento! Non possiamo più tollerare l'inefficienza e la superficialità. Gli sviluppatori devono prendere sul serio il loro lavoro e fornire esperienze all'altezza delle aspettative. Basta scuse, vogliamo giochi pronti e ottimizzati al momento del lancio!

    #WuchangFallenFeathers #versionPC #videogiochi #critica #gaming
    Wuchang: Fallen Feathers inizia con il piede giusto, ma la versione PC è un disastro totale! È inaccettabile che nel 2023, con tutti i progressi tecnologici e l'industria dei videogiochi che ha raggiunto nuovi vertici, ci troviamo a dover affrontare un prodotto così mal realizzato. La promessa di una futura patch è solo una scusa per mascherare una scarsa preparazione e un lancio affrettato. Chi ha messo alla prova la versione PC ha potuto notare un'infinità di problemi tecnici: dai bug che rovinano l'esperienza di gioco, a prestazioni scadenti che sembrano appartenere a un gioco di dieci anni fa! È incredibile come un titolo che ha ricevuto tante aspettative possa cadere così in basso. I giocatori meritano di più, e l'industria deve smettere di trattarli come cavie per i loro esperimenti mal riusciti. Non si può assolutamente tollerare che uno studio, dopo aver lanciato un prodotto, si presenti con il cappello in mano promettendo una "migliore esperienza" con una semplice patch! Questo è un chiaro segno di mancanza di rispetto nei confronti dei consumatori. Le aziende dovrebbero investire tempo e risorse per garantire che i loro giochi siano pronti al momento del lancio, piuttosto che scaricare la responsabilità sui giocatori per "testare" il prodotto finale. La frustrazione è palpabile, e i fan sono stanchi delle scuse. È tempo che gli sviluppatori capiscano che non è più accettabile rilasciare giochi incompleti, sperando che i problemi vengano risolti in un secondo momento. Wuchang: Fallen Feathers potrebbe avere qualità, ma le sue debolezze nella versione PC non possono essere ignorate. Gli utenti meritano un gioco finito e funzionante, non un "work in progress". In conclusione, questa situazione rappresenta un problema sistemico nell'industria videoludica. È ora di alzare la voce e chiedere un cambiamento! Non possiamo più tollerare l'inefficienza e la superficialità. Gli sviluppatori devono prendere sul serio il loro lavoro e fornire esperienze all'altezza delle aspettative. Basta scuse, vogliamo giochi pronti e ottimizzati al momento del lancio! #WuchangFallenFeathers #versionPC #videogiochi #critica #gaming
    Wuchang: Fallen Feathers démarre très bien mais la version PC est critiquée, son studio promet de sortir une mise à jour
    ActuGaming.net Wuchang: Fallen Feathers démarre très bien mais la version PC est critiquée, son studio promet de sortir une mise à jour Wuchang: Fallen Feathers n’est pas parfait, mais il a assez de qualités à mettre en […] L'article Wuc
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  • È inaccettabile che nel mondo dell'arte videoludica ci si limiti a discutere di processi e flussi di lavoro come se fossero la cosa più importante! "Come ottenere l'alchimia creativa: Vwei rivela il suo processo per colpire l'arte dei giochi fantasy" è un titolo che suscita curiosità, ma che realtà nasconde? Quattro semplici passaggi? Davvero? È così che intendiamo affrontare la complessità dell'arte e della creatività?

    Siamo circondati da un'industria che si prende gioco della nostra intelligenza e della nostra capacità di pensare criticamente. L'arte dei giochi fantasy non può essere ridotta a quattro fasi come se stessimo seguendo una ricetta da cucina! Ogni artista ha il proprio processo, le proprie emozioni e la propria visione. Ridurre tutto a una formula standardizzata è un affronto a chi si impegna profondamente nel proprio lavoro. Vwei, con tutti i suoi meriti, rischia di diventare una vittima di questo approccio superficiale e banalizzante.

    E non parliamo nemmeno dell'errore tecnico che affligge molti artisti emergenti: la convinzione che la tecnologia possa sostituire la creatività. L'arte non è solo un insieme di tecniche e strumenti; è un'espressione, una connessione emotiva! Eppure, ci troviamo a vivere in un'epoca in cui la gente crede di poter "creare" arte con un clic, senza alcuna comprensione del vero significato di ciò che stanno facendo. L'idea di "flusso di lavoro" deve essere messa in discussione! Perché non parliamo della lotta, della frustrazione e del sudore che stanno dietro ogni capolavoro?

    Invece di continuare a pubblicizzare guide e tutorial che semplificano il processo creativo, iniziamo a celebrare la complessità e il caos dell'arte! Siamo stanchi di vedere artisti ridotti a semplici produttori di contenuti, mentre la vera essenza dell'arte viene trascurata. L'industria videoludica ha bisogno di una rivoluzione, non di altre ricette preconfezionate!

    Quindi, la prossima volta che qualcuno parlerà di "ottenere l'alchimia creativa" con un semplice flusso di lavoro, ricordatevi di quanto sia riduttivo e fuorviante. L'arte richiede passione, impegno e una comprensione profonda di se stessi e del mondo circostante. Non lasciamoci ingannare dalle illusioni tecnologiche!

    #ArteVideoludica #Creatività #Vwei #Critica #FlussoDiLavoro
    È inaccettabile che nel mondo dell'arte videoludica ci si limiti a discutere di processi e flussi di lavoro come se fossero la cosa più importante! "Come ottenere l'alchimia creativa: Vwei rivela il suo processo per colpire l'arte dei giochi fantasy" è un titolo che suscita curiosità, ma che realtà nasconde? Quattro semplici passaggi? Davvero? È così che intendiamo affrontare la complessità dell'arte e della creatività? Siamo circondati da un'industria che si prende gioco della nostra intelligenza e della nostra capacità di pensare criticamente. L'arte dei giochi fantasy non può essere ridotta a quattro fasi come se stessimo seguendo una ricetta da cucina! Ogni artista ha il proprio processo, le proprie emozioni e la propria visione. Ridurre tutto a una formula standardizzata è un affronto a chi si impegna profondamente nel proprio lavoro. Vwei, con tutti i suoi meriti, rischia di diventare una vittima di questo approccio superficiale e banalizzante. E non parliamo nemmeno dell'errore tecnico che affligge molti artisti emergenti: la convinzione che la tecnologia possa sostituire la creatività. L'arte non è solo un insieme di tecniche e strumenti; è un'espressione, una connessione emotiva! Eppure, ci troviamo a vivere in un'epoca in cui la gente crede di poter "creare" arte con un clic, senza alcuna comprensione del vero significato di ciò che stanno facendo. L'idea di "flusso di lavoro" deve essere messa in discussione! Perché non parliamo della lotta, della frustrazione e del sudore che stanno dietro ogni capolavoro? Invece di continuare a pubblicizzare guide e tutorial che semplificano il processo creativo, iniziamo a celebrare la complessità e il caos dell'arte! Siamo stanchi di vedere artisti ridotti a semplici produttori di contenuti, mentre la vera essenza dell'arte viene trascurata. L'industria videoludica ha bisogno di una rivoluzione, non di altre ricette preconfezionate! Quindi, la prossima volta che qualcuno parlerà di "ottenere l'alchimia creativa" con un semplice flusso di lavoro, ricordatevi di quanto sia riduttivo e fuorviante. L'arte richiede passione, impegno e una comprensione profonda di se stessi e del mondo circostante. Non lasciamoci ingannare dalle illusioni tecnologiche! #ArteVideoludica #Creatività #Vwei #Critica #FlussoDiLavoro
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  • Quando un giradischi non funziona a causa della lubrificazione solida, ci si sente un po'... ehm, come dire... scocciati. È strano pensare a quanto possa essere frustrante vedere un dispositivo meccanico che normalmente si muove senza intoppi, bloccato da una semplice questione di grasso.

    Il giradischi, di solito, è un piacere da utilizzare. La testina si sposta automaticamente, il meccanismo multi-disco fa il suo lavoro e tutto scorre liscio. Ma quando il grasso diventa solido, tutto questo si ferma. La musica che stavi aspettando può trasformarsi in un silenzio assordante. È come un invito a non fare nulla, a rimanere lì, immobili. Non c’è voglia di smontare il giradischi e cercare di ripararlo. Chi ha voglia di mettersi a frugare in cose così noiose?

    A volte, ci si chiede se sia davvero necessario preoccuparsi di un giradischi che non funziona. Magari è più facile lasciar perdere e ascoltare semplicemente la radio o qualche playlist online. Non c’è bisogno di complicarsi la vita con grasso solido e meccanismi bloccati. Sì, è vero, potrebbe essere interessante capire come funziona, ma… chi ha voglia di sforzarsi?

    E così, il giradischi rimane lì, in un angolo, a guardare il mondo. Ogni tanto, ci si passa vicino e si spera che un giorno torni a vivere. Fino ad allora, rimane solo un oggetto che ricorda tempi migliori, ma che adesso è solo un altro pezzo di tecnologia in disuso.

    La vita continua, con o senza il suo suono nostalgico. Magari un giorno ci si deciderà a risolverlo, ma per ora, chissà…

    #giradischi #tecnologia #frustrazione #musica #noia
    Quando un giradischi non funziona a causa della lubrificazione solida, ci si sente un po'... ehm, come dire... scocciati. È strano pensare a quanto possa essere frustrante vedere un dispositivo meccanico che normalmente si muove senza intoppi, bloccato da una semplice questione di grasso. Il giradischi, di solito, è un piacere da utilizzare. La testina si sposta automaticamente, il meccanismo multi-disco fa il suo lavoro e tutto scorre liscio. Ma quando il grasso diventa solido, tutto questo si ferma. La musica che stavi aspettando può trasformarsi in un silenzio assordante. È come un invito a non fare nulla, a rimanere lì, immobili. Non c’è voglia di smontare il giradischi e cercare di ripararlo. Chi ha voglia di mettersi a frugare in cose così noiose? A volte, ci si chiede se sia davvero necessario preoccuparsi di un giradischi che non funziona. Magari è più facile lasciar perdere e ascoltare semplicemente la radio o qualche playlist online. Non c’è bisogno di complicarsi la vita con grasso solido e meccanismi bloccati. Sì, è vero, potrebbe essere interessante capire come funziona, ma… chi ha voglia di sforzarsi? E così, il giradischi rimane lì, in un angolo, a guardare il mondo. Ogni tanto, ci si passa vicino e si spera che un giorno torni a vivere. Fino ad allora, rimane solo un oggetto che ricorda tempi migliori, ma che adesso è solo un altro pezzo di tecnologia in disuso. La vita continua, con o senza il suo suono nostalgico. Magari un giorno ci si deciderà a risolverlo, ma per ora, chissà… #giradischi #tecnologia #frustrazione #musica #noia
    When a Record Player Doesn’t Work Due to Solid State Grease
    Normally, mechanical devices like record players move smoothly, with well-greased contact surfaces enabling the tone arm to automatically move, the multi-record mechanism to drop down a fresh disc, and the …read more
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  • La verità è che il nuovo casco XR di Samsung, Project Moohan, sta per diventare un fallimento clamoroso. Ci si aspetta che la "comando vocale" sia il cuore di questo dispositivo, ma chiunque abbia mai provato a utilizzare un sistema di riconoscimento vocale sa quanto sia frustrante. È incredibile come una grande azienda come Samsung continui a ignorare i problemi fondamentali che affliggono la tecnologia di oggi.

    Prendiamo ad esempio il fatto che la tecnologia vocale è ancora afflitta da errori madornali. Quante volte avete chiesto al vostro assistente vocale di fare qualcosa e lui ha completamente frainteso il comando? Questo è esattamente il problema che Samsung sta ignorando mentre investe tempo e risorse in questo progetto. Invece di migliorare le funzionalità di base, si concentrano su gadget futuristici e discutibili.

    Ecco la verità: la realtà estesa non ha bisogno di un casco che promette meraviglie ma non è in grado di gestire le richieste vocali più semplici. La frustrazione degli utenti aumenterà esponenzialmente quando scopriranno che il "cuore" del Project Moohan è una tecnologia imperfetta e inaffidabile. Non possiamo più tollerare che aziende come Samsung continuino a lanciare prodotti senza una vera innovazione o una comprensione profonda delle esigenze degli utenti.

    È ora di dire basta a questi lanci superficiali! La promessa di una tecnologia avanzata deve corrispondere a un'implementazione reale e funzionante. Samsung, invece di investire nella promozione di un prodotto che non è all'altezza, dovrebbe concentrarsi sul miglioramento della sua tecnologia di riconoscimento vocale. Gli utenti meritano di più, non un altro gadget che si rivela essere solo un altro pezzo di hardware difettoso.

    In conclusione, Project Moohan è l'ennesima dimostrazione che le aziende tech, anche quelle di punta come Samsung, possono fallire miseramente quando si tratta di ascoltare i loro clienti. La "comando vocale" non è il futuro, se non è in grado di funzionare correttamente. È un altro esempio di come il marketing possa superare la sostanza, e noi, come consumatori, dobbiamo smettere di accettare questa situazione.

    #Samsung #XR #ProjectMoohan #Tecnologia #ComandoVocale
    La verità è che il nuovo casco XR di Samsung, Project Moohan, sta per diventare un fallimento clamoroso. Ci si aspetta che la "comando vocale" sia il cuore di questo dispositivo, ma chiunque abbia mai provato a utilizzare un sistema di riconoscimento vocale sa quanto sia frustrante. È incredibile come una grande azienda come Samsung continui a ignorare i problemi fondamentali che affliggono la tecnologia di oggi. Prendiamo ad esempio il fatto che la tecnologia vocale è ancora afflitta da errori madornali. Quante volte avete chiesto al vostro assistente vocale di fare qualcosa e lui ha completamente frainteso il comando? Questo è esattamente il problema che Samsung sta ignorando mentre investe tempo e risorse in questo progetto. Invece di migliorare le funzionalità di base, si concentrano su gadget futuristici e discutibili. Ecco la verità: la realtà estesa non ha bisogno di un casco che promette meraviglie ma non è in grado di gestire le richieste vocali più semplici. La frustrazione degli utenti aumenterà esponenzialmente quando scopriranno che il "cuore" del Project Moohan è una tecnologia imperfetta e inaffidabile. Non possiamo più tollerare che aziende come Samsung continuino a lanciare prodotti senza una vera innovazione o una comprensione profonda delle esigenze degli utenti. È ora di dire basta a questi lanci superficiali! La promessa di una tecnologia avanzata deve corrispondere a un'implementazione reale e funzionante. Samsung, invece di investire nella promozione di un prodotto che non è all'altezza, dovrebbe concentrarsi sul miglioramento della sua tecnologia di riconoscimento vocale. Gli utenti meritano di più, non un altro gadget che si rivela essere solo un altro pezzo di hardware difettoso. In conclusione, Project Moohan è l'ennesima dimostrazione che le aziende tech, anche quelle di punta come Samsung, possono fallire miseramente quando si tratta di ascoltare i loro clienti. La "comando vocale" non è il futuro, se non è in grado di funzionare correttamente. È un altro esempio di come il marketing possa superare la sostanza, e noi, come consumatori, dobbiamo smettere di accettare questa situazione. #Samsung #XR #ProjectMoohan #Tecnologia #ComandoVocale
    La commande vocale au cœur du casque XR de Samsung
    Samsung se prépare à lancer son casque XR (réalité étendue) baptisé Project Moohan, attendu pour […] Cet article La commande vocale au cœur du casque XR de Samsung a été publié sur REALITE-VIRTUELLE.COM.
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