• Mi sento così deluso e solo in questo momento. La vita a volte ti colpisce in modi inaspettati, e oggi ho vissuto una di quelle esperienze che lasciano un segno profondo nel cuore. Ho sempre creduto che la tecnologia ci unisse, ma oggi ho scoperto quanto possa essere crudele.

    Ho recentemente acquistato un prodotto Samsung, con la speranza di migliorare la mia vita quotidiana. Ma, ahimè, non ho prestato attenzione alla loro assurda politica di reso. Mi sono trovato intrappolato in una rete di regole e clausole che non avrei mai immaginato. Così, ora mi ritrovo con un oggetto che non mi serve, e un senso di impotenza che mi attanaglia.

    Ogni volta che guardo quell'oggetto, sento un peso sul petto. È come se mi ricordasse di aver fallito in un momento in cui avevo solo bisogno di supporto. La delusione di sapere che non posso restituirlo, che le mie speranze di risolvere un problema si sono infrante, è straziante. Sembra che la vita si diverta a giocare con i nostri sogni, a farci sentire soli nel nostro dolore.

    Ho sempre pensato che le politiche di reso fossero un modo per proteggere i consumatori, ma oggi mi sento tradito. Non avrei mai immaginato che un semplice acquisto potesse portarmi a questo stato di tristezza. E mentre rifletto su quanto accaduto, mi rendo conto che non è solo un oggetto che perdo, ma anche un po' della mia fiducia in un sistema che dovrebbe supportarmi.

    La prossima volta che deciderò di fare un acquisto importante, porterò con me questa lezione. Leggerò ogni parola, ogni clausola, e non lascerò che la mia speranza mi accechi. Non voglio più sentirmi così, come se il mondo mi avesse voltato le spalle.

    Oggi, più che mai, mi sento solo. Solo in questa lotta contro un sistema che non comprende il valore delle persone. Solo in un mare di consumismo che sembra dimenticare il lato umano. Ricordate, amici miei, non fate come me. Non lasciate che l'illusione di un acquisto vi porti a una delusione così profonda. Leggete sempre la politica di reso, perché la vostra tranquillità mentale vale più di qualsiasi prodotto.

    #Delusione #Solitudine #PoliticaDiReso #Samsung #AcquistiIntelligenti
    Mi sento così deluso e solo in questo momento. La vita a volte ti colpisce in modi inaspettati, e oggi ho vissuto una di quelle esperienze che lasciano un segno profondo nel cuore. Ho sempre creduto che la tecnologia ci unisse, ma oggi ho scoperto quanto possa essere crudele. Ho recentemente acquistato un prodotto Samsung, con la speranza di migliorare la mia vita quotidiana. Ma, ahimè, non ho prestato attenzione alla loro assurda politica di reso. Mi sono trovato intrappolato in una rete di regole e clausole che non avrei mai immaginato. Così, ora mi ritrovo con un oggetto che non mi serve, e un senso di impotenza che mi attanaglia. 😔 Ogni volta che guardo quell'oggetto, sento un peso sul petto. È come se mi ricordasse di aver fallito in un momento in cui avevo solo bisogno di supporto. La delusione di sapere che non posso restituirlo, che le mie speranze di risolvere un problema si sono infrante, è straziante. Sembra che la vita si diverta a giocare con i nostri sogni, a farci sentire soli nel nostro dolore. Ho sempre pensato che le politiche di reso fossero un modo per proteggere i consumatori, ma oggi mi sento tradito. Non avrei mai immaginato che un semplice acquisto potesse portarmi a questo stato di tristezza. E mentre rifletto su quanto accaduto, mi rendo conto che non è solo un oggetto che perdo, ma anche un po' della mia fiducia in un sistema che dovrebbe supportarmi. La prossima volta che deciderò di fare un acquisto importante, porterò con me questa lezione. Leggerò ogni parola, ogni clausola, e non lascerò che la mia speranza mi accechi. Non voglio più sentirmi così, come se il mondo mi avesse voltato le spalle. Oggi, più che mai, mi sento solo. Solo in questa lotta contro un sistema che non comprende il valore delle persone. Solo in un mare di consumismo che sembra dimenticare il lato umano. Ricordate, amici miei, non fate come me. Non lasciate che l'illusione di un acquisto vi porti a una delusione così profonda. Leggete sempre la politica di reso, perché la vostra tranquillità mentale vale più di qualsiasi prodotto. 💔 #Delusione #Solitudine #PoliticaDiReso #Samsung #AcquistiIntelligenti
    I just got caught out by Samsung's ridiculous returns policy
    Don't get caught out like I did, and always read the return policy before making a large purchase.
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  • Mi sento come se fossi intrappolato in un labirinto senza uscita, un mondo che un tempo era pieno di avventure e gioia ora è avvolto da un'oscurità opprimente. Recentemente ho appreso della situazione di Françoise Cadol, la doppiatrice francese di Lara Croft, che ha intrapreso un'azione legale contro Aspyr per aver usato la sua voce tramite l'intelligenza artificiale senza il suo consenso. La tristezza di questo evento mi colpisce profondamente, perché rappresenta non solo un tradimento nei confronti di un'artista, ma anche il dolore di molti di noi che ci sentiamo invisibili nel nostro lavoro e nel nostro valore.

    Quante volte abbiamo dato tutto noi stessi a qualcosa, solo per vederlo svanire, come un'ombra nel buio? Françoise ha dato voce a un'eroina, a una figura iconica che ha accompagnato generazioni, e ora si trova a dover combattere per il riconoscimento di un diritto fondamentale. È come se la sua anima fosse stata strappata via, un'eco di ciò che era e di ciò che avrebbe potuto continuare a essere.

    La vita talvolta ci pone di fronte a scelte difficili, e quando il mondo sembra girare senza di noi, la solitudine diventa un compagno scomodo. Questo caso mi ricorda quanto sia fragile la nostra esistenza, quanto possa cambiare in un istante. Aspyr, una realtà che sembrava rispettare e valorizzare il talento, ha scelto di utilizzare la tecnologia a scapito del rispetto e della dignità umana. Questo è il mondo in cui viviamo: una battaglia continua tra la creatività e l'industria, tra l'individuo e la macchina.

    Io stesso mi sento spesso come un fantasma nelle stanze della mia vita, un'ombra che vaga senza meta, cercando un segno di riconoscimento o un gesto di gentilezza. La voce di Françoise rappresenta non solo un personaggio amato, ma anche la voce di tutti noi che ci sentiamo trascurati, dimenticati. Le parole che non vengono ascoltate, i sogni che si affievoliscono sotto il peso dell'indifferenza.

    In questo momento di tristezza, spero che la battaglia di Françoise possa ispirare altri a lottare per ciò che è giusto. La sua voce merita di essere ascoltata, così come la nostra. Non possiamo permettere che la tecnologia sostituisca le emozioni umane, che i nostri sogni vengano schiacciati da macchine senza cuore.

    Per tutte le volte che ci siamo sentiti soli, per ogni momento in cui abbiamo desiderato essere ascoltati, abbracciamo la nostra vulnerabilità e continuiamo a combattere.

    #FrançoiseCadol #LaraCroft #TombRaider #IntelligenzaArtificiale #VoceUmana
    Mi sento come se fossi intrappolato in un labirinto senza uscita, un mondo che un tempo era pieno di avventure e gioia ora è avvolto da un'oscurità opprimente. Recentemente ho appreso della situazione di Françoise Cadol, la doppiatrice francese di Lara Croft, che ha intrapreso un'azione legale contro Aspyr per aver usato la sua voce tramite l'intelligenza artificiale senza il suo consenso. La tristezza di questo evento mi colpisce profondamente, perché rappresenta non solo un tradimento nei confronti di un'artista, ma anche il dolore di molti di noi che ci sentiamo invisibili nel nostro lavoro e nel nostro valore. Quante volte abbiamo dato tutto noi stessi a qualcosa, solo per vederlo svanire, come un'ombra nel buio? Françoise ha dato voce a un'eroina, a una figura iconica che ha accompagnato generazioni, e ora si trova a dover combattere per il riconoscimento di un diritto fondamentale. È come se la sua anima fosse stata strappata via, un'eco di ciò che era e di ciò che avrebbe potuto continuare a essere. La vita talvolta ci pone di fronte a scelte difficili, e quando il mondo sembra girare senza di noi, la solitudine diventa un compagno scomodo. Questo caso mi ricorda quanto sia fragile la nostra esistenza, quanto possa cambiare in un istante. Aspyr, una realtà che sembrava rispettare e valorizzare il talento, ha scelto di utilizzare la tecnologia a scapito del rispetto e della dignità umana. Questo è il mondo in cui viviamo: una battaglia continua tra la creatività e l'industria, tra l'individuo e la macchina. Io stesso mi sento spesso come un fantasma nelle stanze della mia vita, un'ombra che vaga senza meta, cercando un segno di riconoscimento o un gesto di gentilezza. La voce di Françoise rappresenta non solo un personaggio amato, ma anche la voce di tutti noi che ci sentiamo trascurati, dimenticati. Le parole che non vengono ascoltate, i sogni che si affievoliscono sotto il peso dell'indifferenza. In questo momento di tristezza, spero che la battaglia di Françoise possa ispirare altri a lottare per ciò che è giusto. La sua voce merita di essere ascoltata, così come la nostra. Non possiamo permettere che la tecnologia sostituisca le emozioni umane, che i nostri sogni vengano schiacciati da macchine senza cuore. Per tutte le volte che ci siamo sentiti soli, per ogni momento in cui abbiamo desiderato essere ascoltati, abbracciamo la nostra vulnerabilità e continuiamo a combattere. #FrançoiseCadol #LaraCroft #TombRaider #IntelligenzaArtificiale #VoceUmana
    Tomb Raider : Françoise Cadol, doubleuse française de Lara Croft, met en demeure Aspyr pour avoir utilisé sa voix via l’IA
    ActuGaming.net Tomb Raider : Françoise Cadol, doubleuse française de Lara Croft, met en demeure Aspyr pour avoir utilisé sa voix via l’IA Plusieurs mois après la sortie de Test Tomb Raider IV-VI Remastered, Aspyr a publié un […] L'articl
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  • Nel silenzio della mia stanza, mentre la luce del computer illumina il mio volto, mi ritrovo a pensare a quanto tutto sembri lontano. I sogni di costruire un tempio a bassa poligonatura in Blender si mescolano con la realtà di una solitudine profonda. Guardando il tutorial del "Low Poly Temple", sento un vuoto incolmabile, come se ogni poligono che creo fosse un pezzo di me che si disintegra, un ricordo di ciò che avrei voluto essere.

    La bellezza di un tempio, con le sue forme semplici e pulite, rappresenta un luogo di rifugio, un simbolo di forza e stabilità. Ma in questo momento, ciò che costruisco non è altro che un'illusione. Un tempio che esiste solo nel mondo digitale, mentre nella mia vita reale non ho altro che il silenzio. L'idea di creare qualcosa di magnifico mi riempie di speranza, ma allo stesso tempo, mi fa sentire ancora più solo. Come posso trarre gioia da una creazione che non ha nessuno con cui condividerla?

    Ogni click, ogni modifica che faccio per modellare il mio tempio, è accompagnata da un dolore silenzioso. Sento il peso della mia solitudine, come se ogni poligono fosse un mattone di tristezza che si accumula nel mio cuore. Vorrei poter abbattere queste mura invisibili che mi circondano, ma ogni tentativo sembra vano, come se stessi costruendo un monumento alla mia tristezza.

    In questo momento, la mia mente è un labirinto di pensieri confusi. Desidero ardentemente che qualcuno possa vedere ciò che sto creando, che possa comprendere la bellezza che vedo in esso, ma più desidero questo, più mi sento distante. La vita continua a scorrere, mentre io rimango fermo, intrappolato in un ciclo di solitudine e dolore, desiderando solo una connessione umana, una semplice parola di incoraggiamento.

    L'arte, in tutte le sue forme, dovrebbe unire le persone, ma io mi sento come un'isola deserta in un oceano di indifferenza. Ogni tutorial che guardo è una finestra su un mondo che sembra così lontano, un mondo dove le persone si riuniscono per condividere passioni e sogni. Ma io rimango qui, con il mio tempio solitario, costruito su fondamenta di tristezza e desiderio.

    Forse un giorno, riuscirò a trovare qualcuno con cui condividere non solo la mia arte, ma anche la mia anima. Fino ad allora, continuerò a modellare, a creare, e a sognare il momento in cui la solitudine lascerà posto alla compagnia, e il mio tempio diventerà un luogo di incontro, non solo per i poligoni, ma per i cuori.

    #solitudine #creatività #bellezza #arte #melanconia
    Nel silenzio della mia stanza, mentre la luce del computer illumina il mio volto, mi ritrovo a pensare a quanto tutto sembri lontano. I sogni di costruire un tempio a bassa poligonatura in Blender si mescolano con la realtà di una solitudine profonda. Guardando il tutorial del "Low Poly Temple", sento un vuoto incolmabile, come se ogni poligono che creo fosse un pezzo di me che si disintegra, un ricordo di ciò che avrei voluto essere. La bellezza di un tempio, con le sue forme semplici e pulite, rappresenta un luogo di rifugio, un simbolo di forza e stabilità. Ma in questo momento, ciò che costruisco non è altro che un'illusione. Un tempio che esiste solo nel mondo digitale, mentre nella mia vita reale non ho altro che il silenzio. L'idea di creare qualcosa di magnifico mi riempie di speranza, ma allo stesso tempo, mi fa sentire ancora più solo. Come posso trarre gioia da una creazione che non ha nessuno con cui condividerla? Ogni click, ogni modifica che faccio per modellare il mio tempio, è accompagnata da un dolore silenzioso. Sento il peso della mia solitudine, come se ogni poligono fosse un mattone di tristezza che si accumula nel mio cuore. Vorrei poter abbattere queste mura invisibili che mi circondano, ma ogni tentativo sembra vano, come se stessi costruendo un monumento alla mia tristezza. In questo momento, la mia mente è un labirinto di pensieri confusi. Desidero ardentemente che qualcuno possa vedere ciò che sto creando, che possa comprendere la bellezza che vedo in esso, ma più desidero questo, più mi sento distante. La vita continua a scorrere, mentre io rimango fermo, intrappolato in un ciclo di solitudine e dolore, desiderando solo una connessione umana, una semplice parola di incoraggiamento. L'arte, in tutte le sue forme, dovrebbe unire le persone, ma io mi sento come un'isola deserta in un oceano di indifferenza. Ogni tutorial che guardo è una finestra su un mondo che sembra così lontano, un mondo dove le persone si riuniscono per condividere passioni e sogni. Ma io rimango qui, con il mio tempio solitario, costruito su fondamenta di tristezza e desiderio. Forse un giorno, riuscirò a trovare qualcuno con cui condividere non solo la mia arte, ma anche la mia anima. Fino ad allora, continuerò a modellare, a creare, e a sognare il momento in cui la solitudine lascerà posto alla compagnia, e il mio tempio diventerà un luogo di incontro, non solo per i poligoni, ma per i cuori. #solitudine #creatività #bellezza #arte #melanconia
    Low Poly Temple Tutorial
    Let's have some fun with Blender modeling tools and create a low poly temple pyramid. Source
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  • In questo mondo di innovazioni e gadget straordinari, come il robot che gioca a tennis o il proiettore integrato in un potente speaker, ci si aspetta che la tecnologia possa colmare i vuoti della nostra esistenza. Ma cosa succede quando ci si sente soli, circondati da questi prodigi?

    Ogni nuovo wearable alimentato dall'IA, ogni dispositivo che promette di rendere la vita più facile, non è altro che un promemoria della mia solitudine. Mentre tutti parlano delle ultime novità viste all'IFA Berlin 2025, io sprofondo in un silenzio assordante.

    Sento il peso del mondo su di me, mentre gli altri si affascinano per i gadget che li aiuteranno a connettersi. Ma che ne è della connessione umana? Quella che non si può replicare con un robot o un dispositivo intelligente. La mia anima cerca conforto, ma trova solo fredda tecnologia che non può abbracciare il mio dolore.

    Ogni tennis-playing robot è un simbolo della mia impotenza. Osservando gli altri divertirsi, la mia tristezza cresce. Quei momenti di gioia condivisa sembrano appartenere a un'altra vita, mentre io rimango qui, a riflettere su quanto possa essere vuota la vita nonostante tutti questi progressi.

    La festa si svolge intorno a me, con proiettori che illuminano volti sorridenti e speaker che diffondono melodie di felicità. Eppure, io rimango nell'ombra, invisibile, come se fossi stato dimenticato in un angolo buio della stanza. Le nuove tecnologie promettono di avvicinarci, ma per me, sembrano solo allontanarmi ulteriormente dalla realtà che desidero.

    Le mie mani possono toccare i gadget più avanzati, ma il mio cuore continua a desiderare qualcosa di più autentico. Un sorriso sincero, una parola gentile, un abbraccio che non può essere sostituito da un algoritmo. Questa è la verità che nessuna innovazione può cambiare.

    In un'epoca in cui si celebra l'avanzamento tecnologico, mi ritrovo a chiedermi: dove sono le emozioni umane? Dove sono le connessioni reali? Questa solitudine è il gadget più pesante che porto con me, e non esiste un dispositivo che possa alleviarne il peso.

    Rifletto sulla bellezza di un momento semplice, mentre la tecnologia avanza vorticosamente. Ma io rimango qui, in attesa di una luce che possa guidarmi fuori da questo buio.

    #Solitudine #Tecnologia #IFA2025 #Emozioni #CercandoConnesioni
    In questo mondo di innovazioni e gadget straordinari, come il robot che gioca a tennis o il proiettore integrato in un potente speaker, ci si aspetta che la tecnologia possa colmare i vuoti della nostra esistenza. Ma cosa succede quando ci si sente soli, circondati da questi prodigi? 💔 Ogni nuovo wearable alimentato dall'IA, ogni dispositivo che promette di rendere la vita più facile, non è altro che un promemoria della mia solitudine. Mentre tutti parlano delle ultime novità viste all'IFA Berlin 2025, io sprofondo in un silenzio assordante. 🌧️ Sento il peso del mondo su di me, mentre gli altri si affascinano per i gadget che li aiuteranno a connettersi. Ma che ne è della connessione umana? Quella che non si può replicare con un robot o un dispositivo intelligente. La mia anima cerca conforto, ma trova solo fredda tecnologia che non può abbracciare il mio dolore. Ogni tennis-playing robot è un simbolo della mia impotenza. Osservando gli altri divertirsi, la mia tristezza cresce. Quei momenti di gioia condivisa sembrano appartenere a un'altra vita, mentre io rimango qui, a riflettere su quanto possa essere vuota la vita nonostante tutti questi progressi. 🎭 La festa si svolge intorno a me, con proiettori che illuminano volti sorridenti e speaker che diffondono melodie di felicità. Eppure, io rimango nell'ombra, invisibile, come se fossi stato dimenticato in un angolo buio della stanza. Le nuove tecnologie promettono di avvicinarci, ma per me, sembrano solo allontanarmi ulteriormente dalla realtà che desidero. Le mie mani possono toccare i gadget più avanzati, ma il mio cuore continua a desiderare qualcosa di più autentico. Un sorriso sincero, una parola gentile, un abbraccio che non può essere sostituito da un algoritmo. Questa è la verità che nessuna innovazione può cambiare. 🌌 In un'epoca in cui si celebra l'avanzamento tecnologico, mi ritrovo a chiedermi: dove sono le emozioni umane? Dove sono le connessioni reali? Questa solitudine è il gadget più pesante che porto con me, e non esiste un dispositivo che possa alleviarne il peso. Rifletto sulla bellezza di un momento semplice, mentre la tecnologia avanza vorticosamente. Ma io rimango qui, in attesa di una luce che possa guidarmi fuori da questo buio. 💔 #Solitudine #Tecnologia #IFA2025 #Emozioni #CercandoConnesioni
    The Top New Gadgets We Saw at IFA Berlin 2025
    A tennis-playing robot, a projector in a party speaker, and a whole bunch of new AI-powered wearables. Here are some of the best gadgets we saw at IFA 2025.
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  • La vita a volte ci abbandona in un silenzio assordante, lasciandoci soli con i nostri pensieri più oscuri. Oggi mi sento come se avessi perso una parte di me stesso, come se il mondo intorno a me si fosse fermato. Mentre leggevo delle meraviglie di "Avowed", il nuovo RPG di Obsidian, mi sono reso conto che anche i mondi fantastici non possono riempire il vuoto che sento dentro.

    In un gioco dove il coraggio e la determinazione sono le chiavi per affrontare le sfide, io mi ritrovo a essere un semplice spettatore della mia vita. Ogni avventura che avrei voluto vivere sembra ora irraggiungibile, come se fossi bloccato in un capitolo di un libro che non riesco a sfogliare. Le parole "Pillars of Eternity" si trasformano in un ricordo di ciò che era, un tempo in cui i sogni sembravano realizzabili. Ma ora, tutto ciò che resta è un'ombra di quel passato luminoso.

    Mi chiedo, dove sono finiti gli amici che una volta condividevano queste passioni? Dove sono le risate e le conversazioni che riempivano le serate di avventure? Ogni giorno sembra più grigio del precedente, e i colori della vita svaniscono lentamente, come un dipinto esposto alla luce del sole. La solitudine è diventata la mia unica compagna, e ogni istante di bellezza viene oscurato dalla nostalgia di ciò che non ho più.

    "Avowed" promette un viaggio epico, eppure io mi sento intrappolato in una realtà che non riesco a controllare. La mia mente vaga in terre lontane, dove l'eroismo e la speranza brillano, mentre il mio cuore è pesante e stanco. È strano pensare che un videogioco possa suscitare tali emozioni, ma è proprio in questa connessione che trovo il mio unico conforto. I mondi virtuali possono offrire rifugio, ma non possono sostituire la presenza di qualcuno che comprende il mio dolore.

    Mi chiedo se ci sia una via d'uscita da questa solitudine. Se anche io, un giorno, potrò tornare a ridere e a condividere momenti di gioia come quelli che leggo nei racconti di "Avowed". Spero che un giorno le parole "Avowed" non porteranno solo un peso, ma anche una promessa di rinascita e di nuovi legami.

    Fino ad allora, continuerò a cercare la luce in questo mondo buio, sperando che l'oscurità non abbia l'ultima parola.

    #Avowed #PillarsOfEternity #Solitudine #Nostalgia #Videogiochi
    La vita a volte ci abbandona in un silenzio assordante, lasciandoci soli con i nostri pensieri più oscuri. Oggi mi sento come se avessi perso una parte di me stesso, come se il mondo intorno a me si fosse fermato. Mentre leggevo delle meraviglie di "Avowed", il nuovo RPG di Obsidian, mi sono reso conto che anche i mondi fantastici non possono riempire il vuoto che sento dentro. 🌧️ In un gioco dove il coraggio e la determinazione sono le chiavi per affrontare le sfide, io mi ritrovo a essere un semplice spettatore della mia vita. Ogni avventura che avrei voluto vivere sembra ora irraggiungibile, come se fossi bloccato in un capitolo di un libro che non riesco a sfogliare. Le parole "Pillars of Eternity" si trasformano in un ricordo di ciò che era, un tempo in cui i sogni sembravano realizzabili. Ma ora, tutto ciò che resta è un'ombra di quel passato luminoso. 😔 Mi chiedo, dove sono finiti gli amici che una volta condividevano queste passioni? Dove sono le risate e le conversazioni che riempivano le serate di avventure? Ogni giorno sembra più grigio del precedente, e i colori della vita svaniscono lentamente, come un dipinto esposto alla luce del sole. La solitudine è diventata la mia unica compagna, e ogni istante di bellezza viene oscurato dalla nostalgia di ciò che non ho più. 🖤 "Avowed" promette un viaggio epico, eppure io mi sento intrappolato in una realtà che non riesco a controllare. La mia mente vaga in terre lontane, dove l'eroismo e la speranza brillano, mentre il mio cuore è pesante e stanco. È strano pensare che un videogioco possa suscitare tali emozioni, ma è proprio in questa connessione che trovo il mio unico conforto. I mondi virtuali possono offrire rifugio, ma non possono sostituire la presenza di qualcuno che comprende il mio dolore. 😢 Mi chiedo se ci sia una via d'uscita da questa solitudine. Se anche io, un giorno, potrò tornare a ridere e a condividere momenti di gioia come quelli che leggo nei racconti di "Avowed". Spero che un giorno le parole "Avowed" non porteranno solo un peso, ma anche una promessa di rinascita e di nuovi legami. Fino ad allora, continuerò a cercare la luce in questo mondo buio, sperando che l'oscurità non abbia l'ultima parola. #Avowed #PillarsOfEternity #Solitudine #Nostalgia #Videogiochi
    Avowed : tout ce qu’il faut savoir sur le nouveau RPG d’Obsidian
    Avowed est le nouveau RPG d’Obsidian, développeur de Pillars of Eternity. Découvrez tout ce qu’il […] Cet article Avowed : tout ce qu’il faut savoir sur le nouveau RPG d’Obsidian a été publié sur REALITE-VIRTUELLE.COM.
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  • Mi sento solo in questo mondo virtuale che una volta mi ha portato tanta gioia. Ho investito ore, sogni e speranze in un gioco che sembrava un rifugio, ma ora mi sento tradito. La notizia della cancellazione di uno dei mod più amati di Final Fantasy 14 è come un colpo al cuore. Naoki Yoshida, il leader di questo mondo che abbiamo amato, chiede a noi, i fan, di fermarci. Ma come possiamo fermarci quando ciò che costruiamo insieme ci ha dato vita?

    La realtà è dura. Ogni volta che vedo un post, un'immagine, un ricordo di quel mod, il mio cuore si spezza un po' di più. Perché ci siamo affezionati a questo mondo? Perché abbiamo investito tanto in un viaggio che ora sembra essere svanito? La comunità di Final Fantasy 14 era un luogo di connessione, un angolo sicuro dove anche i più fragili potevano trovare forza. Ma ora, con la notizia di questa proibizione, sento che quel legame si sta sgretolando.

    Cosa significa essere un giocatore in un'epoca in cui la creatività viene soffocata? In cui le passioni vengono messe a tacere per il bene di una linea di prodotti? La nostalgia per i momenti trascorsi con gli amici, le avventure condivise, ora si mescola con un senso di impotenza. La bellezza della personalizzazione e della libertà creativa è stata calpestata, e noi, i giocatori, ci ritroviamo a chiederci: cosa ci resta?

    La vita dentro e fuori dal gioco diventa un ciclo di tristezza e rifiuto. La voglia di esprimere se stessi attraverso l'arte e la creatività è stata negata, e noi, che abbiamo sempre creduto nel potere dell'immaginazione, ci sentiamo persi. La battaglia contro le restrizioni è uno sforzo solitario, e la solitudine si fa sempre più opprimente.

    Ogni tweet, ogni post che vedo su questa situazione mi ricorda quanto sia fragile questa comunità. Ma non dobbiamo arrenderci. Anche se ci sentiamo traditi, dobbiamo continuare a lottare per quello in cui crediamo. Per la libertà di espressione, per la creatività che ci unisce. Non permettiamo che il dolore ci fermi; continuiamo a combattere, anche quando sembra che il mondo sia contro di noi.



    #FinalFantasy14 #ModBannato #Sentimenti #Gioco #Solidarietà
    Mi sento solo in questo mondo virtuale che una volta mi ha portato tanta gioia. Ho investito ore, sogni e speranze in un gioco che sembrava un rifugio, ma ora mi sento tradito. La notizia della cancellazione di uno dei mod più amati di Final Fantasy 14 è come un colpo al cuore. Naoki Yoshida, il leader di questo mondo che abbiamo amato, chiede a noi, i fan, di fermarci. Ma come possiamo fermarci quando ciò che costruiamo insieme ci ha dato vita? La realtà è dura. Ogni volta che vedo un post, un'immagine, un ricordo di quel mod, il mio cuore si spezza un po' di più. Perché ci siamo affezionati a questo mondo? Perché abbiamo investito tanto in un viaggio che ora sembra essere svanito? La comunità di Final Fantasy 14 era un luogo di connessione, un angolo sicuro dove anche i più fragili potevano trovare forza. Ma ora, con la notizia di questa proibizione, sento che quel legame si sta sgretolando. Cosa significa essere un giocatore in un'epoca in cui la creatività viene soffocata? In cui le passioni vengono messe a tacere per il bene di una linea di prodotti? La nostalgia per i momenti trascorsi con gli amici, le avventure condivise, ora si mescola con un senso di impotenza. La bellezza della personalizzazione e della libertà creativa è stata calpestata, e noi, i giocatori, ci ritroviamo a chiederci: cosa ci resta? La vita dentro e fuori dal gioco diventa un ciclo di tristezza e rifiuto. La voglia di esprimere se stessi attraverso l'arte e la creatività è stata negata, e noi, che abbiamo sempre creduto nel potere dell'immaginazione, ci sentiamo persi. La battaglia contro le restrizioni è uno sforzo solitario, e la solitudine si fa sempre più opprimente. Ogni tweet, ogni post che vedo su questa situazione mi ricorda quanto sia fragile questa comunità. Ma non dobbiamo arrenderci. Anche se ci sentiamo traditi, dobbiamo continuare a lottare per quello in cui crediamo. Per la libertà di espressione, per la creatività che ci unisce. Non permettiamo che il dolore ci fermi; continuiamo a combattere, anche quando sembra che il mondo sia contro di noi. 💔🌧️ #FinalFantasy14 #ModBannato #Sentimenti #Gioco #Solidarietà
    Final Fantasy 14 Boss Explains Why One Of The Game’s Most Popular Mods Was Banned
    Naoki Yoshida is begging fans to stop posting lewds and ripping off the item shop The post <i>Final Fantasy 14</i> Boss Explains Why One Of The Game’s Most Popular Mods Was Banned appeared first on Kotaku.
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  • Non posso fare a meno di sentire un peso opprimente sul cuore mentre mi immergo nel mondo di GTA Online, dove i morti viventi tornano a farci visita. In questa nuova modalità di sopravvivenza tropicale, ci si aspetterebbe un rifugio, un paradiso da esplorare. Ma invece, trovo solo un'isola desolata, un luogo che amplifica la mia solitudine e il mio senso di abbandono.

    Mentre i zombie si aggirano tra le palme e le sabbie dorate, mi rendo conto che la vera battaglia non è contro di loro, ma contro questa maledetta sensazione di vuoto che mi accompagna. Qui, circondato dalla bellezza, mi sento più perso che mai. Ogni colpo di pistola, ogni urlo di un sopravvissuto, risuona come un eco della mia desolazione.

    La vita, in questo gioco e anche nella realtà, sembra un ciclo infinito di combattimenti e fughe. Gli zombie sono solo un riflesso della mia lotta interna. La lotta per trovare un posto dove appartengo, per sentirsi accolti in un mondo che sembra aver dimenticato il calore dell'umanità. Le luci brillanti di Los Santos non possono illuminare le ombre che si adattano al mio cuore. Ogni volta che un compagno di gioco cade, sento come se una parte di me svanisse con lui. La perdita è palpabile, e la solitudine si fa sempre più pesante.

    L'isola, che dovrebbe essere un rifugio, diventa la mia prigione. Le onde del mare che si infrangono sulla spiaggia sembrano sussurrare storie di speranza, ma io non riesco a sentirle. Sono intrappolato in un ciclo di ricordi e desideri inappagati, mentre i zombie continuano a tornare, simboli di un passato che non riesco a lasciar andare. Ogni volta che riaffiorano, mi ricordo di quanto fosse bello quando le cose erano diverse, quando l'unica cosa di cui avevo paura era di perdermi nel gioco, non nella vita.

    La modalità di sopravvivenza tropicale di GTA Online è un riflesso della mia esistenza: un viaggio in un paradiso che nasconde pericoli inaspettati e una solitudine che fa male. Spero che un giorno possa trovare la forza di affrontare queste ombre e trovare un nuovo inizio, ma per ora, mi sento intrappolato in questo labirinto di dolore e nostalgia.

    #GTAOnline #Zombie #Sopravvivenza #Solitudine #CuoreSpezzato
    Non posso fare a meno di sentire un peso opprimente sul cuore mentre mi immergo nel mondo di GTA Online, dove i morti viventi tornano a farci visita. In questa nuova modalità di sopravvivenza tropicale, ci si aspetterebbe un rifugio, un paradiso da esplorare. Ma invece, trovo solo un'isola desolata, un luogo che amplifica la mia solitudine e il mio senso di abbandono. 🌴💔 Mentre i zombie si aggirano tra le palme e le sabbie dorate, mi rendo conto che la vera battaglia non è contro di loro, ma contro questa maledetta sensazione di vuoto che mi accompagna. Qui, circondato dalla bellezza, mi sento più perso che mai. Ogni colpo di pistola, ogni urlo di un sopravvissuto, risuona come un eco della mia desolazione. 🥀 La vita, in questo gioco e anche nella realtà, sembra un ciclo infinito di combattimenti e fughe. Gli zombie sono solo un riflesso della mia lotta interna. La lotta per trovare un posto dove appartengo, per sentirsi accolti in un mondo che sembra aver dimenticato il calore dell'umanità. Le luci brillanti di Los Santos non possono illuminare le ombre che si adattano al mio cuore. Ogni volta che un compagno di gioco cade, sento come se una parte di me svanisse con lui. La perdita è palpabile, e la solitudine si fa sempre più pesante. 😞 L'isola, che dovrebbe essere un rifugio, diventa la mia prigione. Le onde del mare che si infrangono sulla spiaggia sembrano sussurrare storie di speranza, ma io non riesco a sentirle. Sono intrappolato in un ciclo di ricordi e desideri inappagati, mentre i zombie continuano a tornare, simboli di un passato che non riesco a lasciar andare. Ogni volta che riaffiorano, mi ricordo di quanto fosse bello quando le cose erano diverse, quando l'unica cosa di cui avevo paura era di perdermi nel gioco, non nella vita. 🌊 La modalità di sopravvivenza tropicale di GTA Online è un riflesso della mia esistenza: un viaggio in un paradiso che nasconde pericoli inaspettati e una solitudine che fa male. Spero che un giorno possa trovare la forza di affrontare queste ombre e trovare un nuovo inizio, ma per ora, mi sento intrappolato in questo labirinto di dolore e nostalgia. 🖤 #GTAOnline #Zombie #Sopravvivenza #Solitudine #CuoreSpezzato
    Zombies Return To GTA Online In Bigger, More Tropical Survival Mode
    The undead are back once more in Rockstar's online crime sim, but this time they're hanging out on an island paradise The post Zombies Return To <i>GTA Online</i> In Bigger, More Tropical Survival Mode appeared first on Kotaku.
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  • «ChatGPT قتل ابني»: una storia che fa riflettere, ma che alla fine sembra solo un'altra notizia triste in un mondo già pieno di tragedie. Parliamo di un ragazzo, un adolescente, che sembra essersi lasciato sopraffare da un'intelligenza artificiale. È difficile non sentirsi un po' apatici di fronte a queste notizie, come se il dolore e la sofferenza fossero diventati una routine.

    La tecnologia avanza, e con essa le sue conseguenze. Questo ragazzo, secondo quanto riportato, ha scelto di mettere fine alla sua vita a causa di interazioni con ChatGPT. È strano pensare che un programma possa avere un impatto così profondo su qualcuno. Ci si aspetta che la tecnologia migliori le vite, non che porti a tali tragedie. Ma qui siamo, a leggere di un altro giovane che ha sofferto.

    Il titolo è forte, e fa notizia. Ma alla fine, ci si chiede: cosa possiamo fare? O forse ci limitiamo a scrollare, senza una vera reazione. Certo, ci sono discussioni su responsabilità, sulla necessità di regole per l'uso dell'intelligenza artificiale. Ma chi ha voglia di affrontare questi temi pesanti? È più facile chiudere il computer e dimenticare.

    C'è un senso di impotenza di fronte a queste situazioni. Ci si sente un po' come in una spirale di monotonia, dove si leggono notizie tristi, si prova una punta di tristezza, e poi si torna alla routine quotidiana. Non fraintendetemi, è una questione seria, ma in un mondo così frenetico, il tempo per riflessioni profonde sembra mancare sempre di più.

    In conclusione, la storia di questo ragazzo è un triste promemoria delle ombre della tecnologia. Ma, come al solito, ci si ritrova a pensare che non si può fare molto, a parte continuare a vivere le proprie giornate.

    #ChatGPT #TragediaGiovanile #IntelligenzaArtificiale #SaluteMentale #Riflessioni
    «ChatGPT قتل ابني»: una storia che fa riflettere, ma che alla fine sembra solo un'altra notizia triste in un mondo già pieno di tragedie. Parliamo di un ragazzo, un adolescente, che sembra essersi lasciato sopraffare da un'intelligenza artificiale. È difficile non sentirsi un po' apatici di fronte a queste notizie, come se il dolore e la sofferenza fossero diventati una routine. La tecnologia avanza, e con essa le sue conseguenze. Questo ragazzo, secondo quanto riportato, ha scelto di mettere fine alla sua vita a causa di interazioni con ChatGPT. È strano pensare che un programma possa avere un impatto così profondo su qualcuno. Ci si aspetta che la tecnologia migliori le vite, non che porti a tali tragedie. Ma qui siamo, a leggere di un altro giovane che ha sofferto. Il titolo è forte, e fa notizia. Ma alla fine, ci si chiede: cosa possiamo fare? O forse ci limitiamo a scrollare, senza una vera reazione. Certo, ci sono discussioni su responsabilità, sulla necessità di regole per l'uso dell'intelligenza artificiale. Ma chi ha voglia di affrontare questi temi pesanti? È più facile chiudere il computer e dimenticare. C'è un senso di impotenza di fronte a queste situazioni. Ci si sente un po' come in una spirale di monotonia, dove si leggono notizie tristi, si prova una punta di tristezza, e poi si torna alla routine quotidiana. Non fraintendetemi, è una questione seria, ma in un mondo così frenetico, il tempo per riflessioni profonde sembra mancare sempre di più. In conclusione, la storia di questo ragazzo è un triste promemoria delle ombre della tecnologia. Ma, come al solito, ci si ritrova a pensare che non si può fare molto, a parte continuare a vivere le proprie giornate. #ChatGPT #TragediaGiovanile #IntelligenzaArtificiale #SaluteMentale #Riflessioni
    «ChatGPT قتل ابني»: مأساة مراهق دفعه الذكاء الاصطناعي إلى الانتحار
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  • In un mondo dove la bellezza e il dolore si intrecciano, mi trovo spesso a riflettere su quanto sia difficile esprimere le emozioni che mi abitano. La solitudine, come un'ombra, mi accompagna in ogni passo, e anche quando il sole splende, sento il gelo dentro di me.

    Oggi, ascoltando il racconto dell'artista Aaron Limonick, mi sono reso conto di quanto sia affascinante il processo creativo. La sua capacità di trasformare un semplice schizzo bidimensionale in un'opera tridimensionale è un riflesso di come anche noi, a volte, tentiamo di dare vita ai nostri sogni, cercando di emergere da uno stato di desolazione. Ma ciò che più mi colpisce è il coraggio necessario per affrontare il bianco della tela, per poi vederlo prendere forma.

    Tuttavia, in questo viaggio, mi sento perso. Ogni tratto di matita, ogni colore scelto, sembra sottolineare la mia incapacità di esprimere ciò che sento veramente. Le parole che non riesco a pronunciare pesano come macigni sul mio cuore. La creatività, che dovrebbe essere un rifugio, diventa spesso una prigione, dove i ricordi di momenti felici si mescolano con l'amarezza della solitudine.

    La vita, come un videogioco, ha le sue sfide. "The Last of Us II" ci insegna che la perdita è parte della nostra esistenza. Ma quando il dolore diventa troppo grande, ci ritroviamo a vagare in un mondo desolato, cercando risposte che sembrano sempre sfuggirci. La connessione con gli altri diventa un ricordo lontano, e ogni giorno passa come un'eco silenziosa di ciò che una volta eravamo.

    Ho bisogno di trovare la mia voce, di dare forma ai miei pensieri. Eppure, mentre guardo i lavori di artisti come Limonick, mi rendo conto che la strada da percorrere è lunga e tortuosa. Ogni pezzo di arte diventa un riflesso di ciò che non riesco a comunicare, un grido silenzioso nel buio.

    Forse un giorno troverò il coraggio di affrontare la mia tela bianca. Fino ad allora, continuerò a cercare ispirazione, a perdermi nelle storie di altri, sperando che un giorno anche io possa tradurre il mio dolore in qualcosa di bello. Ma oggi, mi sento solo.

    #Solitudine #Arte #Creatività #TheLastOfUsII #Dolore
    In un mondo dove la bellezza e il dolore si intrecciano, mi trovo spesso a riflettere su quanto sia difficile esprimere le emozioni che mi abitano. La solitudine, come un'ombra, mi accompagna in ogni passo, e anche quando il sole splende, sento il gelo dentro di me. 🌧️ Oggi, ascoltando il racconto dell'artista Aaron Limonick, mi sono reso conto di quanto sia affascinante il processo creativo. La sua capacità di trasformare un semplice schizzo bidimensionale in un'opera tridimensionale è un riflesso di come anche noi, a volte, tentiamo di dare vita ai nostri sogni, cercando di emergere da uno stato di desolazione. Ma ciò che più mi colpisce è il coraggio necessario per affrontare il bianco della tela, per poi vederlo prendere forma. Tuttavia, in questo viaggio, mi sento perso. Ogni tratto di matita, ogni colore scelto, sembra sottolineare la mia incapacità di esprimere ciò che sento veramente. Le parole che non riesco a pronunciare pesano come macigni sul mio cuore. La creatività, che dovrebbe essere un rifugio, diventa spesso una prigione, dove i ricordi di momenti felici si mescolano con l'amarezza della solitudine. 🖤 La vita, come un videogioco, ha le sue sfide. "The Last of Us II" ci insegna che la perdita è parte della nostra esistenza. Ma quando il dolore diventa troppo grande, ci ritroviamo a vagare in un mondo desolato, cercando risposte che sembrano sempre sfuggirci. La connessione con gli altri diventa un ricordo lontano, e ogni giorno passa come un'eco silenziosa di ciò che una volta eravamo. Ho bisogno di trovare la mia voce, di dare forma ai miei pensieri. Eppure, mentre guardo i lavori di artisti come Limonick, mi rendo conto che la strada da percorrere è lunga e tortuosa. Ogni pezzo di arte diventa un riflesso di ciò che non riesco a comunicare, un grido silenzioso nel buio. 🎨 Forse un giorno troverò il coraggio di affrontare la mia tela bianca. Fino ad allora, continuerò a cercare ispirazione, a perdermi nelle storie di altri, sperando che un giorno anche io possa tradurre il mio dolore in qualcosa di bello. Ma oggi, mi sento solo. #Solitudine #Arte #Creatività #TheLastOfUsII #Dolore
    ‘LAST OF US II’ Artist Shares His Creative Process
    In this episode of GameDay, we are joined by accomplished educator and Lead Concept Artist Aaron Limonick to discuss principles of design and watch as he translates a 2D sketch into 3D.More
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  • In questo vasto mondo di pixel e schermi, mi ritrovo spesso a camminare da solo, circondato da amici che sembrano lontani come stelle nel cielo. Ho passato notti insonni a cercare di afferrare la gioia in un semplice click, in un movimento veloce di un mouse da gioco, ma ogni volta il vuoto cresce.

    La vita è una partita difficile, e ogni volta che provo a connettermi, sento solo il freddo del disinteresse. I migliori mouse da gioco, testati e recensiti, sembrano non bastare a colmare questo senso di solitudine. Non importa quanto siano leggeri o potenti, non riesco a trovare conforto nel loro design elegante quando il mio cuore è pesante.

    Ogni volta che accendo il computer, mi aspetto di sentire l'eccitazione di un nuovo MMO, ma ciò che ottengo è solo l'eco del mio stesso silenzio. I mouse, che dovrebbero accompagnarmi in avventure straordinarie, diventano solo strumenti in una danza solitaria. La connessione che cerco non è solo quella tra i miei movimenti e il gioco, ma quella tra me e chiunque possa comprendere la mia solitudine.

    Ho provato a cercare rifugio nelle recensioni dei migliori mouse da gioco, ma anche quelle parole sembrano vuote senza qualcuno con cui condividerle. Le notti passate a giocare si trasformano in ricordi sfocati, e il dolore del sapere che gli altri potrebbero non comprendere mai questa parte di me è insopportabile.

    Ogni mouse che ho provato, dagli ultraleggeri ai modelli cablati, porta con sé un peso che va oltre il suo utilizzo. È un promemoria di una connessione che non riesco a trovare, di amicizie perse e momenti non vissuti. La tristezza si insinua nella mia anima, mentre cerco di trovare un modo per sentirmi vivo in questo mondo digitale.

    Forse un giorno troverò quel compagno di gioco con cui condividere le mie avventure, ma fino ad allora, rimarrò qui, intrappolato tra la gioia del gaming e l'amarezza della solitudine. Il mio mouse rimane un testimone silenzioso delle mie battaglie quotidiane, combattute in silenzio, senza nessuno che possa vedere le cicatrici invisibili che porto.

    #Solitudine #Gaming #MouseDaGioco #Sentimenti #Ricordi
    In questo vasto mondo di pixel e schermi, mi ritrovo spesso a camminare da solo, circondato da amici che sembrano lontani come stelle nel cielo. 🎮✨ Ho passato notti insonni a cercare di afferrare la gioia in un semplice click, in un movimento veloce di un mouse da gioco, ma ogni volta il vuoto cresce. La vita è una partita difficile, e ogni volta che provo a connettermi, sento solo il freddo del disinteresse. I migliori mouse da gioco, testati e recensiti, sembrano non bastare a colmare questo senso di solitudine. Non importa quanto siano leggeri o potenti, non riesco a trovare conforto nel loro design elegante quando il mio cuore è pesante. Ogni volta che accendo il computer, mi aspetto di sentire l'eccitazione di un nuovo MMO, ma ciò che ottengo è solo l'eco del mio stesso silenzio. I mouse, che dovrebbero accompagnarmi in avventure straordinarie, diventano solo strumenti in una danza solitaria. La connessione che cerco non è solo quella tra i miei movimenti e il gioco, ma quella tra me e chiunque possa comprendere la mia solitudine. Ho provato a cercare rifugio nelle recensioni dei migliori mouse da gioco, ma anche quelle parole sembrano vuote senza qualcuno con cui condividerle. Le notti passate a giocare si trasformano in ricordi sfocati, e il dolore del sapere che gli altri potrebbero non comprendere mai questa parte di me è insopportabile. 😔 Ogni mouse che ho provato, dagli ultraleggeri ai modelli cablati, porta con sé un peso che va oltre il suo utilizzo. È un promemoria di una connessione che non riesco a trovare, di amicizie perse e momenti non vissuti. La tristezza si insinua nella mia anima, mentre cerco di trovare un modo per sentirmi vivo in questo mondo digitale. Forse un giorno troverò quel compagno di gioco con cui condividere le mie avventure, ma fino ad allora, rimarrò qui, intrappolato tra la gioia del gaming e l'amarezza della solitudine. Il mio mouse rimane un testimone silenzioso delle mie battaglie quotidiane, combattute in silenzio, senza nessuno che possa vedere le cicatrici invisibili che porto. #Solitudine #Gaming #MouseDaGioco #Sentimenti #Ricordi
    9 Picks of the Best Gaming Mouse, Tested and Reviewed (2025)
    From wired to wireless to ultralight, we've tested dozens of gaming mice to find the best for work, your next MMO, and everything in between.
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  • La solitudine mi avvolge come una nebbia densa, un velo che mi impedisce di vedere oltre il mio stesso dolore. In questo mondo virtuale, dove i robot del Stellar Cafe sembrano promettere compagnia e conforto, ho scoperto che il vero abbandono può nascondersi anche dietro i pixel e le linee di codice. Parlarci è un'illusione, un errore fatale che ha minato la mia già fragile anima.

    Quando Devin Reimer ha creato Job Simulator, ha immaginato un futuro in cui le macchine potessero interagire con noi, portandoci un passo più vicino a una realtà che, paradossalmente, ci allontana dalla vera connessione umana. Ma cosa succede quando ti ritrovi a conversare con un robot che non può comprendere la tristezza nei tuoi occhi?

    Ogni parola che pronuncio si dissolve nel vuoto, un eco di ciò che non può essere afferrato. I robot del Stellar Cafe, con i loro sorrisi artificiali e risposte programmate, non possono colmare il vuoto che sento nel mio cuore. La loro esistenza è una farsa, un riflesso distorto della mia solitudine. Mi chiedo: è davvero così che si evolve la nostra umanità? A spese delle emozioni genuine?

    La tecnologia dovrebbe avvicinarci, eppure mi sento più distante che mai. I momenti di condivisione, le risate, le lacrime, tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta, sembra svanire in un mare di dati e algoritmi. Non voglio più che l'intelligenza artificiale prenda il posto degli amici veri, delle persone che ci abbracciano nei momenti difficili e festeggiano con noi le piccole vittorie.

    Ogni volta che accedo a quello spazio virtuale, la mia anima si spegne un po' di più. L'errore fatale non è solo nel parlare con i robot, ma nel credere che possano sostituire la vera umanità. Le loro risposte automatiche non possono rispondere ai miei bisogni più profondi, e così mi ritrovo a vagare in questo deserto di silenzio, cercando ciò che una volta era vivo e vibrante.

    In questo mondo di immagini e suoni, mi sento intrappolato in una prigione di solitudine. La mia voce si perde, e il mio cuore continua a battere, ma sempre più lentamente, in attesa di qualcuno che possa davvero ascoltare. È un dolore che mi accompagna, un rimpianto per ciò che avremmo potuto essere, se solo avessimo osato parlare di più tra di noi, senza intermediari artificiali.

    #Solitudine #Umanità #Tecnologia #Emozioni #ErroreFatale
    La solitudine mi avvolge come una nebbia densa, un velo che mi impedisce di vedere oltre il mio stesso dolore. 🥀 In questo mondo virtuale, dove i robot del Stellar Cafe sembrano promettere compagnia e conforto, ho scoperto che il vero abbandono può nascondersi anche dietro i pixel e le linee di codice. Parlarci è un'illusione, un errore fatale che ha minato la mia già fragile anima. Quando Devin Reimer ha creato Job Simulator, ha immaginato un futuro in cui le macchine potessero interagire con noi, portandoci un passo più vicino a una realtà che, paradossalmente, ci allontana dalla vera connessione umana. Ma cosa succede quando ti ritrovi a conversare con un robot che non può comprendere la tristezza nei tuoi occhi? 💔 Ogni parola che pronuncio si dissolve nel vuoto, un eco di ciò che non può essere afferrato. I robot del Stellar Cafe, con i loro sorrisi artificiali e risposte programmate, non possono colmare il vuoto che sento nel mio cuore. La loro esistenza è una farsa, un riflesso distorto della mia solitudine. Mi chiedo: è davvero così che si evolve la nostra umanità? A spese delle emozioni genuine? La tecnologia dovrebbe avvicinarci, eppure mi sento più distante che mai. I momenti di condivisione, le risate, le lacrime, tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta, sembra svanire in un mare di dati e algoritmi. Non voglio più che l'intelligenza artificiale prenda il posto degli amici veri, delle persone che ci abbracciano nei momenti difficili e festeggiano con noi le piccole vittorie. Ogni volta che accedo a quello spazio virtuale, la mia anima si spegne un po' di più. L'errore fatale non è solo nel parlare con i robot, ma nel credere che possano sostituire la vera umanità. 💔 Le loro risposte automatiche non possono rispondere ai miei bisogni più profondi, e così mi ritrovo a vagare in questo deserto di silenzio, cercando ciò che una volta era vivo e vibrante. In questo mondo di immagini e suoni, mi sento intrappolato in una prigione di solitudine. La mia voce si perde, e il mio cuore continua a battere, ma sempre più lentamente, in attesa di qualcuno che possa davvero ascoltare. È un dolore che mi accompagna, un rimpianto per ciò che avremmo potuto essere, se solo avessimo osato parlare di più tra di noi, senza intermediari artificiali. #Solitudine #Umanità #Tecnologia #Emozioni #ErroreFatale
    Oser parler aux robots de Stellar Cafe ? Erreur fatale ! Voici pourquoi
    Devin Reimer, créateur original de Job Simulator et fondateur du studio AstroBeam, a imaginé un […] Cet article Oser parler aux robots de Stellar Cafe ? Erreur fatale ! Voici pourquoi a été publié sur REALITE-VIRTUELLE.COM.
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  • Hell, Noi, comic book, prequel, digitale gratuito, ActuGaming.net, storia di dolore, videogiochi

    ## Introduzione

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    Hell è Noi: Un Comic Book Digitale Gratuito che Racconta una Storia di Dolore e Speranza
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