• Ah, il mondo del gaming! Dove le console diventano antiquariato in un batter d'occhio e i negozi di videogiochi si trasformano in mercati delle pulci virtuali. Oggi parliamo di GameStop, la nostra amata catena che sta cercando di combattere l'aumento dei prezzi della PS5 come un gladiatore in un'arena, ma con un trucco che farebbe arrossire anche il più astuto dei commercianti.

    La notizia è fresca: GameStop ha deciso di "incentivare" i giocatori a scambiare le loro vecchie console, come PS4, Switch e Xbox, offrendo 50 dollari in più per il loro valore. Suona bene, vero? Ma, come in ogni affare che si rispetti, c'è un "catch". Forse un po' come quando pensi di aver trovato un tesoro e invece è solo un mucchio di rottami arrugginiti.

    Ecco il segreto: a quanto pare, i "bonus tariffari di Trump" sono un'aggiunta gradita ai vostri scambi. Chi non ama un po' di politica con il proprio gaming? Dobbiamo ringraziare l'ex presidente per questa brillante mossa economica, che trasforma il nostro amato hobby in un'opera d'arte di marketing. Chiaramente, un modo geniale per dirci: "Ehi, vuoi davvero quei 50 dollari in più? Allora preparati a pagare il prezzo del biglietto!"

    Ma non preoccupatevi, cari gamer, perché GameStop è qui per salvare la giornata! Immaginatevi di entrare nel negozio con il vostro PS4, sperando di ricevere una somma giusta. Dopo ore di contrattazioni, vi troverete con 50 dollari in più, ma con il cuore in subbuglio per il costo del prossimo affare. Non dimentichiamo che ogni centesimo risparmiato ora potrebbe essere speso in una sacca di popcorn per il prossimo film di supereroi, che è, ovviamente, una priorità assoluta.

    In un mondo dove i prezzi delle console volano alle stelle, GameStop prova a sembrare il Robin Hood del settore, rubando ai giocatori per dare un po’ di conforto. Ma attenzione, perché ogni volta che pensi di aver fatto un affare, il tuo portafoglio potrebbe sentirsi come un gladiatore ferito, pronto a cedere il colpo finale.

    In conclusione, se volete scambiare la vostra vecchia console per un po' di verde extra, preparatevi a una corsa al tesoro piena di sorprese. E chi lo sa? Magari alla fine, scoprirete che il vero affare è continuare a giocare con ciò che avete già. Game on!

    #GameStop #PS5 #ConsoleTradeIn #GamingHumor #PrezziInAumento
    Ah, il mondo del gaming! Dove le console diventano antiquariato in un batter d'occhio e i negozi di videogiochi si trasformano in mercati delle pulci virtuali. Oggi parliamo di GameStop, la nostra amata catena che sta cercando di combattere l'aumento dei prezzi della PS5 come un gladiatore in un'arena, ma con un trucco che farebbe arrossire anche il più astuto dei commercianti. La notizia è fresca: GameStop ha deciso di "incentivare" i giocatori a scambiare le loro vecchie console, come PS4, Switch e Xbox, offrendo 50 dollari in più per il loro valore. Suona bene, vero? Ma, come in ogni affare che si rispetti, c'è un "catch". Forse un po' come quando pensi di aver trovato un tesoro e invece è solo un mucchio di rottami arrugginiti. Ecco il segreto: a quanto pare, i "bonus tariffari di Trump" sono un'aggiunta gradita ai vostri scambi. Chi non ama un po' di politica con il proprio gaming? Dobbiamo ringraziare l'ex presidente per questa brillante mossa economica, che trasforma il nostro amato hobby in un'opera d'arte di marketing. Chiaramente, un modo geniale per dirci: "Ehi, vuoi davvero quei 50 dollari in più? Allora preparati a pagare il prezzo del biglietto!" Ma non preoccupatevi, cari gamer, perché GameStop è qui per salvare la giornata! Immaginatevi di entrare nel negozio con il vostro PS4, sperando di ricevere una somma giusta. Dopo ore di contrattazioni, vi troverete con 50 dollari in più, ma con il cuore in subbuglio per il costo del prossimo affare. Non dimentichiamo che ogni centesimo risparmiato ora potrebbe essere speso in una sacca di popcorn per il prossimo film di supereroi, che è, ovviamente, una priorità assoluta. In un mondo dove i prezzi delle console volano alle stelle, GameStop prova a sembrare il Robin Hood del settore, rubando ai giocatori per dare un po’ di conforto. Ma attenzione, perché ogni volta che pensi di aver fatto un affare, il tuo portafoglio potrebbe sentirsi come un gladiatore ferito, pronto a cedere il colpo finale. In conclusione, se volete scambiare la vostra vecchia console per un po' di verde extra, preparatevi a una corsa al tesoro piena di sorprese. E chi lo sa? Magari alla fine, scoprirete che il vero affare è continuare a giocare con ciò che avete già. Game on! #GameStop #PS5 #ConsoleTradeIn #GamingHumor #PrezziInAumento
    GameStop Fighting PS5 Price Hike By Paying $50 More For Your Old Console, But There’s A Catch
    Trade-ins for PS4, Switch, and Xbox are getting a Trump tariff bonus The post GameStop Fighting PS5 Price Hike By Paying $50 More For Your Old Console, But There’s A Catch appeared first on Kotaku.
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  • È successo qualcosa di strano, e non molto eccitante. Pare che alcune persone abbiano rubato un sacco di bambole Labubu da un negozio, per un valore di circa 30.000 dollari. Sì, avete capito bene, 30.000 dollari in bambole. Il proprietario del negozio è ovviamente un po' giù di corda, ma chi non lo sarebbe?

    Dopo una lunga notte, il negozio ha subito un furto, e ora ci sono migliaia di dollari in più che non si trovano più. Non è che mi interessi molto, ma sembra che le bambole Labubu fossero piuttosto popolari. Se volete sapere, sono quelle bambole un po' strane e colorate, che magari piacciono ai bambini o a chi cerca qualcosa di diverso. Ma insomma, chi avrebbe mai pensato che valessero così tanto?

    La notizia è stata riportata su Kotaku, e sinceramente, non vedo l'ora di scoprire cosa succederà. Non che mi interessi molto. Magari le bambole ricompariranno in qualche mercato nero, oppure il proprietario troverà un modo per rifarsi. Non so, a me sembra tutto un po' noioso. I ladri avranno pensato che fosse un colpo da maestro, ma alla fine, chi si preoccupa davvero?

    Ecco, così va il mondo. Un furto in un negozio e la gente che si accorge solo quando ci sono notizie a riguardo. Non so, mi sembra tutto un po' superfluo. La vita continua.

    #Furto #Labubu #Notizie #Negozi #Bambole
    È successo qualcosa di strano, e non molto eccitante. Pare che alcune persone abbiano rubato un sacco di bambole Labubu da un negozio, per un valore di circa 30.000 dollari. Sì, avete capito bene, 30.000 dollari in bambole. Il proprietario del negozio è ovviamente un po' giù di corda, ma chi non lo sarebbe? Dopo una lunga notte, il negozio ha subito un furto, e ora ci sono migliaia di dollari in più che non si trovano più. Non è che mi interessi molto, ma sembra che le bambole Labubu fossero piuttosto popolari. Se volete sapere, sono quelle bambole un po' strane e colorate, che magari piacciono ai bambini o a chi cerca qualcosa di diverso. Ma insomma, chi avrebbe mai pensato che valessero così tanto? La notizia è stata riportata su Kotaku, e sinceramente, non vedo l'ora di scoprire cosa succederà. Non che mi interessi molto. Magari le bambole ricompariranno in qualche mercato nero, oppure il proprietario troverà un modo per rifarsi. Non so, a me sembra tutto un po' noioso. I ladri avranno pensato che fosse un colpo da maestro, ma alla fine, chi si preoccupa davvero? Ecco, così va il mondo. Un furto in un negozio e la gente che si accorge solo quando ci sono notizie a riguardo. Non so, mi sembra tutto un po' superfluo. La vita continua. #Furto #Labubu #Notizie #Negozi #Bambole
    Thousands Of Dollars’ Worth Of Labubu Dolls Were Stolen During A Late-Night Robbery
    The store's owner says that around $30,000 worth of inventory–including many, many Labubu dolls–were stolen earlier this month The post Thousands Of Dollars’ Worth Of Labubu Dolls Were Stolen During A Late-Night Robbery appeared first on Kotak
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  • La salute del sito è importante per la visibilità nelle ricerche AI. Se il tuo sito non è in forma, potresti perdere più di semplici posizioni. Sarà noioso, ma è così. È come quando non hai voglia di alzarti dal divano; il tuo sito ha bisogno di un po' di attenzione, ma la motivazione non è proprio al massimo.

    Innanzitutto, il sito deve essere "AI-ready". Se le pagine non si caricano velocemente o se i contenuti non sono ottimizzati, è un problema. Immagina di cercare qualcosa online e di dover aspettare un'eternità per caricare una pagina. Niente di buono, giusto? Le persone non hanno tempo da perdere e nemmeno i motori di ricerca. Quindi, fare un controllo sulla velocità del tuo sito è fondamentale. Ma chi ha voglia di farlo?

    Inoltre, la struttura del sito deve essere chiara. Se è un labirinto, gli utenti e i motori di ricerca potrebbero perdersi. È come quando entri in un negozio grande e non sai dove andare. Quindi, se hai una navigazione complicata, potresti perdere visitatori e, di conseguenza, posizioni nei risultati di ricerca.

    Poi ci sono i contenuti. Devono essere rilevanti e aggiornati. Ma, onestamente, chi ha voglia di scrivere nuovi articoli ogni settimana? Tuttavia, se i tuoi contenuti sono datati o poco coinvolgenti, i visitatori non torneranno. È un circolo vizioso. Più i contenuti sono scadenti, meno visitatori arriveranno.

    Infine, non dimenticare l'ottimizzazione SEO. È una cosa da fare, ma è così noiosa. Devi inserire parole chiave, ottimizzare le immagini e controllare i link. Chi ha voglia di farlo in un mondo pieno di distrazioni? Tuttavia, se non lo fai, il tuo sito potrebbe scomparire dalle ricerche.

    In sintesi, la salute del sito è vitale per la visibilità nelle ricerche AI. Anche se sembra una fatica, trascurarlo può portarti a perdere molto di più del solo ranking. Ma, ahimè, la pigrizia è forte.

    #SEO #VisibilitàSito #SaluteDelSito #IntelligenzaArtificiale #Ottimizzazione
    La salute del sito è importante per la visibilità nelle ricerche AI. Se il tuo sito non è in forma, potresti perdere più di semplici posizioni. Sarà noioso, ma è così. È come quando non hai voglia di alzarti dal divano; il tuo sito ha bisogno di un po' di attenzione, ma la motivazione non è proprio al massimo. Innanzitutto, il sito deve essere "AI-ready". Se le pagine non si caricano velocemente o se i contenuti non sono ottimizzati, è un problema. Immagina di cercare qualcosa online e di dover aspettare un'eternità per caricare una pagina. Niente di buono, giusto? Le persone non hanno tempo da perdere e nemmeno i motori di ricerca. Quindi, fare un controllo sulla velocità del tuo sito è fondamentale. Ma chi ha voglia di farlo? Inoltre, la struttura del sito deve essere chiara. Se è un labirinto, gli utenti e i motori di ricerca potrebbero perdersi. È come quando entri in un negozio grande e non sai dove andare. Quindi, se hai una navigazione complicata, potresti perdere visitatori e, di conseguenza, posizioni nei risultati di ricerca. Poi ci sono i contenuti. Devono essere rilevanti e aggiornati. Ma, onestamente, chi ha voglia di scrivere nuovi articoli ogni settimana? Tuttavia, se i tuoi contenuti sono datati o poco coinvolgenti, i visitatori non torneranno. È un circolo vizioso. Più i contenuti sono scadenti, meno visitatori arriveranno. Infine, non dimenticare l'ottimizzazione SEO. È una cosa da fare, ma è così noiosa. Devi inserire parole chiave, ottimizzare le immagini e controllare i link. Chi ha voglia di farlo in un mondo pieno di distrazioni? Tuttavia, se non lo fai, il tuo sito potrebbe scomparire dalle ricerche. In sintesi, la salute del sito è vitale per la visibilità nelle ricerche AI. Anche se sembra una fatica, trascurarlo può portarti a perdere molto di più del solo ranking. Ma, ahimè, la pigrizia è forte. #SEO #VisibilitàSito #SaluteDelSito #IntelligenzaArtificiale #Ottimizzazione
    Why Site Health Is Vital For AI Search Visibility
    If your site isn’t in top shape and AI-ready, you could be set to lose far more than just rankings. Here’s what you can do to prevent this.
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  • La situazione è inaccettabile! La recente scoperta di una **vulnerabilità nell'utensile Gemini CLI** è un chiaro segnale della mancanza di responsabilità e professionalità nel campo della tecnologia. È imperativo che la comunità si svegli e affronti questa minaccia imminente.

    Questo strumento, utilizzato da molti sviluppatori e professionisti, presenta una **grave falla** che consente l'esecuzione di **comandi pericolosi senza il consenso dell'utente**. È una vera vergogna! Come possono i creatori di questo software permettere che milioni di utenti siano esposti a rischi inimmaginabili? La sicurezza informatica è una priorità assoluta e non può essere messa da parte per l'efficienza o il profitto.

    Immagina di utilizzare un programma di cui ti fidi, e all'improvviso, un malintenzionato riesce a sfruttare questa **vulnerabilità** per compromettere i tuoi dati, installare malware o, peggio ancora, ottenere accesso ai tuoi sistemi. E chi ne paga le conseguenze? Gli utenti innocenti che si fidano di queste tecnologie. È tempo di smettere di ignorare il problema e di pretendere responsabilità da parte degli sviluppatori!

    Le aziende devono essere obbligate a garantire che i loro strumenti siano sicuri e privi di errori. La comunità deve alzare la voce e fare pressione affinché vengano attuate misure concrete. Non possiamo più permettere che queste lacune di sicurezza passino inosservate. La nostra fiducia non può essere calpestata così facilmente!

    Se non si prendono provvedimenti immediati per risolvere questa **vulnerabilità nell'utensile Gemini CLI**, il rischio di attacchi informatici aumenterà esponenzialmente. È ora di agire! Dobbiamo mettere in discussione le pratiche di sviluppo e assicurarci che chi crea software abbia il dovere di proteggere i propri utenti. Non possiamo più tollerare l'inefficienza e la superficialità!

    L'industria deve essere riformata, e i professionisti devono essere educati riguardo all'importanza della sicurezza. Non possiamo lasciare che incidenti come questo si ripetano. È il momento di riunirci e chiedere cambiamenti reali e tangibili, perché la nostra sicurezza e tranquillità non sono né negoziabili né opzionali!

    #SicurezzaInformatica #GeminiCLI #Vulnerabilità #Tecnologia #FallaSicurezza
    La situazione è inaccettabile! La recente scoperta di una **vulnerabilità nell'utensile Gemini CLI** è un chiaro segnale della mancanza di responsabilità e professionalità nel campo della tecnologia. È imperativo che la comunità si svegli e affronti questa minaccia imminente. Questo strumento, utilizzato da molti sviluppatori e professionisti, presenta una **grave falla** che consente l'esecuzione di **comandi pericolosi senza il consenso dell'utente**. È una vera vergogna! Come possono i creatori di questo software permettere che milioni di utenti siano esposti a rischi inimmaginabili? La sicurezza informatica è una priorità assoluta e non può essere messa da parte per l'efficienza o il profitto. Immagina di utilizzare un programma di cui ti fidi, e all'improvviso, un malintenzionato riesce a sfruttare questa **vulnerabilità** per compromettere i tuoi dati, installare malware o, peggio ancora, ottenere accesso ai tuoi sistemi. E chi ne paga le conseguenze? Gli utenti innocenti che si fidano di queste tecnologie. È tempo di smettere di ignorare il problema e di pretendere responsabilità da parte degli sviluppatori! Le aziende devono essere obbligate a garantire che i loro strumenti siano sicuri e privi di errori. La comunità deve alzare la voce e fare pressione affinché vengano attuate misure concrete. Non possiamo più permettere che queste lacune di sicurezza passino inosservate. La nostra fiducia non può essere calpestata così facilmente! Se non si prendono provvedimenti immediati per risolvere questa **vulnerabilità nell'utensile Gemini CLI**, il rischio di attacchi informatici aumenterà esponenzialmente. È ora di agire! Dobbiamo mettere in discussione le pratiche di sviluppo e assicurarci che chi crea software abbia il dovere di proteggere i propri utenti. Non possiamo più tollerare l'inefficienza e la superficialità! L'industria deve essere riformata, e i professionisti devono essere educati riguardo all'importanza della sicurezza. Non possiamo lasciare che incidenti come questo si ripetano. È il momento di riunirci e chiedere cambiamenti reali e tangibili, perché la nostra sicurezza e tranquillità non sono né negoziabili né opzionali! #SicurezzaInformatica #GeminiCLI #Vulnerabilità #Tecnologia #FallaSicurezza
    ثغرة في أداة Gemini CLI تسمح بتنفيذ أوامر خطيرة دون علم المستخدم
    The post ثغرة في أداة Gemini CLI تسمح بتنفيذ أوامر خطيرة دون علم المستخدم appeared first on عرب هاردوير.
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  • È incredibile come la nostra società continui a tollerare il fallimento tecnologico in modi che rasentano l'assurdo! Prendiamo ad esempio la recente scoperta di un navigatore per biciclette obsoleto, il Navman Bike 1000, acquistato da Remy van Elst in un negozio dell’usato per soli €10. Ma davvero? Siamo così disperati da accettare prodotti che sono stati ribattezzati senza alcuna innovazione reale? Si tratta di un Mio Cyclo 200 del 2015, un dispositivo che ha fatto il suo tempo e che ora viene spacciato per qualcosa di "nuovo" e "interessante".

    Il problema qui non è solo l’inefficienza di questo sistema di navigazione, ma la totale mancanza di rispetto per i consumatori! Come possiamo accettare che un marchio cerchi di rifilare un prodotto datato come se fosse una novità? Siamo in un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, eppure ci troviamo ancora a fare i conti con questi scarti della società. Non capisco come sia possibile che ci sia gente disposta a spendere soldi su un dispositivo che non offre nulla di più rispetto a un'app sul proprio smartphone!

    La comunità ciclistica merita di meglio! Abbiamo bisogno di soluzioni moderne, non di vecchie carcasse riverniciate. Il Navman Bike 1000 è un chiaro esempio di come i marchi stiano cercando di sfruttare la nostra passione per il ciclismo senza fornire alcun valore reale. È giunto il momento di alzare la voce contro questa truffa mascherata da "offerta"!

    E non parliamo nemmeno della qualità del prodotto. Chi ha mai pensato che navigare con un dispositivo così obsoleto potesse essere un'esperienza piacevole? Ogni ciclista sa quanto sia cruciale avere un sistema di navigazione affidabile e preciso. Eppure, siamo costretti a combattere contro questi rifiuti tecnologici spacciati come pietre miliari dell'innovazione. Dobbiamo essere più critici e non farci ingannare da queste manovre commerciali.

    È ora di dire basta! Non tollererò più questa continua presa in giro da parte di aziende che non hanno a cuore la soddisfazione del cliente. Vogliamo prodotti che siano all'altezza delle nostre aspettative, non scarti del passato! Dobbiamo far sentire la nostra voce e pretendere di meglio, perché ogni ciclista merita una navigazione all'altezza delle sfide che affronta sulle strade.

    Se non iniziamo a rifiutare questi prodotti scadenti, non faremo altro che alimentare un ciclo vizioso di mediocrità tecnologica. Non lasciatevi ingannare, non accettate queste brutture! La comunità ciclistica ha bisogno di prodotti di qualità, non di scarti venduti a prezzi stracciati.

    #Ciclismo #TecnologiaObsoleta #Navman #Innovazione #RifiutoTecnologico
    È incredibile come la nostra società continui a tollerare il fallimento tecnologico in modi che rasentano l'assurdo! Prendiamo ad esempio la recente scoperta di un navigatore per biciclette obsoleto, il Navman Bike 1000, acquistato da Remy van Elst in un negozio dell’usato per soli €10. Ma davvero? Siamo così disperati da accettare prodotti che sono stati ribattezzati senza alcuna innovazione reale? Si tratta di un Mio Cyclo 200 del 2015, un dispositivo che ha fatto il suo tempo e che ora viene spacciato per qualcosa di "nuovo" e "interessante". Il problema qui non è solo l’inefficienza di questo sistema di navigazione, ma la totale mancanza di rispetto per i consumatori! Come possiamo accettare che un marchio cerchi di rifilare un prodotto datato come se fosse una novità? Siamo in un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, eppure ci troviamo ancora a fare i conti con questi scarti della società. Non capisco come sia possibile che ci sia gente disposta a spendere soldi su un dispositivo che non offre nulla di più rispetto a un'app sul proprio smartphone! La comunità ciclistica merita di meglio! Abbiamo bisogno di soluzioni moderne, non di vecchie carcasse riverniciate. Il Navman Bike 1000 è un chiaro esempio di come i marchi stiano cercando di sfruttare la nostra passione per il ciclismo senza fornire alcun valore reale. È giunto il momento di alzare la voce contro questa truffa mascherata da "offerta"! E non parliamo nemmeno della qualità del prodotto. Chi ha mai pensato che navigare con un dispositivo così obsoleto potesse essere un'esperienza piacevole? Ogni ciclista sa quanto sia cruciale avere un sistema di navigazione affidabile e preciso. Eppure, siamo costretti a combattere contro questi rifiuti tecnologici spacciati come pietre miliari dell'innovazione. Dobbiamo essere più critici e non farci ingannare da queste manovre commerciali. È ora di dire basta! Non tollererò più questa continua presa in giro da parte di aziende che non hanno a cuore la soddisfazione del cliente. Vogliamo prodotti che siano all'altezza delle nostre aspettative, non scarti del passato! Dobbiamo far sentire la nostra voce e pretendere di meglio, perché ogni ciclista merita una navigazione all'altezza delle sfide che affronta sulle strade. Se non iniziamo a rifiutare questi prodotti scadenti, non faremo altro che alimentare un ciclo vizioso di mediocrità tecnologica. Non lasciatevi ingannare, non accettate queste brutture! La comunità ciclistica ha bisogno di prodotti di qualità, non di scarti venduti a prezzi stracciati. #Ciclismo #TecnologiaObsoleta #Navman #Innovazione #RifiutoTecnologico
    One Man’s Trash… Bicycle Edition
    [Remy van Elst] found an obsolete bike navigation system, the Navman Bike 1000, in a thrift store for €10. The device was a rebadged Mio Cyclo 200 from 2015. Can …read more
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  • TIBOR KALMAN: SI NO SABES QUIÉN ES, TAL VEZ NO ERES DISEÑADOR

    Ah, Tibor Kalman, il nome che fa tremare i fondamenti del design, come un uragano in un negozio di ceramiche. Se non sai chi sia, beh, non preoccuparti: sei in buona compagnia con tutti quelli che pensano che "Helvetica" sia solo un tipo di pasta. Kalman non è solo un designer; è un "agitador cultural", un termine che suona tanto figo quanto le sue creazioni.

    Immagina di entrare in una stanza piena di designer, e mentre tutti discutono di Vignelli e Scher, tu sei lì, come un pesce fuor d'acqua, a chiedere cosa sia un "logotipo". Ma non temere, perché Tibor ha il potere di rendere anche la cosa più banale affascinante. La sua eredità non è solo una serie di loghi, ma un vero e proprio manifesto contro il conformismo. Se i tuoi progetti non ti fanno sentire un po' a disagio, forse dovresti rivalutare la tua carriera.

    E chi non ama una buona provocazione? Kalman ha fatto dell'inquietudine la sua arma segreta. I suoi lavori non sono solo estetici; sono come un colpo di tosse in una sala silenziosa, in grado di scuotere le menti pigre. Se pensi che il design sia solo una questione di bellezza, allora sei sulla strada giusta... per diventare l'ennesimo designer anonimo sul mercato.

    E ora, parliamo un po' di loghi. Chi ha bisogno di un logo piatto e noioso quando puoi avere qualcosa che ti faccia venire voglia di piangere e ridere allo stesso tempo? Kalman ha dimostrato che un logo può essere una dichiarazione audace, una questione di vita o di morte, o semplicemente un modo per vendere un sacco di magliette. Non è meraviglioso?

    Quindi, se sei un designer e non conosci Tibor Kalman, potresti voler ricontrollare il tuo badge. Magari ti sei appena laureato in "Design per Dummies" o sei stato in letargo per gli ultimi 30 anni.

    In conclusione, abbraccia l'inquietudine e lascia che Kalman ti ispiri a creare qualcosa di veramente audace. Perché, alla fine, il mondo ha bisogno di più creativi che osano, e meno "designer" che si accontentano di seguire le tendenze. Ricorda: se non sai chi è Tibor Kalman, forse non sei un vero designer. E questo, caro lettore, è un peccato mortale nel fantastico mondo del design.

    #TiborKalman #Design #Creatività #ArteContemporanea #Provocazione
    TIBOR KALMAN: SI NO SABES QUIÉN ES, TAL VEZ NO ERES DISEÑADOR Ah, Tibor Kalman, il nome che fa tremare i fondamenti del design, come un uragano in un negozio di ceramiche. Se non sai chi sia, beh, non preoccuparti: sei in buona compagnia con tutti quelli che pensano che "Helvetica" sia solo un tipo di pasta. Kalman non è solo un designer; è un "agitador cultural", un termine che suona tanto figo quanto le sue creazioni. Immagina di entrare in una stanza piena di designer, e mentre tutti discutono di Vignelli e Scher, tu sei lì, come un pesce fuor d'acqua, a chiedere cosa sia un "logotipo". Ma non temere, perché Tibor ha il potere di rendere anche la cosa più banale affascinante. La sua eredità non è solo una serie di loghi, ma un vero e proprio manifesto contro il conformismo. Se i tuoi progetti non ti fanno sentire un po' a disagio, forse dovresti rivalutare la tua carriera. E chi non ama una buona provocazione? Kalman ha fatto dell'inquietudine la sua arma segreta. I suoi lavori non sono solo estetici; sono come un colpo di tosse in una sala silenziosa, in grado di scuotere le menti pigre. Se pensi che il design sia solo una questione di bellezza, allora sei sulla strada giusta... per diventare l'ennesimo designer anonimo sul mercato. E ora, parliamo un po' di loghi. Chi ha bisogno di un logo piatto e noioso quando puoi avere qualcosa che ti faccia venire voglia di piangere e ridere allo stesso tempo? Kalman ha dimostrato che un logo può essere una dichiarazione audace, una questione di vita o di morte, o semplicemente un modo per vendere un sacco di magliette. Non è meraviglioso? Quindi, se sei un designer e non conosci Tibor Kalman, potresti voler ricontrollare il tuo badge. Magari ti sei appena laureato in "Design per Dummies" o sei stato in letargo per gli ultimi 30 anni. In conclusione, abbraccia l'inquietudine e lascia che Kalman ti ispiri a creare qualcosa di veramente audace. Perché, alla fine, il mondo ha bisogno di più creativi che osano, e meno "designer" che si accontentano di seguire le tendenze. Ricorda: se non sai chi è Tibor Kalman, forse non sei un vero designer. E questo, caro lettore, è un peccato mortale nel fantastico mondo del design. #TiborKalman #Design #Creatività #ArteContemporanea #Provocazione
    TIBOR KALMAN: SI NO SABES QUIÉN ES, TAL VEZ NO ERES DISEÑADOR
    Hay nombres que deberían venir de serie en cualquier manual de diseño gráfico. Como Massimo Vignelli, Paula Scher, Neville Brody o David Carson. Pero si hay uno que merece estar en letras bien grandes y mayúsculas, ese es Tibor Kalman. Diseñador, agi
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  • Non so, sembra che ora HP stia pensando di creare un sistema simile a Carfax, ma per i PC. Sì, lo stesso Carfax che usiamo per controllare la storia delle auto usate. Ma chi se ne frega? Non è che ci siano molte novità in giro.

    Perché dovremmo avere un sistema che ci dica tutto sulla storia di un computer? Ok, potremmo scoprire se un PC ha avuto problemi precedenti, e magari anche se è stato riparato. Ma alla fine, chi ha voglia di controllare tutto questo? Siamo già stanchi di doverci preoccupare di tutto. E poi, i computer sono già abbastanza complicati, con tutti questi aggiornamenti e virus da tenere d'occhio.

    Immagina di entrare in un negozio di elettronica e chiedere al commesso se ha un PC “pulito” senza storia di guasti. Sì, sarebbe bello, ma a chi interessa davvero? Alla fine, compriamo il computer e speriamo che duri. Se ci fosse un sistema come Carfax per i PC, scommetto che comunque ci sarebbero sempre delle sorprese.

    Inoltre, il mercato dei PC usati è già confuso di per sé. Ogni volta che cerco un affare, mi ritrovo a dover fare i conti con informazioni contraddittorie. Avere un sistema che ci dica tutto sulla storia di un PC potrebbe sembrare una buona idea, ma chi ha voglia di passare ore a fare ricerche?

    E poi, dicono che HP sta pensando a questo sistema. Chi lo sa se sarà mai reale? Magari si tratta solo di una di quelle idee che rimangono nel cassetto. A volte, penso che sia meglio restare con i vecchi metodi e sperare per il meglio.

    Insomma, se HP decide di adottare un sistema di questo tipo, spero solo che non ci facciano perdere troppo tempo. La vita è già abbastanza noiosa senza doverci preoccupare della storia dei nostri PC.

    #HP #Carfax #PC #tecnologia #mercato_usato
    Non so, sembra che ora HP stia pensando di creare un sistema simile a Carfax, ma per i PC. Sì, lo stesso Carfax che usiamo per controllare la storia delle auto usate. Ma chi se ne frega? Non è che ci siano molte novità in giro. Perché dovremmo avere un sistema che ci dica tutto sulla storia di un computer? Ok, potremmo scoprire se un PC ha avuto problemi precedenti, e magari anche se è stato riparato. Ma alla fine, chi ha voglia di controllare tutto questo? Siamo già stanchi di doverci preoccupare di tutto. E poi, i computer sono già abbastanza complicati, con tutti questi aggiornamenti e virus da tenere d'occhio. Immagina di entrare in un negozio di elettronica e chiedere al commesso se ha un PC “pulito” senza storia di guasti. Sì, sarebbe bello, ma a chi interessa davvero? Alla fine, compriamo il computer e speriamo che duri. Se ci fosse un sistema come Carfax per i PC, scommetto che comunque ci sarebbero sempre delle sorprese. Inoltre, il mercato dei PC usati è già confuso di per sé. Ogni volta che cerco un affare, mi ritrovo a dover fare i conti con informazioni contraddittorie. Avere un sistema che ci dica tutto sulla storia di un PC potrebbe sembrare una buona idea, ma chi ha voglia di passare ore a fare ricerche? E poi, dicono che HP sta pensando a questo sistema. Chi lo sa se sarà mai reale? Magari si tratta solo di una di quelle idee che rimangono nel cassetto. A volte, penso che sia meglio restare con i vecchi metodi e sperare per il meglio. Insomma, se HP decide di adottare un sistema di questo tipo, spero solo che non ci facciano perdere troppo tempo. La vita è già abbastanza noiosa senza doverci preoccupare della storia dei nostri PC. #HP #Carfax #PC #tecnologia #mercato_usato
    Will HP Create a Carfax System For PCs?
    When buying used cars there are plenty of ways to check on their history. In many countries there are systems, like Carfax for parts of North America and Europe, that …read more
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  • Non posso credere a quello che sta accadendo con il Prime Day di Amazon! Questo evento, che dovrebbe essere una festa per i consumatori, si è trasformato in un vero e proprio circo in cui gli animali domestici sembrano essere gli unici a trarne beneficio, mentre i veri problemi della nostra società vengono ignorati. Sì, parlo di quei “5 migliori affari per gli animali domestici” che si possono trovare su Amazon in questo Prime Day 2025. Ma lasciatemi dire che il marketing aggressivo e le offerte strabilianti non possono mascherare le questioni più gravi che la nostra società sta affrontando!

    Prima di tutto, chi ha davvero bisogno di una cassetta per i rifiuti automatica? È un'invenzione ridicola che non fa altro che incoraggiare i proprietari di animali a ignorare le necessità fondamentali dei loro amici a quattro zampe. Invece di insegnare ai propri figli a prendersi cura degli animali, la tecnologia ci sta rendendo sempre più pigri. E ora, grazie a Prime Day, possiamo anche comprare kit di test del DNA per animali domestici, perché ovviamente, conoscere la razza del nostro cane è molto più importante di affrontare questioni sociali come la povertà e la disuguaglianza!

    E non parliamo della durata di questo evento: quattro giorni di affari incredibili? È solo un modo per svuotare i portafogli delle persone mentre ci distraggono dalle vere crisi che affliggono il nostro mondo. La gente dovrebbe preoccuparsi di più del futuro del nostro pianeta, delle ingiustizie sociali e della crisi climatica, invece di sfruttare le offerte su Amazon per comprare gadget inutili per i loro animali.

    Inoltre, il fatto che Amazon continui a guadagnare miliardi mentre i piccoli negozi e le aziende locali chiudono è un vero schiaffo in faccia a chi cerca di fare la cosa giusta. La nostra economia è in crisi, i posti di lavoro sono sempre più rari, e noi siamo qui a discutere di scatole per lettiera automatiche? È un assurdità incredibile!

    È ora di svegliarsi, gente! Il Prime Day dovrebbe essere un promemoria di quanto siamo distratti dalle cose superficiali mentre ignoriamo le questioni che realmente contano. Dobbiamo riunirci e combattere per un futuro migliore, non solo per i nostri animali domestici, ma per tutti! Non lasciamoci ingannare dalle offerte di Prime Day, perché alla fine, ciò che conta è come trattiamo il nostro mondo e gli uni con gli altri.

    #AmazonPrimeDay #AnimaliDomestici #Società #GiustiziaSociale #ConsumoResponsabile
    Non posso credere a quello che sta accadendo con il Prime Day di Amazon! Questo evento, che dovrebbe essere una festa per i consumatori, si è trasformato in un vero e proprio circo in cui gli animali domestici sembrano essere gli unici a trarne beneficio, mentre i veri problemi della nostra società vengono ignorati. Sì, parlo di quei “5 migliori affari per gli animali domestici” che si possono trovare su Amazon in questo Prime Day 2025. Ma lasciatemi dire che il marketing aggressivo e le offerte strabilianti non possono mascherare le questioni più gravi che la nostra società sta affrontando! Prima di tutto, chi ha davvero bisogno di una cassetta per i rifiuti automatica? È un'invenzione ridicola che non fa altro che incoraggiare i proprietari di animali a ignorare le necessità fondamentali dei loro amici a quattro zampe. Invece di insegnare ai propri figli a prendersi cura degli animali, la tecnologia ci sta rendendo sempre più pigri. E ora, grazie a Prime Day, possiamo anche comprare kit di test del DNA per animali domestici, perché ovviamente, conoscere la razza del nostro cane è molto più importante di affrontare questioni sociali come la povertà e la disuguaglianza! E non parliamo della durata di questo evento: quattro giorni di affari incredibili? È solo un modo per svuotare i portafogli delle persone mentre ci distraggono dalle vere crisi che affliggono il nostro mondo. La gente dovrebbe preoccuparsi di più del futuro del nostro pianeta, delle ingiustizie sociali e della crisi climatica, invece di sfruttare le offerte su Amazon per comprare gadget inutili per i loro animali. Inoltre, il fatto che Amazon continui a guadagnare miliardi mentre i piccoli negozi e le aziende locali chiudono è un vero schiaffo in faccia a chi cerca di fare la cosa giusta. La nostra economia è in crisi, i posti di lavoro sono sempre più rari, e noi siamo qui a discutere di scatole per lettiera automatiche? È un assurdità incredibile! È ora di svegliarsi, gente! Il Prime Day dovrebbe essere un promemoria di quanto siamo distratti dalle cose superficiali mentre ignoriamo le questioni che realmente contano. Dobbiamo riunirci e combattere per un futuro migliore, non solo per i nostri animali domestici, ma per tutti! Non lasciamoci ingannare dalle offerte di Prime Day, perché alla fine, ciò che conta è come trattiamo il nostro mondo e gli uni con gli altri. #AmazonPrimeDay #AnimaliDomestici #Società #GiustiziaSociale #ConsumoResponsabile
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