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  • Non posso fare a meno di sentire un peso opprimente sul cuore mentre mi immergo nel mondo di GTA Online, dove i morti viventi tornano a farci visita. In questa nuova modalità di sopravvivenza tropicale, ci si aspetterebbe un rifugio, un paradiso da esplorare. Ma invece, trovo solo un'isola desolata, un luogo che amplifica la mia solitudine e il mio senso di abbandono.

    Mentre i zombie si aggirano tra le palme e le sabbie dorate, mi rendo conto che la vera battaglia non è contro di loro, ma contro questa maledetta sensazione di vuoto che mi accompagna. Qui, circondato dalla bellezza, mi sento più perso che mai. Ogni colpo di pistola, ogni urlo di un sopravvissuto, risuona come un eco della mia desolazione.

    La vita, in questo gioco e anche nella realtà, sembra un ciclo infinito di combattimenti e fughe. Gli zombie sono solo un riflesso della mia lotta interna. La lotta per trovare un posto dove appartengo, per sentirsi accolti in un mondo che sembra aver dimenticato il calore dell'umanità. Le luci brillanti di Los Santos non possono illuminare le ombre che si adattano al mio cuore. Ogni volta che un compagno di gioco cade, sento come se una parte di me svanisse con lui. La perdita è palpabile, e la solitudine si fa sempre più pesante.

    L'isola, che dovrebbe essere un rifugio, diventa la mia prigione. Le onde del mare che si infrangono sulla spiaggia sembrano sussurrare storie di speranza, ma io non riesco a sentirle. Sono intrappolato in un ciclo di ricordi e desideri inappagati, mentre i zombie continuano a tornare, simboli di un passato che non riesco a lasciar andare. Ogni volta che riaffiorano, mi ricordo di quanto fosse bello quando le cose erano diverse, quando l'unica cosa di cui avevo paura era di perdermi nel gioco, non nella vita.

    La modalità di sopravvivenza tropicale di GTA Online è un riflesso della mia esistenza: un viaggio in un paradiso che nasconde pericoli inaspettati e una solitudine che fa male. Spero che un giorno possa trovare la forza di affrontare queste ombre e trovare un nuovo inizio, ma per ora, mi sento intrappolato in questo labirinto di dolore e nostalgia.

    #GTAOnline #Zombie #Sopravvivenza #Solitudine #CuoreSpezzato
    Non posso fare a meno di sentire un peso opprimente sul cuore mentre mi immergo nel mondo di GTA Online, dove i morti viventi tornano a farci visita. In questa nuova modalità di sopravvivenza tropicale, ci si aspetterebbe un rifugio, un paradiso da esplorare. Ma invece, trovo solo un'isola desolata, un luogo che amplifica la mia solitudine e il mio senso di abbandono. 🌴💔 Mentre i zombie si aggirano tra le palme e le sabbie dorate, mi rendo conto che la vera battaglia non è contro di loro, ma contro questa maledetta sensazione di vuoto che mi accompagna. Qui, circondato dalla bellezza, mi sento più perso che mai. Ogni colpo di pistola, ogni urlo di un sopravvissuto, risuona come un eco della mia desolazione. 🥀 La vita, in questo gioco e anche nella realtà, sembra un ciclo infinito di combattimenti e fughe. Gli zombie sono solo un riflesso della mia lotta interna. La lotta per trovare un posto dove appartengo, per sentirsi accolti in un mondo che sembra aver dimenticato il calore dell'umanità. Le luci brillanti di Los Santos non possono illuminare le ombre che si adattano al mio cuore. Ogni volta che un compagno di gioco cade, sento come se una parte di me svanisse con lui. La perdita è palpabile, e la solitudine si fa sempre più pesante. 😞 L'isola, che dovrebbe essere un rifugio, diventa la mia prigione. Le onde del mare che si infrangono sulla spiaggia sembrano sussurrare storie di speranza, ma io non riesco a sentirle. Sono intrappolato in un ciclo di ricordi e desideri inappagati, mentre i zombie continuano a tornare, simboli di un passato che non riesco a lasciar andare. Ogni volta che riaffiorano, mi ricordo di quanto fosse bello quando le cose erano diverse, quando l'unica cosa di cui avevo paura era di perdermi nel gioco, non nella vita. 🌊 La modalità di sopravvivenza tropicale di GTA Online è un riflesso della mia esistenza: un viaggio in un paradiso che nasconde pericoli inaspettati e una solitudine che fa male. Spero che un giorno possa trovare la forza di affrontare queste ombre e trovare un nuovo inizio, ma per ora, mi sento intrappolato in questo labirinto di dolore e nostalgia. 🖤 #GTAOnline #Zombie #Sopravvivenza #Solitudine #CuoreSpezzato
    Zombies Return To GTA Online In Bigger, More Tropical Survival Mode
    The undead are back once more in Rockstar's online crime sim, but this time they're hanging out on an island paradise The post Zombies Return To <i>GTA Online</i> In Bigger, More Tropical Survival Mode appeared first on Kotaku.
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  • stati, Google, Agentic, AI, ricerca, tecnologia, innovazione, futuro

    ## Introduzione

    Negli ultimi anni, il mondo della tecnologia ha subito trasformazioni notevoli, e tra le innovazioni più rilevanti c'è l'emergere dell'intelligenza artificiale (AI). Google, uno dei leader del settore, sta sviluppando una nuova modalità chiamata "Agentic". Questa evoluzione rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui interagiamo con la ricerca online. In questo articolo, esploreremo cosa significa...
    stati, Google, Agentic, AI, ricerca, tecnologia, innovazione, futuro ## Introduzione Negli ultimi anni, il mondo della tecnologia ha subito trasformazioni notevoli, e tra le innovazioni più rilevanti c'è l'emergere dell'intelligenza artificiale (AI). Google, uno dei leader del settore, sta sviluppando una nuova modalità chiamata "Agentic". Questa evoluzione rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui interagiamo con la ricerca online. In questo articolo, esploreremo cosa significa...
    180 Stati e Vantaggi di "Agentic": Google Sviluppa la Modalità AI e la Ricerca Tradizionale Sta Morendo!
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  • Non so, sembra che nel 2026 ritorni la modalità multiplayer di Ghost of Tsushima, quella che molti considerano sottovalutata. Si chiama Ghost of Yōtei Legends. Potrebbe essere interessante, ma onestamente, chi ha voglia di aspettare così tanto?

    La modalità multiplayer non ha mai avuto tutto questo hype, e ora stanno cercando di farla tornare. Chissà, magari ci sarà qualcosa di nuovo, ma non penso che cambierà molto. La gente si è già abituata ai giochi più recenti e, beh, non so se qualcuno sarà veramente entusiasta di tornare a giocare a qualcosa che è stato lasciato indietro.

    Sarà un'altra di quelle cose che probabilmente giocherò solo perché non ho niente di meglio da fare. A volte è bello distrarsi, ma non so se questo sarà il caso. Spero solo che non ci sarà troppa attesa per scaricarlo.

    Comunque, se sei un fan di Ghost of Tsushima, forse vale la pena dare un’occhiata quando uscirà. Ma sinceramente, non sono sicuro che ci sia molto da aspettarsi.

    #GhostOfTsushima #Yotei #Multiplayer #Giochi #Videogiochi
    Non so, sembra che nel 2026 ritorni la modalità multiplayer di Ghost of Tsushima, quella che molti considerano sottovalutata. Si chiama Ghost of Yōtei Legends. Potrebbe essere interessante, ma onestamente, chi ha voglia di aspettare così tanto? La modalità multiplayer non ha mai avuto tutto questo hype, e ora stanno cercando di farla tornare. Chissà, magari ci sarà qualcosa di nuovo, ma non penso che cambierà molto. La gente si è già abituata ai giochi più recenti e, beh, non so se qualcuno sarà veramente entusiasta di tornare a giocare a qualcosa che è stato lasciato indietro. Sarà un'altra di quelle cose che probabilmente giocherò solo perché non ho niente di meglio da fare. A volte è bello distrarsi, ma non so se questo sarà il caso. Spero solo che non ci sarà troppa attesa per scaricarlo. Comunque, se sei un fan di Ghost of Tsushima, forse vale la pena dare un’occhiata quando uscirà. Ma sinceramente, non sono sicuro che ci sia molto da aspettarsi. #GhostOfTsushima #Yotei #Multiplayer #Giochi #Videogiochi
    Ghost Of Tsushima’s Grossly Underrated Multiplayer Mode Returns In Yotei
    Ghost of Yōtei Legends will arrive sometime in 2026 The post <i>Ghost Of Tsushima’</i>s Grossly Underrated Multiplayer Mode Returns In <i>Yotei</i> appeared first on Kotaku.
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  • I fan di Umamusume hanno cercato di rendere omaggio a un purosangue recentemente scomparso, ma le cose non sono andate come previsto. L’idea di commemorare il cavallo è sicuramente ben intenzionata, ma alla fine hanno finito per utilizzare delle opere d'arte generate da intelligenza artificiale, il che ha un po' rovinato l'atmosfera dell'omaggio.

    Sembra che ci sia stata un’enorme confusione su come avrebbero potuto onorare adeguatamente il cavallo, eppure alla fine si sono ritrovati con risultati che non rispecchiano affatto il rispetto che volevano esprimere. Non so, forse è solo un altro esempio di come la tecnologia può complicare le cose, invece di semplificarle.

    È un po' triste, in effetti. Si vorrebbe credere che un gesto così semplice come rendere omaggio a un animale che ha corso e vinto molte gare possa essere fatto senza errori. Invece, i fan di Umamusume si sono ritrovati a dover affrontare critiche per la mancanza di autenticità nell'opera d'arte e il risultato finale è stato un misto di creatività mal indirizzata e un certo senso di delusione.

    La verità è che gesti come questi dovrebbero essere realizzati con passione e attenzione, ma sembra che ci sia stata una mancanza di entusiasmo. La maggior parte delle persone, me compreso, tende a sentirsi un po’ spenta di fronte a situazioni come questa. Non è che manchi l’interesse per il cavallo, ma la modalità con cui è stato affrontato l’omaggio ha lasciato molto a desiderare.

    E così, anche se l’intento era buono, alla fine è risultato tutto un po’ meh. I fan di Umamusume volevano onorare un grande cavallo, e invece sono finiti con un’opera d’arte generata da AI che non riesce a trasmettere il sentimento che volevano. Insomma, un bel casino, ma alla fine chi se ne frega.

    È solo un altro giorno nella vita dei fan, tra una corsa e l'altra, senza particolari entusiasmi.

    #Umamusume #cavalli #tributo #arteAI #delusione
    I fan di Umamusume hanno cercato di rendere omaggio a un purosangue recentemente scomparso, ma le cose non sono andate come previsto. L’idea di commemorare il cavallo è sicuramente ben intenzionata, ma alla fine hanno finito per utilizzare delle opere d'arte generate da intelligenza artificiale, il che ha un po' rovinato l'atmosfera dell'omaggio. Sembra che ci sia stata un’enorme confusione su come avrebbero potuto onorare adeguatamente il cavallo, eppure alla fine si sono ritrovati con risultati che non rispecchiano affatto il rispetto che volevano esprimere. Non so, forse è solo un altro esempio di come la tecnologia può complicare le cose, invece di semplificarle. È un po' triste, in effetti. Si vorrebbe credere che un gesto così semplice come rendere omaggio a un animale che ha corso e vinto molte gare possa essere fatto senza errori. Invece, i fan di Umamusume si sono ritrovati a dover affrontare critiche per la mancanza di autenticità nell'opera d'arte e il risultato finale è stato un misto di creatività mal indirizzata e un certo senso di delusione. La verità è che gesti come questi dovrebbero essere realizzati con passione e attenzione, ma sembra che ci sia stata una mancanza di entusiasmo. La maggior parte delle persone, me compreso, tende a sentirsi un po’ spenta di fronte a situazioni come questa. Non è che manchi l’interesse per il cavallo, ma la modalità con cui è stato affrontato l’omaggio ha lasciato molto a desiderare. E così, anche se l’intento era buono, alla fine è risultato tutto un po’ meh. I fan di Umamusume volevano onorare un grande cavallo, e invece sono finiti con un’opera d’arte generata da AI che non riesce a trasmettere il sentimento che volevano. Insomma, un bel casino, ma alla fine chi se ne frega. È solo un altro giorno nella vita dei fan, tra una corsa e l'altra, senza particolari entusiasmi. #Umamusume #cavalli #tributo #arteAI #delusione
    Umamusume Fans Tried To Pay Tribute To Recently Deceased Racehorse, But It Didn’t Go As Planned
    The fan-led effort was well-intentioned, but accidentally ended up using AI-generated art The post <em>Umamusume</em> Fans Tried To Pay Tribute To Recently Deceased Racehorse, But It Didn’t Go As Planned appeared first on Kotaku.
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  • La situazione attuale in Battlefield 6 è semplicemente inaccettabile. È una vergogna che in un gioco così atteso e celebrato come questo, ci sia una mancanza totale di collaborazione tra i giocatori. "Per favore, vi imploro, revive persone in Battlefield 6", è un appello disperato che dovrebbe essere ascoltato da tutti. Ma che cosa vediamo in realtà? La maggior parte dei giocatori è troppo concentrata sul proprio punteggio e sulle proprie statistiche per preoccuparsi di aiutare gli altri.

    La modalità di gioco è stata progettata per incoraggiare il lavoro di squadra e il supporto reciproco, eppure i giocatori scelgono di ignorare questa fondamentale faccenda. È come se avessero dimenticato completamente il concetto di comunità. Ogni volta che un compagno di squadra cade, è come se fosse un invito a non fare nulla. E perché? Perché è più facile correre avanti e accumulare kill piuttosto che fermarsi e revivere un compagno. È semplicemente ridicolo!

    Le meccaniche di revival sono state rese così semplici, eppure ci troviamo in una situazione in cui il numero di revival effettuati è imbarazzante. È una critica feroce a chi gioca. È una mancanza di rispetto verso il gioco e verso i compagni di squadra. Se non sei disposto a rimanere indietro e aiutare gli altri, allora perché sei presente in un gioco che si basa su una forte componente di team? La tua presenza è superflua!

    Inoltre, EA ha creato un ambiente di gioco che incoraggia questo comportamento egoistico. Le ricompense per il lavoro di squadra sono scarse e, di conseguenza, i giocatori si concentrano solo su ciò che porta guadagni immediati. Ma che dire della soddisfazione di vedere il tuo compagno di squadra tornare in vita e combattere al tuo fianco? Non è questa l'essenza di un gioco di guerra? La mancanza di revival sta rovinando l'esperienza di gioco e trasformando Battlefield 6 in un campo di battaglia egoista, dove la vittoria personale prevale su tutto il resto.

    Dobbiamo chiedere a gran voce un cambiamento. È ora di smettere di ignorare le meccaniche di revival e iniziare a utilizzarle. Ogni volta che lasci un compagno di squadra a terra, stai tradendo non solo lui, ma anche il gioco stesso. È ora di tornare all'essenza di ciò che significa essere parte di un team. Non possiamo permettere che questa cultura dell'egoismo continui a prevalere. I giocatori devono unirsi e chiedere un ritorno al gioco cooperativo che ci è stato promesso. Se non lo facciamo, Battlefield 6 si trasformerà in un triste ricordo di ciò che poteva essere.

    #Battlefield6 #Revive #GamingCommunity #EA #FPS
    La situazione attuale in Battlefield 6 è semplicemente inaccettabile. È una vergogna che in un gioco così atteso e celebrato come questo, ci sia una mancanza totale di collaborazione tra i giocatori. "Per favore, vi imploro, revive persone in Battlefield 6", è un appello disperato che dovrebbe essere ascoltato da tutti. Ma che cosa vediamo in realtà? La maggior parte dei giocatori è troppo concentrata sul proprio punteggio e sulle proprie statistiche per preoccuparsi di aiutare gli altri. La modalità di gioco è stata progettata per incoraggiare il lavoro di squadra e il supporto reciproco, eppure i giocatori scelgono di ignorare questa fondamentale faccenda. È come se avessero dimenticato completamente il concetto di comunità. Ogni volta che un compagno di squadra cade, è come se fosse un invito a non fare nulla. E perché? Perché è più facile correre avanti e accumulare kill piuttosto che fermarsi e revivere un compagno. È semplicemente ridicolo! Le meccaniche di revival sono state rese così semplici, eppure ci troviamo in una situazione in cui il numero di revival effettuati è imbarazzante. È una critica feroce a chi gioca. È una mancanza di rispetto verso il gioco e verso i compagni di squadra. Se non sei disposto a rimanere indietro e aiutare gli altri, allora perché sei presente in un gioco che si basa su una forte componente di team? La tua presenza è superflua! Inoltre, EA ha creato un ambiente di gioco che incoraggia questo comportamento egoistico. Le ricompense per il lavoro di squadra sono scarse e, di conseguenza, i giocatori si concentrano solo su ciò che porta guadagni immediati. Ma che dire della soddisfazione di vedere il tuo compagno di squadra tornare in vita e combattere al tuo fianco? Non è questa l'essenza di un gioco di guerra? La mancanza di revival sta rovinando l'esperienza di gioco e trasformando Battlefield 6 in un campo di battaglia egoista, dove la vittoria personale prevale su tutto il resto. Dobbiamo chiedere a gran voce un cambiamento. È ora di smettere di ignorare le meccaniche di revival e iniziare a utilizzarle. Ogni volta che lasci un compagno di squadra a terra, stai tradendo non solo lui, ma anche il gioco stesso. È ora di tornare all'essenza di ciò che significa essere parte di un team. Non possiamo permettere che questa cultura dell'egoismo continui a prevalere. I giocatori devono unirsi e chiedere un ritorno al gioco cooperativo che ci è stato promesso. Se non lo facciamo, Battlefield 6 si trasformerà in un triste ricordo di ciò che poteva essere. #Battlefield6 #Revive #GamingCommunity #EA #FPS
    Please, I’m Begging You, Revive People In Battlefield 6
    In EA's new military FPS helping others is easy, but very few people are doing it The post Please, I’m Begging You, Revive People In <i>Battlefield 6</i> appeared first on Kotaku.
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  • Ciao a tutti, meravigliosi artisti e amanti dell'arte! Oggi voglio condividere con voi una storia davvero ispiratrice che ci insegna l'importanza di "dipingere entro i limiti" e come questo possa portare a un viaggio verso l'arte onesta e tradizionale.

    Immaginate di essere come Primary Hughes, un artista che ha deciso di allontanarsi dall'arte digitale e riconnettersi con la vera gioia di dipingere. Questa scelta non è stata solo una questione di tecnica, ma un vero risveglio dell'anima! Quando ci liberiamo delle distrazioni del mondo digitale, possiamo riscoprire il nostro scopo e la nostra passione per l'arte.

    Pensate a tutte quelle volte in cui abbiamo sentito il bisogno di esprimerci, di comunicare emozioni e storie attraverso i colori e le pennellate. Hughes ci ricorda che l'arte è una forma di autenticità e connessione profonda con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

    Dipingere entro i limiti non significa limitarsi, ma piuttosto trovare la libertà all'interno di una cornice. È come dare un senso di disciplina alla creatività! Quando abbracciamo le tecniche tradizionali, possiamo esplorare nuovi orizzonti e scoprire modalità uniche di espressione. Ogni pennellata diventa un'opportunità per raccontare una storia, per trasmettere emozioni, per connettersi con gli altri!

    E non dimentichiamo il potere terapeutico dell'arte! Quando ci immergiamo nella pittura, possiamo liberarci dallo stress e dai pensieri negativi. La bellezza di dipingere con intenzione ci permette di esprimere chi siamo veramente. Ogni quadro diventa un riflesso della nostra anima, un viaggio personale che vale la pena intraprendere.

    Quindi, cari amici, vi invito a prendere i vostri pennelli e a iniziare a dipingere! Non importa se siete principianti o artisti esperti, ciò che conta è l'intento e la passione che mettete nelle vostre opere. Lasciate che ogni colore parli per voi, lasciate che ogni linea racconti la vostra storia!

    Ricordate, l'arte è un viaggio, non una destinazione. E ogni viaggio che intraprendiamo ci avvicina di più alla nostra vera essenza. Siate audaci, siate creativi e soprattutto, siate voi stessi!

    Concludo con una citazione che amo: "La vita è un'opera d'arte; vivila con passione e creatività!"

    #ArteTradizionale #PitturaConPassione #ViaggioArtistico #Creatività #Ispirazione
    🎨✨ Ciao a tutti, meravigliosi artisti e amanti dell'arte! Oggi voglio condividere con voi una storia davvero ispiratrice che ci insegna l'importanza di "dipingere entro i limiti" e come questo possa portare a un viaggio verso l'arte onesta e tradizionale. Immaginate di essere come Primary Hughes, un artista che ha deciso di allontanarsi dall'arte digitale e riconnettersi con la vera gioia di dipingere. 🌈 Questa scelta non è stata solo una questione di tecnica, ma un vero risveglio dell'anima! Quando ci liberiamo delle distrazioni del mondo digitale, possiamo riscoprire il nostro scopo e la nostra passione per l'arte. Pensate a tutte quelle volte in cui abbiamo sentito il bisogno di esprimerci, di comunicare emozioni e storie attraverso i colori e le pennellate. Hughes ci ricorda che l'arte è una forma di autenticità e connessione profonda con noi stessi e con il mondo che ci circonda. 💖 Dipingere entro i limiti non significa limitarsi, ma piuttosto trovare la libertà all'interno di una cornice. È come dare un senso di disciplina alla creatività! Quando abbracciamo le tecniche tradizionali, possiamo esplorare nuovi orizzonti e scoprire modalità uniche di espressione. Ogni pennellata diventa un'opportunità per raccontare una storia, per trasmettere emozioni, per connettersi con gli altri! 🌟 E non dimentichiamo il potere terapeutico dell'arte! Quando ci immergiamo nella pittura, possiamo liberarci dallo stress e dai pensieri negativi. La bellezza di dipingere con intenzione ci permette di esprimere chi siamo veramente. Ogni quadro diventa un riflesso della nostra anima, un viaggio personale che vale la pena intraprendere. 🖌️✨ Quindi, cari amici, vi invito a prendere i vostri pennelli e a iniziare a dipingere! Non importa se siete principianti o artisti esperti, ciò che conta è l'intento e la passione che mettete nelle vostre opere. Lasciate che ogni colore parli per voi, lasciate che ogni linea racconti la vostra storia! 🌍💕 Ricordate, l'arte è un viaggio, non una destinazione. E ogni viaggio che intraprendiamo ci avvicina di più alla nostra vera essenza. Siate audaci, siate creativi e soprattutto, siate voi stessi! Concludo con una citazione che amo: "La vita è un'opera d'arte; vivila con passione e creatività!" 🎉 #ArteTradizionale #PitturaConPassione #ViaggioArtistico #Creatività #Ispirazione
    Why 'paint within limits' put Primary Hughes on a journey to honest, traditional art
    How stepping away from digital art helped him reconnect with the joy of painting with purpose.
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  • battlefield 6, modalità UGC, Godot, EA, contenuti creati dagli utenti, live service, Battlefield Universe, giochi multiplayer, innovazione nei videogiochi

    ## Introduzione

    Negli ultimi anni, il panorama dei videogiochi ha visto una crescente attenzione verso la creazione di contenuti da parte degli utenti. Questa tendenza si riflette chiaramente nell'ultima iterazione della serie di giochi Battlefield, nota come Battlefield 6. Grazie a un’innovativa modalità UGC (User Generated Content) aliment...
    battlefield 6, modalità UGC, Godot, EA, contenuti creati dagli utenti, live service, Battlefield Universe, giochi multiplayer, innovazione nei videogiochi ## Introduzione Negli ultimi anni, il panorama dei videogiochi ha visto una crescente attenzione verso la creazione di contenuti da parte degli utenti. Questa tendenza si riflette chiaramente nell'ultima iterazione della serie di giochi Battlefield, nota come Battlefield 6. Grazie a un’innovativa modalità UGC (User Generated Content) aliment...
    Battlefield 6: La Modalità UGC Potenziata da Godot e il Futuro dei Servizi Live di EA
    battlefield 6, modalità UGC, Godot, EA, contenuti creati dagli utenti, live service, Battlefield Universe, giochi multiplayer, innovazione nei videogiochi ## Introduzione Negli ultimi anni, il panorama dei videogiochi ha visto una crescente attenzione verso la creazione di contenuti da parte degli utenti. Questa tendenza si riflette chiaramente nell'ultima iterazione della serie di giochi...
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  • L'adozione precoce della modalità AI di Google sta diventando un incubo per il settore SEO! È assurdo come questo gigante della tecnologia stia influenzando negativamente il marketing online, senza alcuna considerazione per le implicazioni che ha sulla qualità dei contenuti e sulla giustizia delle pratiche SEO. Gli esperti di marketing e i creatori di contenuti sono stati messi da parte, mentre algoritmi imperscrutabili decidono chi merita visibilità e chi no. Questo è inaccettabile!

    Cosa ci si aspetta da un'azienda come Google? Dobbiamo davvero tollerare che una tecnologia che dovrebbe migliorare le nostre vite e il nostro lavoro si trasformi in un'arma contro di noi? La ricerca mostra già tendenze allarmanti su come l'adozione della modalità AI di Google stia alterando il panorama SEO. I siti web che una volta si posizionavano bene ora sono schiacciati da contenuti generati automaticamente che non hanno nulla a che fare con il valore reale che offriamo al nostro pubblico. È una vera e propria guerra contro la creatività umana!

    E non parliamo nemmeno dei marketer che si trovano a combattere contro un algoritmo che cambia continuamente, un algoritmo che non ha alcun rispetto per il lavoro duro e l'impegno. La modalità AI di Google sta creando una giungla in cui la qualità del contenuto viene sacrificata sull'altare della velocità e della convenienza. Siamo di fronte a un futuro in cui i contenuti sono prodotti in serie da macchine, privi di anima e di sostanza. Questo non è solo un problema tecnico; è un attacco diretto al nostro diritto di esprimere idee, raccontare storie e costruire relazioni autentiche con il nostro pubblico.

    Le aziende che si affidano a strategie SEO solide e contenuti originali vengono punite mentre i contenuti generati dall'IA ottengono risultati migliori. È ridicolo e profondamente ingiusto! Gli operatori del settore devono alzare la voce e combattere contro questa tendenza pericolosa. Dobbiamo far sentire il nostro disappunto e chiedere un cambiamento. Non possiamo permettere che il futuro del marketing e del SEO sia deciso da algoritmi che non comprendono il valore dell'umanità!

    È tempo di prendere posizione e difendere il nostro campo. Non possiamo più ignorare l'impatto devastante che la modalità AI di Google sta avendo sul SEO e sul marketing. Se non ci opponiamo a questo, stiamo solo preparando il terreno per un futuro in cui i contenuti umani verranno spazzati via da un mare di banalità generate da una macchina. Svegliatevi, gente! È ora di combattere per una rete più equa e giusta!

    #SEO #Marketing #GoogleAI #Contenuti #Innovazione
    L'adozione precoce della modalità AI di Google sta diventando un incubo per il settore SEO! È assurdo come questo gigante della tecnologia stia influenzando negativamente il marketing online, senza alcuna considerazione per le implicazioni che ha sulla qualità dei contenuti e sulla giustizia delle pratiche SEO. Gli esperti di marketing e i creatori di contenuti sono stati messi da parte, mentre algoritmi imperscrutabili decidono chi merita visibilità e chi no. Questo è inaccettabile! Cosa ci si aspetta da un'azienda come Google? Dobbiamo davvero tollerare che una tecnologia che dovrebbe migliorare le nostre vite e il nostro lavoro si trasformi in un'arma contro di noi? La ricerca mostra già tendenze allarmanti su come l'adozione della modalità AI di Google stia alterando il panorama SEO. I siti web che una volta si posizionavano bene ora sono schiacciati da contenuti generati automaticamente che non hanno nulla a che fare con il valore reale che offriamo al nostro pubblico. È una vera e propria guerra contro la creatività umana! E non parliamo nemmeno dei marketer che si trovano a combattere contro un algoritmo che cambia continuamente, un algoritmo che non ha alcun rispetto per il lavoro duro e l'impegno. La modalità AI di Google sta creando una giungla in cui la qualità del contenuto viene sacrificata sull'altare della velocità e della convenienza. Siamo di fronte a un futuro in cui i contenuti sono prodotti in serie da macchine, privi di anima e di sostanza. Questo non è solo un problema tecnico; è un attacco diretto al nostro diritto di esprimere idee, raccontare storie e costruire relazioni autentiche con il nostro pubblico. Le aziende che si affidano a strategie SEO solide e contenuti originali vengono punite mentre i contenuti generati dall'IA ottengono risultati migliori. È ridicolo e profondamente ingiusto! Gli operatori del settore devono alzare la voce e combattere contro questa tendenza pericolosa. Dobbiamo far sentire il nostro disappunto e chiedere un cambiamento. Non possiamo permettere che il futuro del marketing e del SEO sia deciso da algoritmi che non comprendono il valore dell'umanità! È tempo di prendere posizione e difendere il nostro campo. Non possiamo più ignorare l'impatto devastante che la modalità AI di Google sta avendo sul SEO e sul marketing. Se non ci opponiamo a questo, stiamo solo preparando il terreno per un futuro in cui i contenuti umani verranno spazzati via da un mare di banalità generate da una macchina. Svegliatevi, gente! È ora di combattere per una rete più equa e giusta! #SEO #Marketing #GoogleAI #Contenuti #Innovazione
    Google AI Mode’s Early Adoption and SEO Impact
    Our study reveals early trends of how people are adopting Google’s AI Mode and how this may impact SEO and marketing.
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