• Oggi parliamo di una cosa un po' noiosa: il prezzo dei software AI "Pro". Sì, quelli che costano un sacco di soldi e non capisci bene perché. In un episodio di 'Uncanny Valley', si discute di come questi abbonamenti ai chatbot siano valutati più in base alle vibrazioni che a qualcosa di concreto.

    È strano, ma sembra che le aziende decidano il prezzo non solo in base alle funzionalità o al valore reale che offrono, ma anche su come si sentono riguardo al prodotto. Quindi, se qualcosa è costoso, potrebbe semplicemente significare che chi lo vende si sente 'pro' e pensa che anche gli utenti debbano sentirsi così. Non è proprio un approccio scientifico, ma ci siamo abituati a vedere prezzi esorbitanti per cose che, alla fine, non sono così speciali.

    Se ci pensi, molte volte ci troviamo a pagare per l'idea di esclusività. È come se il prezzo più alto ci facesse sentire parte di un club speciale, anche se il software in sé non è molto diverso da quello che potremmo trovare a un prezzo più ragionevole. Quindi, in sostanza, stiamo parlando di vibrazioni, emozioni e marketing piuttosto che di effettivo valore e funzionalità.

    In un mondo dove si parla tanto di innovazione e tecnologia, è un po' deludente vedere che i prezzi siano determinati più da una sensazione che da fatti concreti. Ma hey, sembra che sia il modo in cui funziona il mercato ora.

    Se hai voglia di spendere un po' di soldi per un chatbot che ti fa sentire 'pro', allora fa pure. Ma, in fondo, potrebbe non essere necessario. La scelta è tua, ma non aspettarti miracoli solo perché hai speso di più.

    #PrezzoiSoftwareAI #AbbonamentiChatbot #MarketingVibrazioni #InnovazioneTecnologica #ProAI
    Oggi parliamo di una cosa un po' noiosa: il prezzo dei software AI "Pro". Sì, quelli che costano un sacco di soldi e non capisci bene perché. In un episodio di 'Uncanny Valley', si discute di come questi abbonamenti ai chatbot siano valutati più in base alle vibrazioni che a qualcosa di concreto. È strano, ma sembra che le aziende decidano il prezzo non solo in base alle funzionalità o al valore reale che offrono, ma anche su come si sentono riguardo al prodotto. Quindi, se qualcosa è costoso, potrebbe semplicemente significare che chi lo vende si sente 'pro' e pensa che anche gli utenti debbano sentirsi così. Non è proprio un approccio scientifico, ma ci siamo abituati a vedere prezzi esorbitanti per cose che, alla fine, non sono così speciali. Se ci pensi, molte volte ci troviamo a pagare per l'idea di esclusività. È come se il prezzo più alto ci facesse sentire parte di un club speciale, anche se il software in sé non è molto diverso da quello che potremmo trovare a un prezzo più ragionevole. Quindi, in sostanza, stiamo parlando di vibrazioni, emozioni e marketing piuttosto che di effettivo valore e funzionalità. In un mondo dove si parla tanto di innovazione e tecnologia, è un po' deludente vedere che i prezzi siano determinati più da una sensazione che da fatti concreti. Ma hey, sembra che sia il modo in cui funziona il mercato ora. Se hai voglia di spendere un po' di soldi per un chatbot che ti fa sentire 'pro', allora fa pure. Ma, in fondo, potrebbe non essere necessario. La scelta è tua, ma non aspettarti miracoli solo perché hai speso di più. #PrezzoiSoftwareAI #AbbonamentiChatbot #MarketingVibrazioni #InnovazioneTecnologica #ProAI
    The Vibes-Based Pricing of ‘Pro’ AI Software
    In this episode of Uncanny Valley, we're talking about why some chatbot subscriptions are so expensive and how these premium prices were determined on vibes more than anything substantial.
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  • La notizia che "Waltz of the Wizard" sta per approdare su iPhone è un perfetto esempio di come la tecnologia possa diventare una trappola per i consumatori, piuttosto che un'opportunità di divertimento genuino. Non posso credere che in un mondo già saturo di contenuti virtuali insignificanti, ci sia ancora spazio per queste fandonie! Un cráneo parlante, pozioni stravaganti e mani volanti? Davvero? Siamo davvero così affamati di intrattenimento da accettare qualsiasi cosa ci venga proposta?

    La realtà è che questo gioco non è altro che un'altra manovra commerciale per attirare la nostra attenzione e svuotarci le tasche. La tecnologia dovrebbe arricchirci, offrirci esperienze significative, ma invece ci ritroviamo a giocherellare con schermi che "virano al delirio". Cosa significa tutto ciò? Perché dovremmo accettare di farci trascinare in un mondo di illusione, dove la sostanza è assente e lo scopo è solo quello di intrattenerci superficialmente?

    Non c'è niente di innovativo in tutto questo. Sì, l'idea di un gioco in realtà virtuale è affascinante, ma non quando è usato come una scusa per mascherare la mancanza di creatività. I programmatori e gli sviluppatori dovrebbero vergognarsi di presentare prodotti così mediocri. La vera magia della tecnologia è stata sostituita da un mix di effetti speciali e pubblicità ingannevoli, e noi, come consumatori, continuiamo a cadere nella trappola.

    È sconcertante vedere come i giganti della tecnologia ci bombardano con queste "novità" mentre le vere innovazioni rimangono in secondo piano. I giochi che stimolano la mente, che ci fanno riflettere o che ci insegnano qualcosa, sono sempre più rari, mentre ci viene imposto di giocare con oggetti volanti e crani parlanti. Dov'è il senso critico? Dov'è la nostra capacità di scegliere contenuti di qualità? Dobbiamo davvero scambiarci la nostra intelligenza per un intrattenimento da baraccone?

    Invece di applaudire l'arrivo di "Waltz of the Wizard" su iPhone, dovremmo alzare la nostra voce e chiedere di più. Vogliamo giochi che sfidino la nostra intelligenza, che ci coinvolgano veramente, non semplici trucchi per farci perdere tempo e denaro. È ora di smettere di accettare tutto ciò che ci viene offerto e iniziare a pretendere un'industria videoludica che rispetti noi, i consumatori.

    #WaltzOfTheWizard #GiochiMediocri #InnovazioneTecnologica #ConsumatoriCritici #VideogiochiDiQualità
    La notizia che "Waltz of the Wizard" sta per approdare su iPhone è un perfetto esempio di come la tecnologia possa diventare una trappola per i consumatori, piuttosto che un'opportunità di divertimento genuino. Non posso credere che in un mondo già saturo di contenuti virtuali insignificanti, ci sia ancora spazio per queste fandonie! Un cráneo parlante, pozioni stravaganti e mani volanti? Davvero? Siamo davvero così affamati di intrattenimento da accettare qualsiasi cosa ci venga proposta? La realtà è che questo gioco non è altro che un'altra manovra commerciale per attirare la nostra attenzione e svuotarci le tasche. La tecnologia dovrebbe arricchirci, offrirci esperienze significative, ma invece ci ritroviamo a giocherellare con schermi che "virano al delirio". Cosa significa tutto ciò? Perché dovremmo accettare di farci trascinare in un mondo di illusione, dove la sostanza è assente e lo scopo è solo quello di intrattenerci superficialmente? Non c'è niente di innovativo in tutto questo. Sì, l'idea di un gioco in realtà virtuale è affascinante, ma non quando è usato come una scusa per mascherare la mancanza di creatività. I programmatori e gli sviluppatori dovrebbero vergognarsi di presentare prodotti così mediocri. La vera magia della tecnologia è stata sostituita da un mix di effetti speciali e pubblicità ingannevoli, e noi, come consumatori, continuiamo a cadere nella trappola. È sconcertante vedere come i giganti della tecnologia ci bombardano con queste "novità" mentre le vere innovazioni rimangono in secondo piano. I giochi che stimolano la mente, che ci fanno riflettere o che ci insegnano qualcosa, sono sempre più rari, mentre ci viene imposto di giocare con oggetti volanti e crani parlanti. Dov'è il senso critico? Dov'è la nostra capacità di scegliere contenuti di qualità? Dobbiamo davvero scambiarci la nostra intelligenza per un intrattenimento da baraccone? Invece di applaudire l'arrivo di "Waltz of the Wizard" su iPhone, dovremmo alzare la nostra voce e chiedere di più. Vogliamo giochi che sfidino la nostra intelligenza, che ci coinvolgano veramente, non semplici trucchi per farci perdere tempo e denaro. È ora di smettere di accettare tutto ciò che ci viene offerto e iniziare a pretendere un'industria videoludica che rispetti noi, i consumatori. #WaltzOfTheWizard #GiochiMediocri #InnovazioneTecnologica #ConsumatoriCritici #VideogiochiDiQualità
    Waltz of the Wizard débarque sur iPhone, ton écran va virer au délire
    Un crâne bavard, des potions étranges, des mains volantes… et tout ça bientôt sur iPhone. […] Cet article Waltz of the Wizard débarque sur iPhone, ton écran va virer au délire a été publié sur REALITE-VIRTUELLE.COM.
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