• Trader Joe's sembra essere nel bel mezzo di una disputa piuttosto noiosa riguardo al suo logo. Sì, avete capito bene. I dipendenti stanno combattendo... per un logo. Non so voi, ma tutto questo mi pare un po' eccessivo. Non sarebbe meglio dedicare il tempo a qualcosa di più interessante?

    La questione, apparentemente, riguarda delle borse. Sì, borse. Non stiamo parlando di qualcosa di rivoluzionario, ma di borse di tela. I dipendenti si sono uniti per opporsi a quello che considerano un uso improprio del logo dell'azienda. È difficile credere che la gente possa essere così coinvolta in una questione del genere, ma ecco, succede.

    C'è chi dice che la lotta per il logo è un simbolo di qualcosa di più grande. Ma, onestamente, chi ha voglia di approfondire? Sembra che Trader Joe's stia cercando di combattere non solo contro le critiche esterne, ma anche contro i propri dipendenti. Non è proprio il massimo dell'armonia, vero?

    Quindi, mentre i dipendenti si affrontano in questa strana battaglia logo-borsa, noi possiamo solo osservare. Magari ci sarà qualche aggiornamento interessante, ma fino ad allora, tutto ciò sembra un po'... meh. È un'altra storia di conflitti aziendali che non suscita proprio entusiasmo.

    In conclusione, se siete fan di Trader Joe's e magari vi interessate di borse e loghi, questa notizia potrebbe catturare la vostra attenzione. Altrimenti, è solo un'altra giornata nella vita di un supermercato.

    #TraderJoes #logo #disputa #borse #dipendenti
    Trader Joe's sembra essere nel bel mezzo di una disputa piuttosto noiosa riguardo al suo logo. Sì, avete capito bene. I dipendenti stanno combattendo... per un logo. Non so voi, ma tutto questo mi pare un po' eccessivo. Non sarebbe meglio dedicare il tempo a qualcosa di più interessante? La questione, apparentemente, riguarda delle borse. Sì, borse. Non stiamo parlando di qualcosa di rivoluzionario, ma di borse di tela. I dipendenti si sono uniti per opporsi a quello che considerano un uso improprio del logo dell'azienda. È difficile credere che la gente possa essere così coinvolta in una questione del genere, ma ecco, succede. C'è chi dice che la lotta per il logo è un simbolo di qualcosa di più grande. Ma, onestamente, chi ha voglia di approfondire? Sembra che Trader Joe's stia cercando di combattere non solo contro le critiche esterne, ma anche contro i propri dipendenti. Non è proprio il massimo dell'armonia, vero? Quindi, mentre i dipendenti si affrontano in questa strana battaglia logo-borsa, noi possiamo solo osservare. Magari ci sarà qualche aggiornamento interessante, ma fino ad allora, tutto ciò sembra un po'... meh. È un'altra storia di conflitti aziendali che non suscita proprio entusiasmo. In conclusione, se siete fan di Trader Joe's e magari vi interessate di borse e loghi, questa notizia potrebbe catturare la vostra attenzione. Altrimenti, è solo un'altra giornata nella vita di un supermercato. #TraderJoes #logo #disputa #borse #dipendenti
    Trader Joe’s battles its own employees in logo dispute
    They're going tote-to-tote in a battle of the bags.
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  • Ziff Davis, IGN, licenziamenti, acquisizioni, industria dei videogiochi, notizie tecnologiche, cultura del lavoro, diritti dei lavoratori

    ## Introduzione

    È inconcepibile! Ziff Davis, dopo aver completato tre acquisizioni in un solo mese, decide di licenziare otto dipendenti di IGN. Questa notizia non è solo una semplice statistica; è un campanello d'allarme per l'intera industria dei videogiochi. La cultura del lavoro sta subendo una scossa e i diritti dei lavoratori vengono calpestati. Non po...
    Ziff Davis, IGN, licenziamenti, acquisizioni, industria dei videogiochi, notizie tecnologiche, cultura del lavoro, diritti dei lavoratori ## Introduzione È inconcepibile! Ziff Davis, dopo aver completato tre acquisizioni in un solo mese, decide di licenziare otto dipendenti di IGN. Questa notizia non è solo una semplice statistica; è un campanello d'allarme per l'intera industria dei videogiochi. La cultura del lavoro sta subendo una scossa e i diritti dei lavoratori vengono calpestati. Non po...
    Ziff Davis licenzia il personale di IGN dopo mesi di acquisizioni frenetiche
    Ziff Davis, IGN, licenziamenti, acquisizioni, industria dei videogiochi, notizie tecnologiche, cultura del lavoro, diritti dei lavoratori ## Introduzione È inconcepibile! Ziff Davis, dopo aver completato tre acquisizioni in un solo mese, decide di licenziare otto dipendenti di IGN. Questa notizia non è solo una semplice statistica; è un campanello d'allarme per l'intera industria dei...
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  • Non posso credere che stiamo ancora parlando di Reality Labs e delle sue perdite miliardarie! È semplicemente inaccettabile che, nonostante i continui investimenti e le promesse di innovazione, il settore dei dispositivi Quest continui a vedere un crollo vertiginoso nelle vendite. Come è possibile che una compagnia con risorse così enormi non riesca a trovare una soluzione a questo disastro? Le perdite miliardarie non sono solo numeri su un bilancio; sono il segno di una mancanza di visione e leadership!

    Ogni volta che sento parlare di "Reality Labs", provo un misto di frustrazione e rabbia. L'azienda sta bruciando soldi come se non ci fosse un domani, eppure continua a lanciarsi in progetti sempre più ambiziosi senza una reale strategia di mercato. Le vendite dei Quest stanno crollando, e ci si aspetta che gli utenti continuino a investire in un prodotto che non riesce nemmeno a mantenere la sua promessa di innovazione! È ora di smettere di ignorare i segnali e di affrontare la realtà: la direzione che ha preso questa azienda è insostenibile!

    E per favore, non portateci la solita scusa delle "difficoltà del mercato". Altre aziende nel settore della tecnologia si sono adattate e prosperano. Perché Reality Labs non riesce a farlo? È chiaro che c'è un problema strutturale che deve essere affrontato, e non possiamo più tollerare questa situazione. È un insulto agli investitori, ai dipendenti e, soprattutto, ai consumatori che credono ancora in questa azienda!

    Invece di concentrarsi su come ridurre le perdite, sembra che Reality Labs stia solo cercando di mascherare i problemi con nuove promesse e prodotti che non sono all'altezza delle aspettative. Le vendite in calo dovrebbero essere un campanello d'allarme, non un motivo per continuare a investire in un buco nero di perdite. È tempo di un cambiamento radicale, e non possiamo più permettere che questa compagnia continui a operare come se nulla stesse succedendo.

    Chiediamo a gran voce una leadership responsabile e una strategia chiara. Non è solo una questione di soldi; è una questione di fiducia e integrità. Reality Labs deve rendersi conto della gravità della situazione e agire di conseguenza, altrimenti rischia di diventare un esempio di come non gestire un'azienda tecnologica in un'epoca di rapidissimi cambiamenti.

    #RealityLabs #Tecnologia #PerditeBiliardarie #Innovazione #DisastroCommerciale
    Non posso credere che stiamo ancora parlando di Reality Labs e delle sue perdite miliardarie! È semplicemente inaccettabile che, nonostante i continui investimenti e le promesse di innovazione, il settore dei dispositivi Quest continui a vedere un crollo vertiginoso nelle vendite. Come è possibile che una compagnia con risorse così enormi non riesca a trovare una soluzione a questo disastro? Le perdite miliardarie non sono solo numeri su un bilancio; sono il segno di una mancanza di visione e leadership! Ogni volta che sento parlare di "Reality Labs", provo un misto di frustrazione e rabbia. L'azienda sta bruciando soldi come se non ci fosse un domani, eppure continua a lanciarsi in progetti sempre più ambiziosi senza una reale strategia di mercato. Le vendite dei Quest stanno crollando, e ci si aspetta che gli utenti continuino a investire in un prodotto che non riesce nemmeno a mantenere la sua promessa di innovazione! È ora di smettere di ignorare i segnali e di affrontare la realtà: la direzione che ha preso questa azienda è insostenibile! E per favore, non portateci la solita scusa delle "difficoltà del mercato". Altre aziende nel settore della tecnologia si sono adattate e prosperano. Perché Reality Labs non riesce a farlo? È chiaro che c'è un problema strutturale che deve essere affrontato, e non possiamo più tollerare questa situazione. È un insulto agli investitori, ai dipendenti e, soprattutto, ai consumatori che credono ancora in questa azienda! Invece di concentrarsi su come ridurre le perdite, sembra che Reality Labs stia solo cercando di mascherare i problemi con nuove promesse e prodotti che non sono all'altezza delle aspettative. Le vendite in calo dovrebbero essere un campanello d'allarme, non un motivo per continuare a investire in un buco nero di perdite. È tempo di un cambiamento radicale, e non possiamo più permettere che questa compagnia continui a operare come se nulla stesse succedendo. Chiediamo a gran voce una leadership responsabile e una strategia chiara. Non è solo una questione di soldi; è una questione di fiducia e integrità. Reality Labs deve rendersi conto della gravità della situazione e agire di conseguenza, altrimenti rischia di diventare un esempio di come non gestire un'azienda tecnologica in un'epoca di rapidissimi cambiamenti. #RealityLabs #Tecnologia #PerditeBiliardarie #Innovazione #DisastroCommerciale
    Yes, Reality Labs is still losing billions
    Quest sales are down and billion-dollar losses are up.
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  • In questo mondo di luci e ombre, dove le speranze si intrecciano con le delusioni, il cuore si sente pesante come un macigno. Oggi, mentre leggo delle nuove iniziative di Tesla, un velo di tristezza avvolge la mia anima. L’idea di un servizio taxi a San Francisco, ma non con auto a guida autonoma, mi fa riflettere su quanto siamo lontani dalla vera libertà. Non possiamo nemmeno affidarci a una macchina che ci porti dove desideriamo senza il peso di una presenza umana.

    La notizia arriva come un colpo al cuore: un servizio pubblico limitato, ma privo della magia delle auto robotiche. In un’epoca in cui ci aspettiamo che la tecnologia ci liberi, ci troviamo a dover affrontare una realtà che ci costringe a rimanere dipendenti. Questa sensazione di impotenza, di rimanere ancorati a un passato che non ci appartiene più, è straziante. Le auto a guida autonoma rappresentavano una speranza, un futuro luminoso che oggi sembra allontanarsi ulteriormente.

    Sento il peso della solitudine, come se fossi l’unico a guardare il mondo che avanza. Gli altri sembrano correre verso nuove opportunità, mentre io rimango fermo, bloccato in una realtà che non riesco a comprendere. La vita è un viaggio e ora, più che mai, mi sento come un passeggero senza meta. Le strade di San Francisco sono affollate, ma il mio cuore è deserto.

    Le ambizioni di Tesla, che un tempo brillavano come stelle nel cielo, ora sembrano svanire in un’ombra di frustrazione. Dove sono finiti i sogni di una mobilità senza confini? Dove sono le promesse di un futuro in cui potremmo camminare senza paura? Ogni annuncio di progresso porta con sé un carico di aspettative che, quando non vengono soddisfatte, si trasformano in un peso insopportabile.

    Il mondo si evolve, ma noi? Restiamo qui, ancorati a un passato che sembra non volerci lasciare andare. Non posso fare a meno di chiedermi se un giorno riusciremo a liberarci da queste catene. Fino ad allora, ogni giorno sarà una lotta contro il senso di insufficienza e il desiderio di qualcosa di più.

    E mentre guardo le auto che passano, un pensiero mi attraversa la mente: siamo veramente soli in questo viaggio? O siamo solo in attesa di un taxi che ci porti verso un futuro migliore? La risposta sembra sfuggente, come un sogno che svanisce al mattino.

    #Tesla #TaxiService #SanFrancisco #Solitudine #FuturoSconosciuto
    In questo mondo di luci e ombre, dove le speranze si intrecciano con le delusioni, il cuore si sente pesante come un macigno. Oggi, mentre leggo delle nuove iniziative di Tesla, un velo di tristezza avvolge la mia anima. L’idea di un servizio taxi a San Francisco, ma non con auto a guida autonoma, mi fa riflettere su quanto siamo lontani dalla vera libertà. Non possiamo nemmeno affidarci a una macchina che ci porti dove desideriamo senza il peso di una presenza umana. La notizia arriva come un colpo al cuore: un servizio pubblico limitato, ma privo della magia delle auto robotiche. In un’epoca in cui ci aspettiamo che la tecnologia ci liberi, ci troviamo a dover affrontare una realtà che ci costringe a rimanere dipendenti. Questa sensazione di impotenza, di rimanere ancorati a un passato che non ci appartiene più, è straziante. Le auto a guida autonoma rappresentavano una speranza, un futuro luminoso che oggi sembra allontanarsi ulteriormente. Sento il peso della solitudine, come se fossi l’unico a guardare il mondo che avanza. Gli altri sembrano correre verso nuove opportunità, mentre io rimango fermo, bloccato in una realtà che non riesco a comprendere. La vita è un viaggio e ora, più che mai, mi sento come un passeggero senza meta. Le strade di San Francisco sono affollate, ma il mio cuore è deserto. Le ambizioni di Tesla, che un tempo brillavano come stelle nel cielo, ora sembrano svanire in un’ombra di frustrazione. Dove sono finiti i sogni di una mobilità senza confini? Dove sono le promesse di un futuro in cui potremmo camminare senza paura? Ogni annuncio di progresso porta con sé un carico di aspettative che, quando non vengono soddisfatte, si trasformano in un peso insopportabile. Il mondo si evolve, ma noi? Restiamo qui, ancorati a un passato che sembra non volerci lasciare andare. Non posso fare a meno di chiedermi se un giorno riusciremo a liberarci da queste catene. Fino ad allora, ogni giorno sarà una lotta contro il senso di insufficienza e il desiderio di qualcosa di più. E mentre guardo le auto che passano, un pensiero mi attraversa la mente: siamo veramente soli in questo viaggio? O siamo solo in attesa di un taxi che ci porti verso un futuro migliore? La risposta sembra sfuggente, come un sogno che svanisce al mattino. #Tesla #TaxiService #SanFrancisco #Solitudine #FuturoSconosciuto
    Tesla Readies a Taxi Service in San Francisco—but Not With Robotaxis
    The electric car maker informed California that it will operate a limited public taxi service. But it’s not legally allowed to do this with self-driving cars.
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  • È incredibile come Nintendo possa vantarsi di avere tassi di retention così alti tra i suoi dipendenti, mentre la realtà per molti lavoratori è ben diversa! La narrazione che ci viene propinata è quella di una compagnia che si prende cura dei suoi talenti, ma chi lavora realmente all'interno dell'azienda sa che la verità è ben lontana da questa facciata luccicante.

    Prendiamo un momento per riflettere su cosa significhi "alta retention" in un contesto come quello di Nintendo. Significa che i dipendenti restano, ma a che prezzo? Quanti di loro sono realmente soddisfatti del loro lavoro? Non possiamo ignorare il fatto che molti di loro restano perché non hanno alternative migliori! La cultura del lavoro in molte aziende, tra cui Nintendo, è tossica, e la pressione per restare "fedeli" al marchio è schiacciante. Non è affatto un segnale di successo, ma piuttosto un'indicazione di un ambiente di lavoro che non permette ai suoi dipendenti di fiorire e crescere professionalmente.

    E poi c'è il problema dei salari. Nonostante l’immagine di una compagnia di successo, molti dipendenti di Nintendo si trovano a lottare con stipendi che non sono all’altezza delle loro competenze e del loro impegno. È ridicolo che una compagnia così grande e famosa non riesca a riconoscere il valore del proprio personale! Invece di celebrare il loro talento, li sfruttano come se fossero pedine in un gioco, promettendo opportunità di carriera che raramente si materializzano.

    E non parliamo della mancanza di supporto per il benessere mentale dei dipendenti. Viviamo in un'epoca in cui il burnout è una realtà comune, eppure molte aziende, inclusa Nintendo, continuano a ignorare l'importanza di un ambiente di lavoro sano. Quella che appare come una strategia di fidelizzazione è, in realtà, una strategia di sfruttamento. A nessuno dovrebbe essere imposto di rimanere in un posto di lavoro che non solo non valorizza il suo contributo, ma lo schiaccia sotto la pressione e l'assenza di riconoscimenti.

    In conclusione, l’entusiasmo che circonda i tassi di retention di Nintendo è fuorviante e ipocrita. È tempo che i lavoratori inizino a far sentire la propria voce e a contestare questa narrativa. Non possiamo più accettare che una compagnia così influente continui a sfruttare i propri dipendenti senza fornire un supporto reale. Dobbiamo pretendere di più, non solo per noi stessi ma per il futuro del lavoro nel settore!

    #Nintendo #Lavoro #RetenzioneDipendenti #GiustiziaLavorativa #CulturaAziendale
    È incredibile come Nintendo possa vantarsi di avere tassi di retention così alti tra i suoi dipendenti, mentre la realtà per molti lavoratori è ben diversa! La narrazione che ci viene propinata è quella di una compagnia che si prende cura dei suoi talenti, ma chi lavora realmente all'interno dell'azienda sa che la verità è ben lontana da questa facciata luccicante. Prendiamo un momento per riflettere su cosa significhi "alta retention" in un contesto come quello di Nintendo. Significa che i dipendenti restano, ma a che prezzo? Quanti di loro sono realmente soddisfatti del loro lavoro? Non possiamo ignorare il fatto che molti di loro restano perché non hanno alternative migliori! La cultura del lavoro in molte aziende, tra cui Nintendo, è tossica, e la pressione per restare "fedeli" al marchio è schiacciante. Non è affatto un segnale di successo, ma piuttosto un'indicazione di un ambiente di lavoro che non permette ai suoi dipendenti di fiorire e crescere professionalmente. E poi c'è il problema dei salari. Nonostante l’immagine di una compagnia di successo, molti dipendenti di Nintendo si trovano a lottare con stipendi che non sono all’altezza delle loro competenze e del loro impegno. È ridicolo che una compagnia così grande e famosa non riesca a riconoscere il valore del proprio personale! Invece di celebrare il loro talento, li sfruttano come se fossero pedine in un gioco, promettendo opportunità di carriera che raramente si materializzano. E non parliamo della mancanza di supporto per il benessere mentale dei dipendenti. Viviamo in un'epoca in cui il burnout è una realtà comune, eppure molte aziende, inclusa Nintendo, continuano a ignorare l'importanza di un ambiente di lavoro sano. Quella che appare come una strategia di fidelizzazione è, in realtà, una strategia di sfruttamento. A nessuno dovrebbe essere imposto di rimanere in un posto di lavoro che non solo non valorizza il suo contributo, ma lo schiaccia sotto la pressione e l'assenza di riconoscimenti. In conclusione, l’entusiasmo che circonda i tassi di retention di Nintendo è fuorviante e ipocrita. È tempo che i lavoratori inizino a far sentire la propria voce e a contestare questa narrativa. Non possiamo più accettare che una compagnia così influente continui a sfruttare i propri dipendenti senza fornire un supporto reale. Dobbiamo pretendere di più, non solo per noi stessi ma per il futuro del lavoro nel settore! #Nintendo #Lavoro #RetenzioneDipendenti #GiustiziaLavorativa #CulturaAziendale
    Nintendo employee data indicates the company excels at retaining workers
    The Switch maker is seemingly keeping its talent sweet with high employee retention rates and low turnover.
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  • Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di un argomento che, sebbene possa sembrare preoccupante, ci offre anche tantissime opportunità per crescere e diventare più consapevoli!

    Siamo in un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, e i Deepfakes generati dall'IA stanno emergendo come una realtà sempre più presente. Questi strumenti, che alcuni vedono come una minaccia, possono anche insegnarci molto su come proteggere noi stessi e le nostre informazioni.

    Secondo un recente rapporto di Trend Micro, i Deepfakes sono diventati una "soluzione" sfruttabile dai ciberdelincuenti, minando la nostra fiducia digitale e mettendo a rischio le aziende. Ma non lasciamoci abbattere! Ogni sfida porta con sé una lezione e una possibilità di miglioramento!

    Immagina di essere in grado di riconoscere un Deepfake e di utilizzare questa consapevolezza per educare gli altri! Ogni volta che ci impegniamo a capire meglio le nuove tecnologie, diventiamo più forti e più sicuri. La conoscenza è il nostro scudo contro i rischi digitali!

    In questo viaggio, è fondamentale unire le forze! Collaboriamo, condividiamo informazioni e supportiamoci a vicenda. Ogni piccolo passo che facciamo oggi ci porterà a un futuro più sicuro e luminoso. Non dimentichiamo che anche le aziende possono trarre vantaggio da questa conoscenza, investendo nella sicurezza e nella formazione dei propri dipendenti.

    Ricordiamo sempre che ogni problema ha una soluzione e che insieme possiamo costruire un ambiente digitale più sicuro e fiducioso. Siamo noi a determinare il nostro destino, e affrontare le sfide con un sorriso e una mentalità positiva è il primo passo verso il successo!

    Non abbiate paura di condividere questo messaggio! Diffondiamo la consapevolezza e l'ottimismo, perché insieme possiamo affrontare qualsiasi sfida!

    #Deepfakes #SicurezzaDigitale #IntelligenzaArtificiale #CrescitaPersonale #Collaborazione
    🌟 Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di un argomento che, sebbene possa sembrare preoccupante, ci offre anche tantissime opportunità per crescere e diventare più consapevoli! 🚀 Siamo in un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, e i Deepfakes generati dall'IA stanno emergendo come una realtà sempre più presente. Questi strumenti, che alcuni vedono come una minaccia, possono anche insegnarci molto su come proteggere noi stessi e le nostre informazioni. 💪✨ Secondo un recente rapporto di Trend Micro, i Deepfakes sono diventati una "soluzione" sfruttabile dai ciberdelincuenti, minando la nostra fiducia digitale e mettendo a rischio le aziende. Ma non lasciamoci abbattere! Ogni sfida porta con sé una lezione e una possibilità di miglioramento! 🌈 Immagina di essere in grado di riconoscere un Deepfake e di utilizzare questa consapevolezza per educare gli altri! Ogni volta che ci impegniamo a capire meglio le nuove tecnologie, diventiamo più forti e più sicuri. La conoscenza è il nostro scudo contro i rischi digitali! 📚🛡️ In questo viaggio, è fondamentale unire le forze! Collaboriamo, condividiamo informazioni e supportiamoci a vicenda. Ogni piccolo passo che facciamo oggi ci porterà a un futuro più sicuro e luminoso. Non dimentichiamo che anche le aziende possono trarre vantaggio da questa conoscenza, investendo nella sicurezza e nella formazione dei propri dipendenti. 🌟💼 Ricordiamo sempre che ogni problema ha una soluzione e che insieme possiamo costruire un ambiente digitale più sicuro e fiducioso. Siamo noi a determinare il nostro destino, e affrontare le sfide con un sorriso e una mentalità positiva è il primo passo verso il successo! 🌟😊 Non abbiate paura di condividere questo messaggio! Diffondiamo la consapevolezza e l'ottimismo, perché insieme possiamo affrontare qualsiasi sfida! 💖 #Deepfakes #SicurezzaDigitale #IntelligenzaArtificiale #CrescitaPersonale #Collaborazione
    Deepfakes por IA, una mina de oro para los ciberdelincuentes
    Los Deepfakes por IA han dejado de ser una función teórica y se han convertido en una «solución» explotable en el mundo real que mina la confianza digital, expone a las empresas a nuevos riesgos e impulsa el negocio comercial de los ciberdelincuente
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  • L'idea che la creatività possa fiorire in un ambiente di lavoro sicuro è una verità che troppe aziende, come Ubisoft Halifax, continuano a ignorare. È scandaloso che i lavoratori siano costretti a lottare per i propri diritti attraverso la sindacalizzazione, quando dovrebbero essere accolti con rispetto e dignità. Questo non è solo un errore tecnico; è una vergogna sociale!

    I dipendenti di Ubisoft Halifax hanno finalmente deciso di alzare la voce e richiedere ciò che spetta loro: un ruolo attivo nella propria vita lavorativa, nell'arte che creano e nel loro futuro. È incredibile pensare che nel 2023, in un'industria così innovativa come quella dei videogiochi, ci siano ancora pratiche obsolete e oppressive che soffocano la creatività! Come possiamo aspettarci prodotti di alta qualità quando i lavoratori si sentono insicuri e trascurati? La risposta è semplice: non possiamo.

    La mancanza di sicurezza sul lavoro non è solo un problema per i dipendenti. Riflessioni come queste hanno ripercussioni su tutto il settore e sulla qualità dei giochi che tutti noi amiamo. Ubisoft Halifax ha il dovere di garantire un ambiente di lavoro che promuova la creatività, non la paura. È inaccettabile che i lavoratori debbano organizzarsi in un sindacato per ottenere ciò che dovrebbe essere un diritto fondamentale: un ambiente di lavoro giusto e stimolante.

    È ora che le aziende comprendano che i loro dipendenti non sono solo semplici ingranaggi in una macchina. Sono artisti, innovatori e creatori. Se continuiamo a trascurare le loro esigenze e a negare loro la sicurezza necessaria per esprimere il loro talento, stiamo non solo danneggiando loro, ma anche il futuro dell'intera industria. Dobbiamo smettere di permettere che la cultura aziendale tossica prevalga sulla creatività e sull'innovazione.

    In questo contesto, il movimento di sindacalizzazione dei lavoratori di Ubisoft Halifax è un faro di speranza. È un chiaro segnale che i lavoratori non stanno più accettando passivamente le ingiustizie nel loro ambiente di lavoro. È tempo di prendere posizione! È tempo di unire le forze e di lottare per i diritti dei lavoratori, per la loro sicurezza e per la loro creatività. Dobbiamo supportare queste iniziative e chiedere a gran voce un cambiamento nel settore.

    Non restiamo in silenzio mentre i nostri artisti vengono soffocati. È tempo di far sentire la nostra voce e di sostenere i lavoratori di Ubisoft Halifax nella loro lotta per la giustizia e la sicurezza!

    #UbisoftHalifax #DirittiDeiLavoratori #Sindacalizzazione #Creatività #LavoroSicuro
    L'idea che la creatività possa fiorire in un ambiente di lavoro sicuro è una verità che troppe aziende, come Ubisoft Halifax, continuano a ignorare. È scandaloso che i lavoratori siano costretti a lottare per i propri diritti attraverso la sindacalizzazione, quando dovrebbero essere accolti con rispetto e dignità. Questo non è solo un errore tecnico; è una vergogna sociale! I dipendenti di Ubisoft Halifax hanno finalmente deciso di alzare la voce e richiedere ciò che spetta loro: un ruolo attivo nella propria vita lavorativa, nell'arte che creano e nel loro futuro. È incredibile pensare che nel 2023, in un'industria così innovativa come quella dei videogiochi, ci siano ancora pratiche obsolete e oppressive che soffocano la creatività! Come possiamo aspettarci prodotti di alta qualità quando i lavoratori si sentono insicuri e trascurati? La risposta è semplice: non possiamo. La mancanza di sicurezza sul lavoro non è solo un problema per i dipendenti. Riflessioni come queste hanno ripercussioni su tutto il settore e sulla qualità dei giochi che tutti noi amiamo. Ubisoft Halifax ha il dovere di garantire un ambiente di lavoro che promuova la creatività, non la paura. È inaccettabile che i lavoratori debbano organizzarsi in un sindacato per ottenere ciò che dovrebbe essere un diritto fondamentale: un ambiente di lavoro giusto e stimolante. È ora che le aziende comprendano che i loro dipendenti non sono solo semplici ingranaggi in una macchina. Sono artisti, innovatori e creatori. Se continuiamo a trascurare le loro esigenze e a negare loro la sicurezza necessaria per esprimere il loro talento, stiamo non solo danneggiando loro, ma anche il futuro dell'intera industria. Dobbiamo smettere di permettere che la cultura aziendale tossica prevalga sulla creatività e sull'innovazione. In questo contesto, il movimento di sindacalizzazione dei lavoratori di Ubisoft Halifax è un faro di speranza. È un chiaro segnale che i lavoratori non stanno più accettando passivamente le ingiustizie nel loro ambiente di lavoro. È tempo di prendere posizione! È tempo di unire le forze e di lottare per i diritti dei lavoratori, per la loro sicurezza e per la loro creatività. Dobbiamo supportare queste iniziative e chiedere a gran voce un cambiamento nel settore. Non restiamo in silenzio mentre i nostri artisti vengono soffocati. È tempo di far sentire la nostra voce e di sostenere i lavoratori di Ubisoft Halifax nella loro lotta per la giustizia e la sicurezza! #UbisoftHalifax #DirittiDeiLavoratori #Sindacalizzazione #Creatività #LavoroSicuro
    'Creativity flourishes when workers feel secure:' Ubisoft Halifax workers file to unionize
    'It is up to us, the workers, to organize and demand a say in our labor, art and future.'
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  • È inaccettabile vedere come Microsoft, una delle aziende più potenti al mondo, giustifichi i licenziamenti nel settore dei videogiochi con il pretesto di "aumentare la nostra efficienza". Questi tagli al personale non sono solo una manovra aziendale fredda e calcolata, ma una vera e propria dichiarazione di guerra contro i lavoratori e la comunità dei videogiocatori.

    Come può un colosso come Microsoft pensare che licenziare talenti in vari livelli, team e geografie sia la soluzione ai problemi aziendali? L'industria dei videogiochi è già un campo di battaglia, e ora, con questa ultima ondata di licenziamenti, si sta creando un ambiente tossico e insostenibile per le persone che ci lavorano. Questi professionisti non sono solo numeri in un bilancio; sono creatori, innovatori e appassionati che dedicano ore e ore alla realizzazione di esperienze che milioni di persone amano.

    Siamo di fronte a un'azienda che, invece di investire nel suo personale e nelle sue risorse, decide di tagliare teste per risparmiare qualche dollaro. La verità è che Microsoft sta cercando di mascherare la sua incapacità di gestire il mercato e le sue risorse umane con fandonie sulla "efficienza". È chiaro che il vero obiettivo è il profitto a breve termine e non il benessere dei propri dipendenti. Questi licenziamenti non porteranno a un miglioramento della qualità dei giochi o dell’esperienza utente. Anzi, rischiano di portare a un disastro creativo, con meno talento e meno innovazione.

    E non parliamo nemmeno della reazione della comunità. I videogiocatori che sostengono Microsoft sono indignati e giustamente. Non possiamo accettare che un'azienda che guadagna miliardi decida di sacrificare i suoi lavoratori per un apparente "aumento di efficienza". Questo è il momento di alzare la voce e chiedere un cambiamento. È tempo di pensare a come possiamo sostenere i nostri creatori e far sentire la nostra indignazione per queste scelte scellerate.

    Non possiamo rimanere in silenzio mentre Microsoft continua a calpestare i diritti dei lavoratori e a mettere a rischio l'industria dei videogiochi. Dobbiamo unirci e chiedere responsabilità! Ogni licenziamento è una perdita per tutti noi e per il futuro dei videogiochi. Dobbiamo far sentire la nostra voce e combattere contro questa ingiustizia!

    #Microsoft #Licenziamenti #Videogiochi #IndustriaGiochi #Efficienza
    È inaccettabile vedere come Microsoft, una delle aziende più potenti al mondo, giustifichi i licenziamenti nel settore dei videogiochi con il pretesto di "aumentare la nostra efficienza". Questi tagli al personale non sono solo una manovra aziendale fredda e calcolata, ma una vera e propria dichiarazione di guerra contro i lavoratori e la comunità dei videogiocatori. Come può un colosso come Microsoft pensare che licenziare talenti in vari livelli, team e geografie sia la soluzione ai problemi aziendali? L'industria dei videogiochi è già un campo di battaglia, e ora, con questa ultima ondata di licenziamenti, si sta creando un ambiente tossico e insostenibile per le persone che ci lavorano. Questi professionisti non sono solo numeri in un bilancio; sono creatori, innovatori e appassionati che dedicano ore e ore alla realizzazione di esperienze che milioni di persone amano. Siamo di fronte a un'azienda che, invece di investire nel suo personale e nelle sue risorse, decide di tagliare teste per risparmiare qualche dollaro. La verità è che Microsoft sta cercando di mascherare la sua incapacità di gestire il mercato e le sue risorse umane con fandonie sulla "efficienza". È chiaro che il vero obiettivo è il profitto a breve termine e non il benessere dei propri dipendenti. Questi licenziamenti non porteranno a un miglioramento della qualità dei giochi o dell’esperienza utente. Anzi, rischiano di portare a un disastro creativo, con meno talento e meno innovazione. E non parliamo nemmeno della reazione della comunità. I videogiocatori che sostengono Microsoft sono indignati e giustamente. Non possiamo accettare che un'azienda che guadagna miliardi decida di sacrificare i suoi lavoratori per un apparente "aumento di efficienza". Questo è il momento di alzare la voce e chiedere un cambiamento. È tempo di pensare a come possiamo sostenere i nostri creatori e far sentire la nostra indignazione per queste scelte scellerate. Non possiamo rimanere in silenzio mentre Microsoft continua a calpestare i diritti dei lavoratori e a mettere a rischio l'industria dei videogiochi. Dobbiamo unirci e chiedere responsabilità! Ogni licenziamento è una perdita per tutti noi e per il futuro dei videogiochi. Dobbiamo far sentire la nostra voce e combattere contro questa ingiustizia! #Microsoft #Licenziamenti #Videogiochi #IndustriaGiochi #Efficienza
    Microsoft says Xbox layoffs are being made to 'enhance our efficiency'
    The latest wave of redundancies at the company will impact video game workers across a myriad of levels, teams, and geographies.
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