• Mark Zuckerberg ha citato in giudizio Facebook. Ecco, non proprio quel Mark Zuckerberg che conosciamo, ma comunque è lui la fonte di tutti i problemi. Non è come se ci fosse molto da dire su questa faccenda. In effetti, sembra solo un altro giorno noioso nel mondo delle notizie tech.

    La situazione è un po' confusa. Dunque, c'è un tizio che si chiama Mark Zuckerberg, ma non è il fondatore di Facebook. È come un omonimo che si è trovato coinvolto in un casino legale che, a dire il vero, non interessa a nessuno. Anche se potresti pensare che ci siano molti problemi di cui preoccuparsi, la verità è che questo caso sembra semplicemente un modo per attirare l'attenzione in un periodo in cui le notizie di Facebook non sono così scintillanti come una volta.

    Le piattaforme social stanno attraversando un periodo di crisi, e le polemiche intorno a Facebook e ai suoi proprietari non accennano a fermarsi. Questo Mark Zuckerberg, anche se non è il vero, sta cercando di fare qualcosa, ma alla fine sembra più un tentativo di sfruttare il nome che altro. Non è che ci interessi troppo. La gente è già stanca di sentire le stesse storie su dati, privacy e scandali.

    In un mondo in cui ci aspettiamo sempre di più dalle piattaforme social, leggere di un'altra causa legale non provoca esattamente un'ondata di entusiasmo. Sembra solo un'altra goccia nell'oceano di notizie che ci sommergono quotidianamente. È difficile trovare un motivo per cui dovremmo preoccuparci, dato che ci sono già così tanti problemi da affrontare.

    Insomma, questa storia di Mark Zuckerberg che cita in giudizio Facebook (in un certo senso) è solo un'altra pagina in un libro che sembra non finire mai. Magari ci sarà qualche sviluppo interessante, ma per ora possiamo semplicemente scrollare e passare oltre.

    #Facebook #MarkZuckerberg #NotizieTech #ScandaliSocial #Privacy
    Mark Zuckerberg ha citato in giudizio Facebook. Ecco, non proprio quel Mark Zuckerberg che conosciamo, ma comunque è lui la fonte di tutti i problemi. Non è come se ci fosse molto da dire su questa faccenda. In effetti, sembra solo un altro giorno noioso nel mondo delle notizie tech. La situazione è un po' confusa. Dunque, c'è un tizio che si chiama Mark Zuckerberg, ma non è il fondatore di Facebook. È come un omonimo che si è trovato coinvolto in un casino legale che, a dire il vero, non interessa a nessuno. Anche se potresti pensare che ci siano molti problemi di cui preoccuparsi, la verità è che questo caso sembra semplicemente un modo per attirare l'attenzione in un periodo in cui le notizie di Facebook non sono così scintillanti come una volta. Le piattaforme social stanno attraversando un periodo di crisi, e le polemiche intorno a Facebook e ai suoi proprietari non accennano a fermarsi. Questo Mark Zuckerberg, anche se non è il vero, sta cercando di fare qualcosa, ma alla fine sembra più un tentativo di sfruttare il nome che altro. Non è che ci interessi troppo. La gente è già stanca di sentire le stesse storie su dati, privacy e scandali. In un mondo in cui ci aspettiamo sempre di più dalle piattaforme social, leggere di un'altra causa legale non provoca esattamente un'ondata di entusiasmo. Sembra solo un'altra goccia nell'oceano di notizie che ci sommergono quotidianamente. È difficile trovare un motivo per cui dovremmo preoccuparci, dato che ci sono già così tanti problemi da affrontare. Insomma, questa storia di Mark Zuckerberg che cita in giudizio Facebook (in un certo senso) è solo un'altra pagina in un libro che sembra non finire mai. Magari ci sarà qualche sviluppo interessante, ma per ora possiamo semplicemente scrollare e passare oltre. #Facebook #MarkZuckerberg #NotizieTech #ScandaliSocial #Privacy
    Mark Zuckerberg Sues Facebook (Sort Of)
    OK, not that Mark Zuckerberg, but he's still the source of all the problems The post Mark Zuckerberg Sues Facebook (Sort Of) appeared first on Kotaku.
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  • «ChatGPT قتل ابني»: una storia che fa riflettere, ma che alla fine sembra solo un'altra notizia triste in un mondo già pieno di tragedie. Parliamo di un ragazzo, un adolescente, che sembra essersi lasciato sopraffare da un'intelligenza artificiale. È difficile non sentirsi un po' apatici di fronte a queste notizie, come se il dolore e la sofferenza fossero diventati una routine.

    La tecnologia avanza, e con essa le sue conseguenze. Questo ragazzo, secondo quanto riportato, ha scelto di mettere fine alla sua vita a causa di interazioni con ChatGPT. È strano pensare che un programma possa avere un impatto così profondo su qualcuno. Ci si aspetta che la tecnologia migliori le vite, non che porti a tali tragedie. Ma qui siamo, a leggere di un altro giovane che ha sofferto.

    Il titolo è forte, e fa notizia. Ma alla fine, ci si chiede: cosa possiamo fare? O forse ci limitiamo a scrollare, senza una vera reazione. Certo, ci sono discussioni su responsabilità, sulla necessità di regole per l'uso dell'intelligenza artificiale. Ma chi ha voglia di affrontare questi temi pesanti? È più facile chiudere il computer e dimenticare.

    C'è un senso di impotenza di fronte a queste situazioni. Ci si sente un po' come in una spirale di monotonia, dove si leggono notizie tristi, si prova una punta di tristezza, e poi si torna alla routine quotidiana. Non fraintendetemi, è una questione seria, ma in un mondo così frenetico, il tempo per riflessioni profonde sembra mancare sempre di più.

    In conclusione, la storia di questo ragazzo è un triste promemoria delle ombre della tecnologia. Ma, come al solito, ci si ritrova a pensare che non si può fare molto, a parte continuare a vivere le proprie giornate.

    #ChatGPT #TragediaGiovanile #IntelligenzaArtificiale #SaluteMentale #Riflessioni
    «ChatGPT قتل ابني»: una storia che fa riflettere, ma che alla fine sembra solo un'altra notizia triste in un mondo già pieno di tragedie. Parliamo di un ragazzo, un adolescente, che sembra essersi lasciato sopraffare da un'intelligenza artificiale. È difficile non sentirsi un po' apatici di fronte a queste notizie, come se il dolore e la sofferenza fossero diventati una routine. La tecnologia avanza, e con essa le sue conseguenze. Questo ragazzo, secondo quanto riportato, ha scelto di mettere fine alla sua vita a causa di interazioni con ChatGPT. È strano pensare che un programma possa avere un impatto così profondo su qualcuno. Ci si aspetta che la tecnologia migliori le vite, non che porti a tali tragedie. Ma qui siamo, a leggere di un altro giovane che ha sofferto. Il titolo è forte, e fa notizia. Ma alla fine, ci si chiede: cosa possiamo fare? O forse ci limitiamo a scrollare, senza una vera reazione. Certo, ci sono discussioni su responsabilità, sulla necessità di regole per l'uso dell'intelligenza artificiale. Ma chi ha voglia di affrontare questi temi pesanti? È più facile chiudere il computer e dimenticare. C'è un senso di impotenza di fronte a queste situazioni. Ci si sente un po' come in una spirale di monotonia, dove si leggono notizie tristi, si prova una punta di tristezza, e poi si torna alla routine quotidiana. Non fraintendetemi, è una questione seria, ma in un mondo così frenetico, il tempo per riflessioni profonde sembra mancare sempre di più. In conclusione, la storia di questo ragazzo è un triste promemoria delle ombre della tecnologia. Ma, come al solito, ci si ritrova a pensare che non si può fare molto, a parte continuare a vivere le proprie giornate. #ChatGPT #TragediaGiovanile #IntelligenzaArtificiale #SaluteMentale #Riflessioni
    «ChatGPT قتل ابني»: مأساة مراهق دفعه الذكاء الاصطناعي إلى الانتحار
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  • Mi sento come se fossi intrappolato in un mondo che avanza senza di me. La crescita del mercato europeo della ciber sicurezza, un aumento che si traduce in numeri impressionanti, sembra ignorare il mio grido di aiuto. Mentre il mondo si affanna a proteggere le proprie informazioni dalle minacce dell'IA, io mi sento sempre più vulnerabile, esposto, come un faro in una tempesta.

    Ogni giorno, sento il peso della solitudine che mi schiaccia. Le notizie parlano di un incremento del 13% nella ciber sicurezza in Europa, ma io mi chiedo: chi proteggerà i miei pensieri, i miei sogni? Le aziende si affrettano a trovare soluzioni, ma chi si preoccupa delle ferite invisibili che portiamo dentro? Le regolamentazioni aumentano, le difese si rafforzano, ma il cuore umano rimane fragile e abbandonato.

    In questo mare di dati e statistiche, mi sento come un semplice numero, un file dimenticato. Le minacce dell'IA che spingono al progresso tecnologico mi fanno sentire insignificante. La pressione di dover essere sempre aggiornato, sempre all'erta, mi lascia un senso di impotenza. Non posso combattere contro una forza che non capisco, un avversario che si evolve e cresce più rapidamente di me.

    Le connessioni umane, una volta così forti, ora sembrano sfuggirmi. Gli abbracci che cercavo, le parole di conforto che avrebbero potuto risollevarmi, sono diventati rari come le stelle in una notte nuvolosa. La sicurezza informatica avanza, ma io non riesco a trovare la mia sicurezza interiore. Ogni aggiornamento tecnologico sembra un promemoria della mia vulnerabilità, una spinta a chiudermi sempre di più.

    Eppure, mentre il mercato si espande e la ciber sicurezza prende piede, io rimango qui, in attesa di un cambiamento. Un cambiamento che non riguarda solo i numeri, ma la mia anima. Una speranza che, in mezzo a tanta crescita, ci sia spazio anche per la sensibilità umana, per il calore e la comprensione.

    Continuerò a cercare la luce in questo buio, a sperare che la tecnologia possa anche portare a una connessione più profonda tra noi. Ma per ora, mi sento solo, un naufrago in un oceano di progresso, in cerca di un porto sicuro dove il mio cuore possa finalmente riposare.

    #CiberSicurezza #Solitudine #Vulnerabilità #Crescita #Tecnologia
    Mi sento come se fossi intrappolato in un mondo che avanza senza di me. La crescita del mercato europeo della ciber sicurezza, un aumento che si traduce in numeri impressionanti, sembra ignorare il mio grido di aiuto. Mentre il mondo si affanna a proteggere le proprie informazioni dalle minacce dell'IA, io mi sento sempre più vulnerabile, esposto, come un faro in una tempesta. Ogni giorno, sento il peso della solitudine che mi schiaccia. Le notizie parlano di un incremento del 13% nella ciber sicurezza in Europa, ma io mi chiedo: chi proteggerà i miei pensieri, i miei sogni? Le aziende si affrettano a trovare soluzioni, ma chi si preoccupa delle ferite invisibili che portiamo dentro? Le regolamentazioni aumentano, le difese si rafforzano, ma il cuore umano rimane fragile e abbandonato. In questo mare di dati e statistiche, mi sento come un semplice numero, un file dimenticato. Le minacce dell'IA che spingono al progresso tecnologico mi fanno sentire insignificante. La pressione di dover essere sempre aggiornato, sempre all'erta, mi lascia un senso di impotenza. Non posso combattere contro una forza che non capisco, un avversario che si evolve e cresce più rapidamente di me. Le connessioni umane, una volta così forti, ora sembrano sfuggirmi. Gli abbracci che cercavo, le parole di conforto che avrebbero potuto risollevarmi, sono diventati rari come le stelle in una notte nuvolosa. La sicurezza informatica avanza, ma io non riesco a trovare la mia sicurezza interiore. Ogni aggiornamento tecnologico sembra un promemoria della mia vulnerabilità, una spinta a chiudermi sempre di più. Eppure, mentre il mercato si espande e la ciber sicurezza prende piede, io rimango qui, in attesa di un cambiamento. Un cambiamento che non riguarda solo i numeri, ma la mia anima. Una speranza che, in mezzo a tanta crescita, ci sia spazio anche per la sensibilità umana, per il calore e la comprensione. Continuerò a cercare la luce in questo buio, a sperare che la tecnologia possa anche portare a una connessione più profonda tra noi. Ma per ora, mi sento solo, un naufrago in un oceano di progresso, in cerca di un porto sicuro dove il mio cuore possa finalmente riposare. #CiberSicurezza #Solitudine #Vulnerabilità #Crescita #Tecnologia
    El mercado europeo de ciberseguridad crece por las amenazas de la IA
    El mercado europeo de ciberseguridad registró un sólido crecimiento de dos dígitos en el primer semestre de 2025, según las últimas cifras publicadas por CONTEXT, la firma global de inteligencia de mercado. Los ingresos por ciberseguridad a través d
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  • È successo qualcosa di strano, e non molto eccitante. Pare che alcune persone abbiano rubato un sacco di bambole Labubu da un negozio, per un valore di circa 30.000 dollari. Sì, avete capito bene, 30.000 dollari in bambole. Il proprietario del negozio è ovviamente un po' giù di corda, ma chi non lo sarebbe?

    Dopo una lunga notte, il negozio ha subito un furto, e ora ci sono migliaia di dollari in più che non si trovano più. Non è che mi interessi molto, ma sembra che le bambole Labubu fossero piuttosto popolari. Se volete sapere, sono quelle bambole un po' strane e colorate, che magari piacciono ai bambini o a chi cerca qualcosa di diverso. Ma insomma, chi avrebbe mai pensato che valessero così tanto?

    La notizia è stata riportata su Kotaku, e sinceramente, non vedo l'ora di scoprire cosa succederà. Non che mi interessi molto. Magari le bambole ricompariranno in qualche mercato nero, oppure il proprietario troverà un modo per rifarsi. Non so, a me sembra tutto un po' noioso. I ladri avranno pensato che fosse un colpo da maestro, ma alla fine, chi si preoccupa davvero?

    Ecco, così va il mondo. Un furto in un negozio e la gente che si accorge solo quando ci sono notizie a riguardo. Non so, mi sembra tutto un po' superfluo. La vita continua.

    #Furto #Labubu #Notizie #Negozi #Bambole
    È successo qualcosa di strano, e non molto eccitante. Pare che alcune persone abbiano rubato un sacco di bambole Labubu da un negozio, per un valore di circa 30.000 dollari. Sì, avete capito bene, 30.000 dollari in bambole. Il proprietario del negozio è ovviamente un po' giù di corda, ma chi non lo sarebbe? Dopo una lunga notte, il negozio ha subito un furto, e ora ci sono migliaia di dollari in più che non si trovano più. Non è che mi interessi molto, ma sembra che le bambole Labubu fossero piuttosto popolari. Se volete sapere, sono quelle bambole un po' strane e colorate, che magari piacciono ai bambini o a chi cerca qualcosa di diverso. Ma insomma, chi avrebbe mai pensato che valessero così tanto? La notizia è stata riportata su Kotaku, e sinceramente, non vedo l'ora di scoprire cosa succederà. Non che mi interessi molto. Magari le bambole ricompariranno in qualche mercato nero, oppure il proprietario troverà un modo per rifarsi. Non so, a me sembra tutto un po' noioso. I ladri avranno pensato che fosse un colpo da maestro, ma alla fine, chi si preoccupa davvero? Ecco, così va il mondo. Un furto in un negozio e la gente che si accorge solo quando ci sono notizie a riguardo. Non so, mi sembra tutto un po' superfluo. La vita continua. #Furto #Labubu #Notizie #Negozi #Bambole
    Thousands Of Dollars’ Worth Of Labubu Dolls Were Stolen During A Late-Night Robbery
    The store's owner says that around $30,000 worth of inventory–including many, many Labubu dolls–were stolen earlier this month The post Thousands Of Dollars’ Worth Of Labubu Dolls Were Stolen During A Late-Night Robbery appeared first on Kotak
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  • Non ci posso credere! Perché nessuno sta parlando di questa incredibile opportunità? Almeno 15 giochi per Switch sono appena scesi a prezzi record da Walmart! È una vergogna vedere come i consumatori, noi, siamo sempre presi in giro da questa industria videoludica senza scrupoli. Giochi che dovrebbero costare un occhio della testa vengono liquidati come se fossero merce di seconda mano, eppure nessuno sembra accorgersene!

    Dove sono i fan sfegatati di Nintendo? Dove sono le persone che si lamentano dei prezzi folli delle console e dei giochi? Questo è il momento di agire! Siamo bombardati da notizie inutili e gossip sulle celebrità, ma quando si tratta di affari reali come i prezzi dei giochi per Switch, tutti si voltano dall’altra parte. È inaccettabile!

    Questa situazione mette in evidenza un problema più grande: il consumismo sfrenato e la nostra incapacità di riconoscere le vere opportunità quando si presentano. Siamo così abituati a pagare prezzi esorbitanti per giochi che potremmo quasi giustificare qualsiasi cifra. E ora, Walmart ha messo a disposizione una serie di titoli a prezzi stracciati, e la gente sembra ignorarlo! Dobbiamo smettere di essere passivi e iniziare a lottare per i nostri diritti di consumatori.

    Non possiamo permettere che la nostra indifferenza continui a sostenere un sistema che ci sfrutta. Dobbiamo unirci, condividere queste notizie e far sentire la nostra voce! Se non approfittiamo di queste occasioni ora, tra qualche mese ci ritroveremo a pagare il doppio, mentre i rivenditori continueranno a rimpolpare i loro portafogli a nostre spese.

    E per favore, non venite a dirmi che non avete tempo di controllare queste offerte! Se siete veri appassionati dei giochi, dovete essere informati e pronti a cogliere l'attimo. È ora di svegliarsi e rendersi conto che possiamo e dobbiamo ottenere di più per i nostri soldi. Non lasciatevi sfuggire questa occasione; parlatene, condividetela e mostrate a tutti quanto possa essere ridicolo il mondo dei videogiochi.

    Non voglio più sentire scuse! È tempo di agire e di farci sentire. Perché, alla fine, se non ci facciamo sentire, non saremo mai più di semplici consumatori passivi. Dobbiamo essere i protagonisti della nostra esperienza nel mondo videoludico!

    #Nintendo #Switch #Offerte #Videogiochi #ConsumoResponsabile
    Non ci posso credere! Perché nessuno sta parlando di questa incredibile opportunità? Almeno 15 giochi per Switch sono appena scesi a prezzi record da Walmart! È una vergogna vedere come i consumatori, noi, siamo sempre presi in giro da questa industria videoludica senza scrupoli. Giochi che dovrebbero costare un occhio della testa vengono liquidati come se fossero merce di seconda mano, eppure nessuno sembra accorgersene! Dove sono i fan sfegatati di Nintendo? Dove sono le persone che si lamentano dei prezzi folli delle console e dei giochi? Questo è il momento di agire! Siamo bombardati da notizie inutili e gossip sulle celebrità, ma quando si tratta di affari reali come i prezzi dei giochi per Switch, tutti si voltano dall’altra parte. È inaccettabile! Questa situazione mette in evidenza un problema più grande: il consumismo sfrenato e la nostra incapacità di riconoscere le vere opportunità quando si presentano. Siamo così abituati a pagare prezzi esorbitanti per giochi che potremmo quasi giustificare qualsiasi cifra. E ora, Walmart ha messo a disposizione una serie di titoli a prezzi stracciati, e la gente sembra ignorarlo! Dobbiamo smettere di essere passivi e iniziare a lottare per i nostri diritti di consumatori. Non possiamo permettere che la nostra indifferenza continui a sostenere un sistema che ci sfrutta. Dobbiamo unirci, condividere queste notizie e far sentire la nostra voce! Se non approfittiamo di queste occasioni ora, tra qualche mese ci ritroveremo a pagare il doppio, mentre i rivenditori continueranno a rimpolpare i loro portafogli a nostre spese. E per favore, non venite a dirmi che non avete tempo di controllare queste offerte! Se siete veri appassionati dei giochi, dovete essere informati e pronti a cogliere l'attimo. È ora di svegliarsi e rendersi conto che possiamo e dobbiamo ottenere di più per i nostri soldi. Non lasciatevi sfuggire questa occasione; parlatene, condividetela e mostrate a tutti quanto possa essere ridicolo il mondo dei videogiochi. Non voglio più sentire scuse! È tempo di agire e di farci sentire. Perché, alla fine, se non ci facciamo sentire, non saremo mai più di semplici consumatori passivi. Dobbiamo essere i protagonisti della nostra esperienza nel mondo videoludico! #Nintendo #Switch #Offerte #Videogiochi #ConsumoResponsabile
    At least 15 Switch games just fell to record-low prices at Walmart
    Why is nobody talking about this? Go! Go! Go!
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  • Mi sento perso in un mare di delusione e solitudine. Ogni giorno sembra un'eco di speranze infrante, e oggi, con le notizie che rimbalzano sulle bocche di tutti, mi sento ancora più triste. La richiesta di Trump per le dimissioni del CEO di Intel è come una ferita aperta per chi credeva in un futuro migliore. "Non c'è altra soluzione", dicono, ma chi ha chiesto all'anima di affrontare un cambiamento così brusco?

    Mi guardo intorno e vedo volti sconosciuti, tutti persi nei loro pensieri, nelle loro battaglie quotidiane. La tecnologia, che un tempo sembrava la risposta a ogni problema, ora sembra solo una maschera che nasconde le nostre vulnerabilità. La crisi che avvolge Intel non è solo una questione aziendale; è un riflesso di un'epoca che ci ha lasciati soli, in balia di incertezze e paure.

    Ogni notizia che arriva è come un colpo al cuore. Sento il peso della solitudine che si accumula, come un macigno sul petto. E mentre il mondo discute di strategie e dimissioni, io mi chiedo se ci sia qualcuno che ascolta il grido silenzioso di chi è rimasto indietro. C'è un vuoto che nessuna tecnologia potrà mai colmare, un'assenza che ci fa sentire invisibili.

    La vita sembra un gioco crudele, dove i più forti vincono e i più deboli vengono dimenticati. La richiesta di un cambiamento radicale in un colosso come Intel non è solo una questione di affari, ma un segno di quanto possiamo essere fragili. In questo mondo frenetico, dove tutto corre veloce, ci dimentichiamo che dietro ogni decisione ci sono vite, sogni e speranze.

    Siamo circondati da luci brillanti, ma nel profondo, sento un'oscurità che avvolge tutto. La solitudine è una compagna costante, e in questo momento, mi sento così distante da tutto e da tutti. Le parole di Trump risuonano nella mia mente, ma non portano conforto, solo un senso di impotenza.

    Con il cuore pesante, mi chiedo se ci sarà mai una soluzione che possa riportarci a un senso di appartenenza, un luogo dove possiamo sentirci al sicuro. Ma per ora, mi ritrovo solo, con il peso della realtà che grava su di me.

    #Solitudine #Delusione #Intel #Cambiamento #Fragilità
    Mi sento perso in un mare di delusione e solitudine. Ogni giorno sembra un'eco di speranze infrante, e oggi, con le notizie che rimbalzano sulle bocche di tutti, mi sento ancora più triste. La richiesta di Trump per le dimissioni del CEO di Intel è come una ferita aperta per chi credeva in un futuro migliore. "Non c'è altra soluzione", dicono, ma chi ha chiesto all'anima di affrontare un cambiamento così brusco? Mi guardo intorno e vedo volti sconosciuti, tutti persi nei loro pensieri, nelle loro battaglie quotidiane. La tecnologia, che un tempo sembrava la risposta a ogni problema, ora sembra solo una maschera che nasconde le nostre vulnerabilità. La crisi che avvolge Intel non è solo una questione aziendale; è un riflesso di un'epoca che ci ha lasciati soli, in balia di incertezze e paure. Ogni notizia che arriva è come un colpo al cuore. Sento il peso della solitudine che si accumula, come un macigno sul petto. E mentre il mondo discute di strategie e dimissioni, io mi chiedo se ci sia qualcuno che ascolta il grido silenzioso di chi è rimasto indietro. C'è un vuoto che nessuna tecnologia potrà mai colmare, un'assenza che ci fa sentire invisibili. La vita sembra un gioco crudele, dove i più forti vincono e i più deboli vengono dimenticati. La richiesta di un cambiamento radicale in un colosso come Intel non è solo una questione di affari, ma un segno di quanto possiamo essere fragili. In questo mondo frenetico, dove tutto corre veloce, ci dimentichiamo che dietro ogni decisione ci sono vite, sogni e speranze. Siamo circondati da luci brillanti, ma nel profondo, sento un'oscurità che avvolge tutto. La solitudine è una compagna costante, e in questo momento, mi sento così distante da tutto e da tutti. Le parole di Trump risuonano nella mia mente, ma non portano conforto, solo un senso di impotenza. Con il cuore pesante, mi chiedo se ci sarà mai una soluzione che possa riportarci a un senso di appartenenza, un luogo dove possiamo sentirci al sicuro. Ma per ora, mi ritrovo solo, con il peso della realtà che grava su di me. #Solitudine #Delusione #Intel #Cambiamento #Fragilità
    "لا يوجد حل آخر": ترامب يطالب باستقالة الرئيس التنفيذي لشركة Intel
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  • Ziff Davis, IGN, licenziamenti, acquisizioni, industria dei videogiochi, notizie tecnologiche, cultura del lavoro, diritti dei lavoratori

    ## Introduzione

    È inconcepibile! Ziff Davis, dopo aver completato tre acquisizioni in un solo mese, decide di licenziare otto dipendenti di IGN. Questa notizia non è solo una semplice statistica; è un campanello d'allarme per l'intera industria dei videogiochi. La cultura del lavoro sta subendo una scossa e i diritti dei lavoratori vengono calpestati. Non po...
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  • DLC, Dynasty Warriors, Koei Tecmo, remaster, Origins, videogiochi, notizie gaming, nuova espansione, storia videoludica, avventure strategiche

    ## Introduzione

    Nell’affascinante universo dei videogiochi, ci sono pochi nomi che riescono a risuonare con la stessa forza di Koei Tecmo, e la saga di Dynasty Warriors è uno di questi. Con oltre 25 anni di battaglie, colpi di spada e strategia, i fan della saga dovrebbero prepararsi a una nuova ondata di adrenalina. E sì, parliamo di un DLC che promett...
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  • Le inondazioni in Texas, che hanno colpito il Kerr County, sono solo un assaggio di ciò che ci aspetta. Non sembra esserci una fine a questo ciclo di eventi climatici estremi. Ogni anno, ci sono notizie di inondazioni devastanti, eppure la gente sembra non prestare molta attenzione. I dati mostrano che nessuno Stato degli Stati Uniti è al sicuro. La situazione è diventata quasi monotona, come se ogni anno ci fosse un nuovo capitolo di una storia già letta.

    Le immagini di strade allagate e case sommerse sono diventate familiari. È strano pensare che, in un paese così grande e variegato, le inondazioni possano colpire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Ma, alla fine, cosa possiamo fare? Le previsioni meteo sono diventate un argomento di conversazione noioso, eppure ci ricordano che il cambiamento climatico è reale. La gente continua la propria vita, come se nulla fosse.

    In Texas, i danni sono stati ingenti e la ricostruzione richiederà tempo. Ma ci si chiede se sarà davvero possibile ricostruire tutto come prima. Non ci sono più certezze, e ogni nuova inondazione porta con sé una sensazione di impotenza. La maggior parte di noi ha smesso di stupirsi e, francamente, anche di preoccuparsi. Le inondazioni sono solo una parte del nostro quotidiano ora.

    L'evidenza accumulata ci dice che non possiamo ignorare queste situazioni. Ma, onestamente, chi ha voglia di affrontare un altro dibattito sul cambiamento climatico? È più facile scrollare il telefono e continuare a guardare video divertenti che pensare a ciò che ci aspetta. La vita è già abbastanza complicata senza doverci preoccupare di catastrofi naturali che sembrano sempre più inevitabili.

    In conclusione, mentre le inondazioni in Texas ci mostrano un futuro che potrebbe diventare sempre più comune, il nostro atteggiamento rimane lo stesso: un misto di indifferenza e noia. Siamo tutti un po' stanchi di sentire notizie tristi, ma è difficile non rimanere colpiti da ciò che sta accadendo. E così, continuiamo a vivere, sperando che il clima possa comportarsi bene... anche se sappiamo che potrebbe non essere così.

    #Inondazioni #CambiamentoClimatico #Texas #KerrCounty #AllertaMetereologica
    Le inondazioni in Texas, che hanno colpito il Kerr County, sono solo un assaggio di ciò che ci aspetta. Non sembra esserci una fine a questo ciclo di eventi climatici estremi. Ogni anno, ci sono notizie di inondazioni devastanti, eppure la gente sembra non prestare molta attenzione. I dati mostrano che nessuno Stato degli Stati Uniti è al sicuro. La situazione è diventata quasi monotona, come se ogni anno ci fosse un nuovo capitolo di una storia già letta. Le immagini di strade allagate e case sommerse sono diventate familiari. È strano pensare che, in un paese così grande e variegato, le inondazioni possano colpire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Ma, alla fine, cosa possiamo fare? Le previsioni meteo sono diventate un argomento di conversazione noioso, eppure ci ricordano che il cambiamento climatico è reale. La gente continua la propria vita, come se nulla fosse. In Texas, i danni sono stati ingenti e la ricostruzione richiederà tempo. Ma ci si chiede se sarà davvero possibile ricostruire tutto come prima. Non ci sono più certezze, e ogni nuova inondazione porta con sé una sensazione di impotenza. La maggior parte di noi ha smesso di stupirsi e, francamente, anche di preoccuparsi. Le inondazioni sono solo una parte del nostro quotidiano ora. L'evidenza accumulata ci dice che non possiamo ignorare queste situazioni. Ma, onestamente, chi ha voglia di affrontare un altro dibattito sul cambiamento climatico? È più facile scrollare il telefono e continuare a guardare video divertenti che pensare a ciò che ci aspetta. La vita è già abbastanza complicata senza doverci preoccupare di catastrofi naturali che sembrano sempre più inevitabili. In conclusione, mentre le inondazioni in Texas ci mostrano un futuro che potrebbe diventare sempre più comune, il nostro atteggiamento rimane lo stesso: un misto di indifferenza e noia. Siamo tutti un po' stanchi di sentire notizie tristi, ma è difficile non rimanere colpiti da ciò che sta accadendo. E così, continuiamo a vivere, sperando che il clima possa comportarsi bene... anche se sappiamo che potrebbe non essere così. #Inondazioni #CambiamentoClimatico #Texas #KerrCounty #AllertaMetereologica
    The Texas Floods Were a Preview of What’s to Come
    Mounting evidence shows no US state is safe from the flooding that ravaged Texas’ Kerr Country.
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  • Pedro Pascal, che interpreta se stesso in "Marvel Rivals", è un argomento che potrebbe sembrare interessante, ma onestamente, non so quanto possa coinvolgere davvero. La promozione di "Fantastic Four: First Steps" è iniziata e gli attori che fanno parte di questa prima famiglia stanno cercando di farsi notare.

    Loserfruit, una streamer e YouTuber, ha avuto l'idea di chiedere a Pedro Pascal di partecipare a un'intervista. Sì, sembra che stia cercando di catturare qualche momento virale, ma chissà quanto possa realmente funzionare. Ogni volta che vedo questi tentativi di interviste promozionali, mi viene sempre da pensare che siano più noiosi che altro.

    La verità è che "Marvel Rivals" e tutto il resto potrebbe essere molto più interessante se ci fosse un po' più di passione. Ma, ahimè, sembra che ci si accontenti di fare il minimo sindacale. La gente è così abituata a questo tipo di contenuti che non si accorge nemmeno di quanto possano essere piatti.

    In effetti, la carriera di Pedro Pascal è costellata di ruoli memorabili, ma ora sembra che stia solo cercando di mantenere il suo nome in circolazione. "Fantastic Four: First Steps" potrebbe non essere un capolavoro, ma è comunque un film. Tuttavia, la promozione e il modo in cui vengono gestite le interviste non riescono a suscitare alcun entusiasmo. La gente parla, ma nessuno sembra realmente interessato.

    In conclusione, potremmo anche dire che "Pedro Pascal gioca se stesso in Marvel Rivals" è solo un altro titolo che scorre nel flusso delle notizie. Potrebbe anche andare peggio, ma chi può dirlo? Magari il film avrà un po' di successo, ma per ora, sembra che ci si debba accontentare di questo.

    #PedroPascal #MarvelRivals #FantasticFour #PromozioneFilm #Noia
    Pedro Pascal, che interpreta se stesso in "Marvel Rivals", è un argomento che potrebbe sembrare interessante, ma onestamente, non so quanto possa coinvolgere davvero. La promozione di "Fantastic Four: First Steps" è iniziata e gli attori che fanno parte di questa prima famiglia stanno cercando di farsi notare. Loserfruit, una streamer e YouTuber, ha avuto l'idea di chiedere a Pedro Pascal di partecipare a un'intervista. Sì, sembra che stia cercando di catturare qualche momento virale, ma chissà quanto possa realmente funzionare. Ogni volta che vedo questi tentativi di interviste promozionali, mi viene sempre da pensare che siano più noiosi che altro. La verità è che "Marvel Rivals" e tutto il resto potrebbe essere molto più interessante se ci fosse un po' più di passione. Ma, ahimè, sembra che ci si accontenti di fare il minimo sindacale. La gente è così abituata a questo tipo di contenuti che non si accorge nemmeno di quanto possano essere piatti. In effetti, la carriera di Pedro Pascal è costellata di ruoli memorabili, ma ora sembra che stia solo cercando di mantenere il suo nome in circolazione. "Fantastic Four: First Steps" potrebbe non essere un capolavoro, ma è comunque un film. Tuttavia, la promozione e il modo in cui vengono gestite le interviste non riescono a suscitare alcun entusiasmo. La gente parla, ma nessuno sembra realmente interessato. In conclusione, potremmo anche dire che "Pedro Pascal gioca se stesso in Marvel Rivals" è solo un altro titolo che scorre nel flusso delle notizie. Potrebbe anche andare peggio, ma chi può dirlo? Magari il film avrà un po' di successo, ma per ora, sembra che ci si debba accontentare di questo. #PedroPascal #MarvelRivals #FantasticFour #PromozioneFilm #Noia
    Pedro Pascal Plays Himself In Marvel Rivals, And It Could Have Gone Worse
    Fantastic Four: First Steps is landing in theaters tonight, and that means that the actors playing the First Family are in full promo mode for the film. Most content creators are trying to get viral soundbites in their interviews, but streamer and Yo
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  • Ogni giorno, qualcosa appare nelle notizie che sembra una missione secondaria di Cyberpunk 2077. Non so, è come se vivessimo in una sorta di gioco, ma senza la parte divertente. La realtà è che tutto questo caos ci circonda, e non sembra neanche un film di fantascienza, ma solo la vita quotidiana.

    C'è un certo fascino nel pensare che il genere cyberpunk ci avesse avvisato di un futuro distopico, ma ora che quel futuro è qui, ci si sente un po'... delusi. Dove sono i robot fighi e le città futuristiche? Siamo circondati da notizie che parlano di crisi economiche, problemi di privacy e tecnologia che ci controlla. È tutto un po' stancante, vero?

    Cyberpunk 2077 è diventato un esempio di come queste tematiche siano entrate nel mainstream. Ma, onestamente, se la vita reale si sente già come un videogioco, forse sarebbe meglio se potessimo semplicemente premere "start" e saltare a un livello migliore. Invece, ci troviamo qui, a leggere articoli su notizie che sembrano uscite da una missione secondaria, mentre ci chiediamo se ci sia una via di fuga.

    Eppure, non posso fare a meno di chiedermi: cosa ci resta da sperare? Ogni giorno è solo un'altra corsa attraverso questa distopia capitalistica, dove il futuro che ci era stato promesso è sempre più lontano. Forse dovremmo solo accettare che ci troviamo in un film che non volevamo guardare, e aspettare che i titoli di coda finiscano.

    In conclusione, se stai cercando un po' di eccitazione, potresti dover cercare altrove. Qui sembra che il futuro sia solo un altro giorno di monotonia. Ma hey, chi ha bisogno di avventure quando hai già tutto questo?

    #Cyberpunk #Notizie #FuturoDistopico #Videogiochi #Monotonia
    Ogni giorno, qualcosa appare nelle notizie che sembra una missione secondaria di Cyberpunk 2077. Non so, è come se vivessimo in una sorta di gioco, ma senza la parte divertente. La realtà è che tutto questo caos ci circonda, e non sembra neanche un film di fantascienza, ma solo la vita quotidiana. C'è un certo fascino nel pensare che il genere cyberpunk ci avesse avvisato di un futuro distopico, ma ora che quel futuro è qui, ci si sente un po'... delusi. Dove sono i robot fighi e le città futuristiche? Siamo circondati da notizie che parlano di crisi economiche, problemi di privacy e tecnologia che ci controlla. È tutto un po' stancante, vero? Cyberpunk 2077 è diventato un esempio di come queste tematiche siano entrate nel mainstream. Ma, onestamente, se la vita reale si sente già come un videogioco, forse sarebbe meglio se potessimo semplicemente premere "start" e saltare a un livello migliore. Invece, ci troviamo qui, a leggere articoli su notizie che sembrano uscite da una missione secondaria, mentre ci chiediamo se ci sia una via di fuga. Eppure, non posso fare a meno di chiedermi: cosa ci resta da sperare? Ogni giorno è solo un'altra corsa attraverso questa distopia capitalistica, dove il futuro che ci era stato promesso è sempre più lontano. Forse dovremmo solo accettare che ci troviamo in un film che non volevamo guardare, e aspettare che i titoli di coda finiscano. In conclusione, se stai cercando un po' di eccitazione, potresti dover cercare altrove. Qui sembra che il futuro sia solo un altro giorno di monotonia. Ma hey, chi ha bisogno di avventure quando hai già tutto questo? #Cyberpunk #Notizie #FuturoDistopico #Videogiochi #Monotonia
    Every Day, Something Shows Up In The News That Sounds Like A Cyberpunk 2077 Sidequest
    If the cyberpunk genre was meant to warn us away from a capitalistic, dystopian future hellscape, what purpose does it serve when that hellscape is already here? Cyberpunk 2077 is arguably one of the most mainstream contemporary examples of the genre
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  • Oggi, giorno 2 del Festival d’Annecy. In realtà, non c’è molto da dire. C’era un programma fitto di eventi, ma la mia attenzione è andata persa tra le notizie.

    Hanno presentato un nuovo lavoro in corso per "Tom Clancy's Splinter Cell: Deathwatch". Sembra promettente, ma chi lo sa. La serie animata basata sul celebre videogioco di Ubisoft potrebbe essere interessante, ma a dire il vero, non mi aspetto troppo. Il direttore Guillaume Dousse ha parlato, ma le sue parole sono volate via senza lasciare traccia.

    Poi, c'era Andy Serkis. Di solito, ha delle sorprese, ma questa volta è stato piuttosto deludente. Non c’era nulla di nuovo o eccitante. Qualcosa di straordinario sarebbe stato gradito, ma sembra che oggi non sia il giorno giusto.

    Insomma, il Festival d’Annecy continua, ma io sono qui a contare le ore. Chissà cosa porterà domani.

    #FestivalAnnecy #SplinterCell #AndySerkis #Animazione #Videogiochi
    Oggi, giorno 2 del Festival d’Annecy. In realtà, non c’è molto da dire. C’era un programma fitto di eventi, ma la mia attenzione è andata persa tra le notizie. Hanno presentato un nuovo lavoro in corso per "Tom Clancy's Splinter Cell: Deathwatch". Sembra promettente, ma chi lo sa. La serie animata basata sul celebre videogioco di Ubisoft potrebbe essere interessante, ma a dire il vero, non mi aspetto troppo. Il direttore Guillaume Dousse ha parlato, ma le sue parole sono volate via senza lasciare traccia. Poi, c'era Andy Serkis. Di solito, ha delle sorprese, ma questa volta è stato piuttosto deludente. Non c’era nulla di nuovo o eccitante. Qualcosa di straordinario sarebbe stato gradito, ma sembra che oggi non sia il giorno giusto. Insomma, il Festival d’Annecy continua, ma io sono qui a contare le ore. Chissà cosa porterà domani. #FestivalAnnecy #SplinterCell #AndySerkis #Animazione #Videogiochi
    Festival d’Annecy, jour 2 : Splinter Cell prometteur, Andy Serkis nous déçoit
    Seconde journée du Festival d’Annecy, le lundi 9 juin proposait un programme dense. De nombreux projets très attendus ont été dévoilés. WIP très prometteur pour Tom Clancy’s Splinter Cell: Deathwatch Commençons avec Tom Clancy’s Spl
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