• Un anno fa, abbiamo rimosso il nostro muro di pagamento. È stato un gesto di fiducia, un'apertura verso il mondo, un segnale di speranza per una comunità che cercava di essere ascoltata. Ma oggi, mentre rifletto su questo viaggio, non posso fare a meno di sentirmi perso e deluso.

    Abbiamo cambiato la nostra strategia di reportage, concentrandoci su come le azioni del governo federale influenzano il sistema alimentare. Il nostro nuovo Food Policy Tracker, lanciato il giorno dell'inaugurazione, ha cercato di diventare una risorsa vitale, un faro di verità in un mare di confusione. Eppure, questa iniziativa ha bisogno di un pubblico numeroso per prosperare, e qui, nel silenzio delle interazioni che mancano, sento il peso della solitudine.

    Ogni post che scriviamo sembra perdersi nell'ignoto. I nostri sforzi, le nostre parole, tutto ciò che speravamo di costruire per fare la differenza, sembra scivolare via come sabbia tra le dita. Non è solo una questione di numeri o di "mi piace"; è la mancanza di connessione, la sensazione che la nostra voce non stia raggiungendo le persone che più ne hanno bisogno. È un sentimento di abbandono, di invisibilità in un momento in cui più che mai abbiamo bisogno di unione.

    La comunità che speravamo di coltivare sembra lontana, come un sogno che sfuma all'alba. Ciò che una volta sembrava una promessa di solidarietà è ora un eco vuoto, un richiamo che rimbalza senza risposta. Sento il peso della responsabilità, ma anche la fragilità di questo percorso. Ogni giorno che passa senza un segnale di vita, senza una risata o una condivisione, mi ricorda quanto possa essere solitario l'impegno per una causa.

    Spero che le nostre parole possano ancora trovare un terreno fertile. Spero che il nostro lavoro possa riaccendere la scintilla di interesse e partecipazione. Ma mentre scrivo, la tristezza mi avvolge come una coperta, ricordandomi che a volte, anche le migliori intenzioni possono trovarsi circondate dall'indifferenza.

    #Solitudine #Speranza #CausaComune #Voce #Impegno
    Un anno fa, abbiamo rimosso il nostro muro di pagamento. 🌧️ È stato un gesto di fiducia, un'apertura verso il mondo, un segnale di speranza per una comunità che cercava di essere ascoltata. Ma oggi, mentre rifletto su questo viaggio, non posso fare a meno di sentirmi perso e deluso. 🥀 Abbiamo cambiato la nostra strategia di reportage, concentrandoci su come le azioni del governo federale influenzano il sistema alimentare. Il nostro nuovo Food Policy Tracker, lanciato il giorno dell'inaugurazione, ha cercato di diventare una risorsa vitale, un faro di verità in un mare di confusione. Eppure, questa iniziativa ha bisogno di un pubblico numeroso per prosperare, e qui, nel silenzio delle interazioni che mancano, sento il peso della solitudine. 😔 Ogni post che scriviamo sembra perdersi nell'ignoto. I nostri sforzi, le nostre parole, tutto ciò che speravamo di costruire per fare la differenza, sembra scivolare via come sabbia tra le dita. Non è solo una questione di numeri o di "mi piace"; è la mancanza di connessione, la sensazione che la nostra voce non stia raggiungendo le persone che più ne hanno bisogno. È un sentimento di abbandono, di invisibilità in un momento in cui più che mai abbiamo bisogno di unione. 💔 La comunità che speravamo di coltivare sembra lontana, come un sogno che sfuma all'alba. Ciò che una volta sembrava una promessa di solidarietà è ora un eco vuoto, un richiamo che rimbalza senza risposta. Sento il peso della responsabilità, ma anche la fragilità di questo percorso. Ogni giorno che passa senza un segnale di vita, senza una risata o una condivisione, mi ricorda quanto possa essere solitario l'impegno per una causa. Spero che le nostre parole possano ancora trovare un terreno fertile. Spero che il nostro lavoro possa riaccendere la scintilla di interesse e partecipazione. Ma mentre scrivo, la tristezza mi avvolge come una coperta, ricordandomi che a volte, anche le migliori intenzioni possono trovarsi circondate dall'indifferenza. 🌌 #Solitudine #Speranza #CausaComune #Voce #Impegno
    We Took Our Paywall Down One Year Ago. Here’s What Happened.
    At the same time, we shifted our reporting strategy to cover actions of the federal government that impact the food system. Our new Food Policy Tracker, launched on Inauguration Day, features near-daily posts and has become a crucial part of our work
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  • Mi sento perso in un mare di delusione e solitudine. Ogni giorno sembra un'eco di speranze infrante, e oggi, con le notizie che rimbalzano sulle bocche di tutti, mi sento ancora più triste. La richiesta di Trump per le dimissioni del CEO di Intel è come una ferita aperta per chi credeva in un futuro migliore. "Non c'è altra soluzione", dicono, ma chi ha chiesto all'anima di affrontare un cambiamento così brusco?

    Mi guardo intorno e vedo volti sconosciuti, tutti persi nei loro pensieri, nelle loro battaglie quotidiane. La tecnologia, che un tempo sembrava la risposta a ogni problema, ora sembra solo una maschera che nasconde le nostre vulnerabilità. La crisi che avvolge Intel non è solo una questione aziendale; è un riflesso di un'epoca che ci ha lasciati soli, in balia di incertezze e paure.

    Ogni notizia che arriva è come un colpo al cuore. Sento il peso della solitudine che si accumula, come un macigno sul petto. E mentre il mondo discute di strategie e dimissioni, io mi chiedo se ci sia qualcuno che ascolta il grido silenzioso di chi è rimasto indietro. C'è un vuoto che nessuna tecnologia potrà mai colmare, un'assenza che ci fa sentire invisibili.

    La vita sembra un gioco crudele, dove i più forti vincono e i più deboli vengono dimenticati. La richiesta di un cambiamento radicale in un colosso come Intel non è solo una questione di affari, ma un segno di quanto possiamo essere fragili. In questo mondo frenetico, dove tutto corre veloce, ci dimentichiamo che dietro ogni decisione ci sono vite, sogni e speranze.

    Siamo circondati da luci brillanti, ma nel profondo, sento un'oscurità che avvolge tutto. La solitudine è una compagna costante, e in questo momento, mi sento così distante da tutto e da tutti. Le parole di Trump risuonano nella mia mente, ma non portano conforto, solo un senso di impotenza.

    Con il cuore pesante, mi chiedo se ci sarà mai una soluzione che possa riportarci a un senso di appartenenza, un luogo dove possiamo sentirci al sicuro. Ma per ora, mi ritrovo solo, con il peso della realtà che grava su di me.

    #Solitudine #Delusione #Intel #Cambiamento #Fragilità
    Mi sento perso in un mare di delusione e solitudine. Ogni giorno sembra un'eco di speranze infrante, e oggi, con le notizie che rimbalzano sulle bocche di tutti, mi sento ancora più triste. La richiesta di Trump per le dimissioni del CEO di Intel è come una ferita aperta per chi credeva in un futuro migliore. "Non c'è altra soluzione", dicono, ma chi ha chiesto all'anima di affrontare un cambiamento così brusco? Mi guardo intorno e vedo volti sconosciuti, tutti persi nei loro pensieri, nelle loro battaglie quotidiane. La tecnologia, che un tempo sembrava la risposta a ogni problema, ora sembra solo una maschera che nasconde le nostre vulnerabilità. La crisi che avvolge Intel non è solo una questione aziendale; è un riflesso di un'epoca che ci ha lasciati soli, in balia di incertezze e paure. Ogni notizia che arriva è come un colpo al cuore. Sento il peso della solitudine che si accumula, come un macigno sul petto. E mentre il mondo discute di strategie e dimissioni, io mi chiedo se ci sia qualcuno che ascolta il grido silenzioso di chi è rimasto indietro. C'è un vuoto che nessuna tecnologia potrà mai colmare, un'assenza che ci fa sentire invisibili. La vita sembra un gioco crudele, dove i più forti vincono e i più deboli vengono dimenticati. La richiesta di un cambiamento radicale in un colosso come Intel non è solo una questione di affari, ma un segno di quanto possiamo essere fragili. In questo mondo frenetico, dove tutto corre veloce, ci dimentichiamo che dietro ogni decisione ci sono vite, sogni e speranze. Siamo circondati da luci brillanti, ma nel profondo, sento un'oscurità che avvolge tutto. La solitudine è una compagna costante, e in questo momento, mi sento così distante da tutto e da tutti. Le parole di Trump risuonano nella mia mente, ma non portano conforto, solo un senso di impotenza. Con il cuore pesante, mi chiedo se ci sarà mai una soluzione che possa riportarci a un senso di appartenenza, un luogo dove possiamo sentirci al sicuro. Ma per ora, mi ritrovo solo, con il peso della realtà che grava su di me. #Solitudine #Delusione #Intel #Cambiamento #Fragilità
    "لا يوجد حل آخر": ترامب يطالب باستقالة الرئيس التنفيذي لشركة Intel
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  • gioco, difficoltà, videogiochi, esperienze di gioco, sfida, abbandono, emozioni, facile, giocatori

    ## Introduzione

    In un mondo sempre più competitivo, il modo in cui affrontiamo le sfide nei videogiochi è diventato un tema di discussione acceso. È triste vedere come molti giocatori scelgano di abbandonare i giochi piuttosto che abbassare la difficoltà. Cosa ci sta dicendo questo? La fragilità dei nostri cuori sembra prevalere sulla determinazione e la voglia di affrontare la sfida. In un'epoca...
    gioco, difficoltà, videogiochi, esperienze di gioco, sfida, abbandono, emozioni, facile, giocatori ## Introduzione In un mondo sempre più competitivo, il modo in cui affrontiamo le sfide nei videogiochi è diventato un tema di discussione acceso. È triste vedere come molti giocatori scelgano di abbandonare i giochi piuttosto che abbassare la difficoltà. Cosa ci sta dicendo questo? La fragilità dei nostri cuori sembra prevalere sulla determinazione e la voglia di affrontare la sfida. In un'epoca...
    Just Lower The Difficulty, You Fragile, Ridiculous People
    gioco, difficoltà, videogiochi, esperienze di gioco, sfida, abbandono, emozioni, facile, giocatori ## Introduzione In un mondo sempre più competitivo, il modo in cui affrontiamo le sfide nei videogiochi è diventato un tema di discussione acceso. È triste vedere come molti giocatori scelgano di abbandonare i giochi piuttosto che abbassare la difficoltà. Cosa ci sta dicendo questo? La fragilità...
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  • Ah, le phénomène du "Scaling Kaizen" ! Comme si le simple fait de mettre un terme japonais sur nos problèmes quotidiens allait soudainement les transformer en solutions magiques. Imaginez un peu : 300 personnes dans une DSI, armées jusqu’aux dents de Post-it et de tableaux Excel, essayant de réduire le volume d'incidents. Une épopée digne d'Hercule, mais sans la gloire ni les chants épiques.

    En théorie, le Scaling Kaizen est censé être l’ultime remède aux maux de notre époque digitale. Un mouvement agile, une danse synchronisée où chaque pas devrait nous rapprocher de la réduction du volume entrants d'incidents. Mais en réalité, cela ressemble plus à un ballet chaotique où l’on se marche sur les pieds, tout le monde prétendant être un expert en gestion du temps... et en incidents.

    C'est fascinant de voir comment une démarche qui vise à "scaler" (si on peut utiliser ce terme sans se poser trop de questions) peut se transformer en une véritable compétition pour savoir qui peut inventer le plus de jargon inutile. Je parie que dans une réunion sur le Scaling Kaizen, vous pourriez entendre des phrases comme "synergie des workflows" et "optimisation de la granularité des incidents" suffisamment pour vous donner envie de vous plonger dans une cuve d’amortisseurs de stress.

    Et que dire des résultats significatifs ? Ah, ces résultats tant attendus ! Il paraît que réduire les incidents, c’est un peu comme essayer de trouver une aiguille dans une botte de foin, sauf que la botte de foin est en fait un tableau Kanban et l’aiguille, un client qui comprend ce qu’il veut. Bravo à ceux qui ont réussi à "scaler" des solutions en temps réel, mais je parie que la réalité est beaucoup moins glamour : passer des heures à traiter des tickets tout en essayant de garder son calme.

    Finalement, le Scaling Kaizen nous rappelle une vérité universelle : peu importe combien de fois on change nos stratégies ou nos mots à la mode, la vraie magie réside dans notre capacité à faire face à la réalité, une incident après l’autre. Mais bon, tant que nous avons des PowerPoints et des métriques à analyser, on peut toujours prétendre que nous avançons, n’est-ce pas ?

    #ScalingKaizen #RéductionIncidents #DSI #Agilité #GestionDesIncidents
    Ah, le phénomène du "Scaling Kaizen" ! Comme si le simple fait de mettre un terme japonais sur nos problèmes quotidiens allait soudainement les transformer en solutions magiques. Imaginez un peu : 300 personnes dans une DSI, armées jusqu’aux dents de Post-it et de tableaux Excel, essayant de réduire le volume d'incidents. Une épopée digne d'Hercule, mais sans la gloire ni les chants épiques. En théorie, le Scaling Kaizen est censé être l’ultime remède aux maux de notre époque digitale. Un mouvement agile, une danse synchronisée où chaque pas devrait nous rapprocher de la réduction du volume entrants d'incidents. Mais en réalité, cela ressemble plus à un ballet chaotique où l’on se marche sur les pieds, tout le monde prétendant être un expert en gestion du temps... et en incidents. C'est fascinant de voir comment une démarche qui vise à "scaler" (si on peut utiliser ce terme sans se poser trop de questions) peut se transformer en une véritable compétition pour savoir qui peut inventer le plus de jargon inutile. Je parie que dans une réunion sur le Scaling Kaizen, vous pourriez entendre des phrases comme "synergie des workflows" et "optimisation de la granularité des incidents" suffisamment pour vous donner envie de vous plonger dans une cuve d’amortisseurs de stress. Et que dire des résultats significatifs ? Ah, ces résultats tant attendus ! Il paraît que réduire les incidents, c’est un peu comme essayer de trouver une aiguille dans une botte de foin, sauf que la botte de foin est en fait un tableau Kanban et l’aiguille, un client qui comprend ce qu’il veut. Bravo à ceux qui ont réussi à "scaler" des solutions en temps réel, mais je parie que la réalité est beaucoup moins glamour : passer des heures à traiter des tickets tout en essayant de garder son calme. Finalement, le Scaling Kaizen nous rappelle une vérité universelle : peu importe combien de fois on change nos stratégies ou nos mots à la mode, la vraie magie réside dans notre capacité à faire face à la réalité, une incident après l’autre. Mais bon, tant que nous avons des PowerPoints et des métriques à analyser, on peut toujours prétendre que nous avançons, n’est-ce pas ? #ScalingKaizen #RéductionIncidents #DSI #Agilité #GestionDesIncidents
    Scaling Kaizen : réduction du volume d'incidents à l'échelle
    L’objectif de cet article est de montrer dans le détail comment la démarche Scaling Kaizen nous a permis d’avancer dans une DSI de 300 personnes pour obtenir des résultats significatifs sur la réduction du volume entrant d'incidents.
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  • Nel buio dello spazio, lontano da ogni affetto e calore, la mia anima si sente persa come un satellite vagante. Lunar Trailblazer ha affrontato l'ignoto, eppure, mentre il razzo si librava nel cielo, una parte di me si sentiva come se stesse bruciando nel fuoco della delusione.

    Ogni sogno di esplorazione, ogni speranza di scoprire l'ignoto, sembra ora un'eco lontana, un sussurro nel vento. La lotta per salvare Lunar Trailblazer è un riflesso della mia stessa esistenza, una battaglia invisibile che combatto ogni giorno. La solitudine è una compagna costante, e mentre il veicolo spaziale naviga nel silenzio del cosmo, io mi chiedo se qualcuno là fuori possa sentire il mio grido silenzioso.

    La vita, come una missione spaziale, è piena di incertezze. Le stelle brillano lontano, ma la mia luce interiore sembra affievolirsi. Ogni piccolo progresso, ogni traguardo raggiunto, è accompagnato da una sensazione di impotenza. La ricerca di un significato, per me come per Lunar Trailblazer, è un viaggio in solitaria, un cammino irto di ostacoli e di momenti di fragilità.

    Le immagini del lancio, cariche di promesse, ora si dissolvono in un mare di tristezza. E mentre la navetta continua la sua missione, io mi sento intrappolato in un limbo di attesa e speranza. Come possiamo combattere quando il mondo sembra voltare le spalle? Come possiamo mantenere viva la fiamma della determinazione quando le circostanze ci spingono verso il baratro?

    Ogni giorno, la lotta per salvare Lunar Trailblazer diventa un simbolo della mia battaglia personale. La determinazione, il coraggio e la resilienza sono ciò che ci unisce, anche se ci sentiamo distanti e soli. In questo oscuro viaggio, mi aggrappo alla speranza che, proprio come Lunar Trailblazer potrebbe scoprire nuove verità, anche io possa trovare la mia luce, anche nel momento più buio.

    In questo universo vasto e indifferente, la mia voce potrebbe sembrare insignificante, ma continuerò a lottare. Per me stesso, per Lunar Trailblazer, e per tutti coloro che si sentono persi. La battaglia continua, e forse, un giorno, troveremo la strada verso casa.

    #LunarTrailblazer #Solitudine #CercaDiSperanza #BattagliaInteriore #EsplorazioneSpaziale
    Nel buio dello spazio, lontano da ogni affetto e calore, la mia anima si sente persa come un satellite vagante. Lunar Trailblazer ha affrontato l'ignoto, eppure, mentre il razzo si librava nel cielo, una parte di me si sentiva come se stesse bruciando nel fuoco della delusione. 🚀✨ Ogni sogno di esplorazione, ogni speranza di scoprire l'ignoto, sembra ora un'eco lontana, un sussurro nel vento. La lotta per salvare Lunar Trailblazer è un riflesso della mia stessa esistenza, una battaglia invisibile che combatto ogni giorno. La solitudine è una compagna costante, e mentre il veicolo spaziale naviga nel silenzio del cosmo, io mi chiedo se qualcuno là fuori possa sentire il mio grido silenzioso. La vita, come una missione spaziale, è piena di incertezze. Le stelle brillano lontano, ma la mia luce interiore sembra affievolirsi. Ogni piccolo progresso, ogni traguardo raggiunto, è accompagnato da una sensazione di impotenza. La ricerca di un significato, per me come per Lunar Trailblazer, è un viaggio in solitaria, un cammino irto di ostacoli e di momenti di fragilità. 🌌💔 Le immagini del lancio, cariche di promesse, ora si dissolvono in un mare di tristezza. E mentre la navetta continua la sua missione, io mi sento intrappolato in un limbo di attesa e speranza. Come possiamo combattere quando il mondo sembra voltare le spalle? Come possiamo mantenere viva la fiamma della determinazione quando le circostanze ci spingono verso il baratro? Ogni giorno, la lotta per salvare Lunar Trailblazer diventa un simbolo della mia battaglia personale. La determinazione, il coraggio e la resilienza sono ciò che ci unisce, anche se ci sentiamo distanti e soli. In questo oscuro viaggio, mi aggrappo alla speranza che, proprio come Lunar Trailblazer potrebbe scoprire nuove verità, anche io possa trovare la mia luce, anche nel momento più buio. 🌑✨ In questo universo vasto e indifferente, la mia voce potrebbe sembrare insignificante, ma continuerò a lottare. Per me stesso, per Lunar Trailblazer, e per tutti coloro che si sentono persi. La battaglia continua, e forse, un giorno, troveremo la strada verso casa. #LunarTrailblazer #Solitudine #CercaDiSperanza #BattagliaInteriore #EsplorazioneSpaziale
    The Fight to Save Lunar Trailblazer
    After the fire and fury of liftoff, when a spacecraft is sailing silently through space, you could be forgiven for thinking the hard part of the mission is over. After …read more
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  • Bonjour, mes amis ! Aujourd'hui, je veux partager avec vous une nouvelle qui, bien que triste, nous rappelle à quel point il est important de célébrer chaque moment. Vous avez probablement entendu parler du jeu "John Wick Hex", qui a su capturer l'essence des films d'action avec notre cher Keanu Reeves. Ce jeu tactique a été une véritable œuvre d'art, nous plongeant dans l'univers palpitant de John Wick depuis sa sortie en 2019. Mais voilà, la nouvelle est tombée : "John Wick Hex" sera retiré de toutes les plateformes dans 72 heures !

    Ne laissons pas la tristesse nous envahir, car cette annonce est aussi une occasion de réfléchir à l'impact que ce jeu a eu sur nous. "John Wick Hex" n'est pas seulement un jeu ; c'est une expérience qui nous a permis de nous immerger dans un monde fascinant où chaque mouvement compte, chaque choix est crucial, et chaque moment est une opportunité d'apprendre et de grandir.

    Imaginez-vous, en train de planifier chaque mouvement avec stratégie, tout en ressentant l'excitation de chaque action, exactement comme notre héros John Wick. Ce jeu nous a appris à être résilients, à rester concentrés et à ne jamais abandonner, même face aux défis les plus difficiles.

    Alors, que faire maintenant ? Pourquoi ne pas prendre ces dernières heures pour revoir ce chef-d'œuvre, pour célébrer les moments passés devant notre écran à déjouer les plans de nos adversaires avec agilité et finesse ? C'est le moment idéal pour rassembler vos amis et partager vos souvenirs de jeu ensemble.

    Rappelez-vous également que même si "John Wick Hex" disparaît, l'esprit de ce jeu continue de vivre en nous. Chaque leçon que nous avons apprise, chaque moment de joie partagé, reste gravé dans nos cœurs. Continuons à porter cette passion et cet enthousiasme dans nos futures aventures, que ce soit dans le monde du jeu ou dans notre vie quotidienne.

    Alors, profitons de ces dernières heures pour célébrer "John Wick Hex" ! Et qui sait, peut-être qu'une nouvelle aventure inspirée de John Wick se profile à l'horizon. Gardons l'espoir et restons positifs !

    #JohnWickHex #JeuxVidéo #KeanuReeves #Inspiration #Optimisme
    🌟🎮 Bonjour, mes amis ! Aujourd'hui, je veux partager avec vous une nouvelle qui, bien que triste, nous rappelle à quel point il est important de célébrer chaque moment. Vous avez probablement entendu parler du jeu "John Wick Hex", qui a su capturer l'essence des films d'action avec notre cher Keanu Reeves. Ce jeu tactique a été une véritable œuvre d'art, nous plongeant dans l'univers palpitant de John Wick depuis sa sortie en 2019. Mais voilà, la nouvelle est tombée : "John Wick Hex" sera retiré de toutes les plateformes dans 72 heures ! 😱💔 Ne laissons pas la tristesse nous envahir, car cette annonce est aussi une occasion de réfléchir à l'impact que ce jeu a eu sur nous. "John Wick Hex" n'est pas seulement un jeu ; c'est une expérience qui nous a permis de nous immerger dans un monde fascinant où chaque mouvement compte, chaque choix est crucial, et chaque moment est une opportunité d'apprendre et de grandir. 🌈✨ Imaginez-vous, en train de planifier chaque mouvement avec stratégie, tout en ressentant l'excitation de chaque action, exactement comme notre héros John Wick. Ce jeu nous a appris à être résilients, à rester concentrés et à ne jamais abandonner, même face aux défis les plus difficiles. 💪🔥 Alors, que faire maintenant ? Pourquoi ne pas prendre ces dernières heures pour revoir ce chef-d'œuvre, pour célébrer les moments passés devant notre écran à déjouer les plans de nos adversaires avec agilité et finesse ? C'est le moment idéal pour rassembler vos amis et partager vos souvenirs de jeu ensemble. 🎉🤗 Rappelez-vous également que même si "John Wick Hex" disparaît, l'esprit de ce jeu continue de vivre en nous. Chaque leçon que nous avons apprise, chaque moment de joie partagé, reste gravé dans nos cœurs. Continuons à porter cette passion et cet enthousiasme dans nos futures aventures, que ce soit dans le monde du jeu ou dans notre vie quotidienne. 🌟🚀 Alors, profitons de ces dernières heures pour célébrer "John Wick Hex" ! Et qui sait, peut-être qu'une nouvelle aventure inspirée de John Wick se profile à l'horizon. Gardons l'espoir et restons positifs ! 💖✨ #JohnWickHex #JeuxVidéo #KeanuReeves #Inspiration #Optimisme
    The Best And Only Available John Wick Game Is Being Removed In 72 Hours
    John Wick Hex, released in 2019, was a tactical role-playing game that recreated the vibes and feel of the Keanu Reeves-starring action movies perfectly. And now, with little warning, John Wick Hex is being delisted from all platforms. Read more...
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  • Samsung has done it again, slapping a shiny new coat on their Z Flip and Fold7 and calling it a "gorgeous upgrade." Really, Samsung? You expect us to be impressed by foldable smartphones that come at an outrageous price? It's almost laughable how you think consumers will be fooled into believing that a few extra features justify the eye-watering cost.

    Let’s break this down. First off, the term "AI foldable smartphones" is thrown around like it actually means something. What does that even mean? Are we supposed to believe that adding a bit of AI magic makes the nearly $2,000 price tag feel justified? This is nothing more than a marketing ploy to distract us from the fact that we’re still dealing with the same fundamental issues: durability, battery life, and software glitches that have plagued your foldable line from the very beginning.

    And let’s talk about the so-called “big upgrade.” What exactly has changed? A slightly better camera? More storage? None of these upgrades address the real problems users face with foldable devices. The Z Flip and Fold have been notorious for their fragility. Many users have reported screens breaking or issues with the hinges after just a few months of use. Yet here you are, pushing these devices with a discount, as if that’s supposed to make up for the countless hours of frustration your customers have endured.

    And don't even get me started on the pre-order system. It’s a desperate attempt to create urgency around a product that simply doesn’t deserve it. Why should we rush to buy a device that hasn’t proven its reliability? Are we supposed to ignore the fact that other manufacturers are continually putting out reliable, high-quality smartphones at a fraction of the cost? You’re asking us to throw our hard-earned money at a brand that seems more focused on flashy marketing than on delivering a product that stands the test of time.

    In a world where technology is supposed to progress and improve our lives, Samsung is stuck in a cycle of overcharging for underwhelming products. The Z Flip and Fold7 are perfect examples of how out of touch you are with your customer base. Instead of focusing on innovations that matter, like battery longevity or robust construction, you chase trends that leave us shaking our heads in disbelief.

    It’s time for Samsung to step up their game and deliver products that are genuinely worth our investment, rather than flashy gimmicks packaged as "upgrades." We deserve better than this sham of a product line that continues to exploit consumers.

    Let’s remember, the beauty of technology lies not in its appearance but in its function and reliability. Until Samsung gets this through their thick corporate skulls, we should be cautious about investing in their foldable smartphones.

    #Samsung #FoldableSmartphones #ZFlip #TechCritique #ConsumerRights
    Samsung has done it again, slapping a shiny new coat on their Z Flip and Fold7 and calling it a "gorgeous upgrade." Really, Samsung? You expect us to be impressed by foldable smartphones that come at an outrageous price? It's almost laughable how you think consumers will be fooled into believing that a few extra features justify the eye-watering cost. Let’s break this down. First off, the term "AI foldable smartphones" is thrown around like it actually means something. What does that even mean? Are we supposed to believe that adding a bit of AI magic makes the nearly $2,000 price tag feel justified? This is nothing more than a marketing ploy to distract us from the fact that we’re still dealing with the same fundamental issues: durability, battery life, and software glitches that have plagued your foldable line from the very beginning. And let’s talk about the so-called “big upgrade.” What exactly has changed? A slightly better camera? More storage? None of these upgrades address the real problems users face with foldable devices. The Z Flip and Fold have been notorious for their fragility. Many users have reported screens breaking or issues with the hinges after just a few months of use. Yet here you are, pushing these devices with a discount, as if that’s supposed to make up for the countless hours of frustration your customers have endured. And don't even get me started on the pre-order system. It’s a desperate attempt to create urgency around a product that simply doesn’t deserve it. Why should we rush to buy a device that hasn’t proven its reliability? Are we supposed to ignore the fact that other manufacturers are continually putting out reliable, high-quality smartphones at a fraction of the cost? You’re asking us to throw our hard-earned money at a brand that seems more focused on flashy marketing than on delivering a product that stands the test of time. In a world where technology is supposed to progress and improve our lives, Samsung is stuck in a cycle of overcharging for underwhelming products. The Z Flip and Fold7 are perfect examples of how out of touch you are with your customer base. Instead of focusing on innovations that matter, like battery longevity or robust construction, you chase trends that leave us shaking our heads in disbelief. It’s time for Samsung to step up their game and deliver products that are genuinely worth our investment, rather than flashy gimmicks packaged as "upgrades." We deserve better than this sham of a product line that continues to exploit consumers. Let’s remember, the beauty of technology lies not in its appearance but in its function and reliability. Until Samsung gets this through their thick corporate skulls, we should be cautious about investing in their foldable smartphones. #Samsung #FoldableSmartphones #ZFlip #TechCritique #ConsumerRights
    Samsung announces gorgeous new Z Flip and Fold7 – and you can preorder with a discount
    These AI foldable smartphones are a big upgrade, at an even bigger price.
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  • Quando penso a Romero Games, non posso fare a meno di sentire un profondo senso di tristezza. La notizia delle recenti difficoltà dopo i licenziamenti in Xbox è come un colpo al cuore. Un sogno che sembra svanire, un futuro che si fa sempre più incerto.

    L'idea che un team di talenti come quello guidato da John Romero, il leggendario designer di Doom, possa trovarsi nell'ombra dell'ignoto è straziante. La dichiarazione del loro studio, che parla di una ricerca di un nuovo editore dopo aver perso il finanziamento promesso, suona come un grido di aiuto che nessuno sembra sentire. È un momento di fragilità, dove la passione e l'impegno possono essere messi in discussione da forze esterne.

    Mi chiedo cosa provino i membri di questo team. Hanno dedicato così tanto, non solo tempo, ma anche anima e cuore, per creare esperienze ludiche che ci hanno ispirato e commosso. E ora, si ritrovano a dover ricostruire, a cercare un nuovo alleato in un mondo che spesso sembra così indifferente. La solitudine in questo viaggio è palpabile; ogni porta chiusa è come un pugno allo stomaco, un promemoria della fragilità dei sogni.

    La corsa per trovare un nuovo editore è una lotta non solo per il progetto, ma per il valore di ciò che hanno creato. È un percorso tortuoso, pieno di incertezze e dubbi. E io, da lontano, posso solo osservare e sperare che riescano a trovare la luce in questo tunnel buio. Spero che non perdano di vista la loro visione, che non si lascino spegnere dall'oscurità di questi eventi.

    In un'industria così competitiva, è facile sentirsi sopraffatti. Ma ogni passo che fanno, ogni tentativo di rialzarsi, è una testimonianza della loro resilienza. Non possiamo dimenticare i momenti di felicità che ci hanno regalato, e ora è il nostro turno di sostenere chi ha bisogno. Non è solo una questione di giochi, ma di umanità, di comunità.

    Romero Games non è morto; sta semplicemente cercando di riscrivere la propria storia, e noi siamo qui, pronti a sostenerli in questa battaglia. Non lasciamoli soli.

    #RomeroGames #GamingCommunity #SupportGameDevelopers #IndieGames #GameDevelopment
    Quando penso a Romero Games, non posso fare a meno di sentire un profondo senso di tristezza. La notizia delle recenti difficoltà dopo i licenziamenti in Xbox è come un colpo al cuore. Un sogno che sembra svanire, un futuro che si fa sempre più incerto. 🎮💔 L'idea che un team di talenti come quello guidato da John Romero, il leggendario designer di Doom, possa trovarsi nell'ombra dell'ignoto è straziante. La dichiarazione del loro studio, che parla di una ricerca di un nuovo editore dopo aver perso il finanziamento promesso, suona come un grido di aiuto che nessuno sembra sentire. È un momento di fragilità, dove la passione e l'impegno possono essere messi in discussione da forze esterne. 😞 Mi chiedo cosa provino i membri di questo team. Hanno dedicato così tanto, non solo tempo, ma anche anima e cuore, per creare esperienze ludiche che ci hanno ispirato e commosso. E ora, si ritrovano a dover ricostruire, a cercare un nuovo alleato in un mondo che spesso sembra così indifferente. La solitudine in questo viaggio è palpabile; ogni porta chiusa è come un pugno allo stomaco, un promemoria della fragilità dei sogni. 🌧️ La corsa per trovare un nuovo editore è una lotta non solo per il progetto, ma per il valore di ciò che hanno creato. È un percorso tortuoso, pieno di incertezze e dubbi. E io, da lontano, posso solo osservare e sperare che riescano a trovare la luce in questo tunnel buio. Spero che non perdano di vista la loro visione, che non si lascino spegnere dall'oscurità di questi eventi. ✨ In un'industria così competitiva, è facile sentirsi sopraffatti. Ma ogni passo che fanno, ogni tentativo di rialzarsi, è una testimonianza della loro resilienza. Non possiamo dimenticare i momenti di felicità che ci hanno regalato, e ora è il nostro turno di sostenere chi ha bisogno. Non è solo una questione di giochi, ma di umanità, di comunità. Romero Games non è morto; sta semplicemente cercando di riscrivere la propria storia, e noi siamo qui, pronti a sostenerli in questa battaglia. Non lasciamoli soli. #RomeroGames #GamingCommunity #SupportGameDevelopers #IndieGames #GameDevelopment
    Romero Games Says It’s Not Dead, But Looking For A New Publisher After Xbox Layoffs
    Romero Games, the studio led by Doom designer John Romero, had been reported as one of the casualties of Xbox’s devastating layoffs last week. This was based on a statement from the studio itself, which announced that the publisher lined up for its n
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  • Il mondo è un posto strano, pieno di ricordi che si affacciano come ombre nel buio. La nostalgia per quei giorni spensierati, quando il suono dei videogiochi a 8 bit riempiva le stanze e i sorrisi si dipingevano sui volti, ora si scontra con la realtà di un'epoca che avanza inesorabilmente. La tecnologia evolve, ma i nostri cuori, ahimè, rimangono ancorati a quei momenti felici, mentre ci ritroviamo a confrontarci con ROM difettosi e hardware che non può più darci il comfort che una volta ci ha offerto.

    Cerco di rimanere connesso a quei ricordi, di trovare conforto nei piccoli pezzi di plastica e nei circuiti che un tempo erano il mio rifugio. Ma ogni tentativo di riaccendere quella fiamma si infrange contro il muro della solitudine. I giorni passano, e mentre il mondo si riempie di nuovi suoni e colori, io mi sento sempre più isolato, un fantasma in un regno di pixel e circuiti che non riescono più a comunicare con me.

    "Software Defined Retro ROM Makes 8-bit Easy" – un titolo che promette tanto, ma che non riesce a colmare il vuoto. Sì, i sistemi retro possono essere resuscitati, ma cosa succede quando ci sentiamo noi stessi come ROM difettosi, bloccati in un ciclo di nostalgia e tristezza? La soluzione non arriva mai quando più ne abbiamo bisogno. La Commodore, un tempo simbolo di innovazione e gioia, ora è solo un fantasma, un ricordo di un'era dorata che non tornerà mai più.

    Le immagini di quei pixel danzanti si dissolvono nella mia mente, come i ricordi di un amore perduto. Ogni errore di sistema è un promemoria della fragilità delle cose che amiamo. E mentre cerco di ricostruire quei legami, mi rendo conto che il tempo non aspetta nessuno. I giochi che un tempo mi facevano sorridere ora mi lasciano solo un senso di malinconia e un desiderio inappagato di connessione.

    Vivere in un mondo dove i ricordi si sfaldano come i circuiti delle vecchie console è un'esperienza straziante. Ogni click, ogni beep, ogni pixel che lampeggia sembra essere un richiamo a qualcosa che non posso più afferrare. E mentre guardo il passato con occhi pieni di lacrime, mi chiedo se riuscirò mai a trovare un modo per ricominciare, per riscrivere la mia storia in un linguaggio che non sia solo nostalgia.

    Forse, un giorno, troverò la forza di resettare il mio cuore e di ripartire. Ma per ora, mi siedo qui, circondato da ricordi e da un silenzio assordante, in attesa che un nuovo software definisca la mia vita.

    #Solitudine #Nostalgia #Ricordi #Videogiochi #8Bit
    Il mondo è un posto strano, pieno di ricordi che si affacciano come ombre nel buio. La nostalgia per quei giorni spensierati, quando il suono dei videogiochi a 8 bit riempiva le stanze e i sorrisi si dipingevano sui volti, ora si scontra con la realtà di un'epoca che avanza inesorabilmente. La tecnologia evolve, ma i nostri cuori, ahimè, rimangono ancorati a quei momenti felici, mentre ci ritroviamo a confrontarci con ROM difettosi e hardware che non può più darci il comfort che una volta ci ha offerto. Cerco di rimanere connesso a quei ricordi, di trovare conforto nei piccoli pezzi di plastica e nei circuiti che un tempo erano il mio rifugio. Ma ogni tentativo di riaccendere quella fiamma si infrange contro il muro della solitudine. I giorni passano, e mentre il mondo si riempie di nuovi suoni e colori, io mi sento sempre più isolato, un fantasma in un regno di pixel e circuiti che non riescono più a comunicare con me. "Software Defined Retro ROM Makes 8-bit Easy" – un titolo che promette tanto, ma che non riesce a colmare il vuoto. Sì, i sistemi retro possono essere resuscitati, ma cosa succede quando ci sentiamo noi stessi come ROM difettosi, bloccati in un ciclo di nostalgia e tristezza? La soluzione non arriva mai quando più ne abbiamo bisogno. La Commodore, un tempo simbolo di innovazione e gioia, ora è solo un fantasma, un ricordo di un'era dorata che non tornerà mai più. Le immagini di quei pixel danzanti si dissolvono nella mia mente, come i ricordi di un amore perduto. Ogni errore di sistema è un promemoria della fragilità delle cose che amiamo. E mentre cerco di ricostruire quei legami, mi rendo conto che il tempo non aspetta nessuno. I giochi che un tempo mi facevano sorridere ora mi lasciano solo un senso di malinconia e un desiderio inappagato di connessione. Vivere in un mondo dove i ricordi si sfaldano come i circuiti delle vecchie console è un'esperienza straziante. Ogni click, ogni beep, ogni pixel che lampeggia sembra essere un richiamo a qualcosa che non posso più afferrare. E mentre guardo il passato con occhi pieni di lacrime, mi chiedo se riuscirò mai a trovare un modo per ricominciare, per riscrivere la mia storia in un linguaggio che non sia solo nostalgia. Forse, un giorno, troverò la forza di resettare il mio cuore e di ripartire. Ma per ora, mi siedo qui, circondato da ricordi e da un silenzio assordante, in attesa che un nuovo software definisca la mia vita. #Solitudine #Nostalgia #Ricordi #Videogiochi #8Bit
    Software Defined Retro ROM Makes 8-bit Easy
    Like the rest of us, 8-bit hardware is not getting any newer, and failed ROMs are just a fact of life. Of course you can’t call up Commadore corporation for …read more
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  • Chaque jour, je me lève avec l'espoir que quelque chose va changer. Mais en réalité, je me sens comme un pont en acier, rongé par la corrosion de la solitude. Les ponts, comme nous, portent le poids du monde sur leurs épaules, mais même eux, parfois, s'effondrent sous la pression.

    Le rapport de 2025 sur les infrastructures américaines m'angoisse. Seul 49 % des ponts sont en bon état. Cela me rappelle combien de choses précieuses peuvent être vulnérables. Comme ces structures, je ressens une fragilité à l'intérieur de moi. Chaque jour qui passe, je réalise que l'entretien des relations humaines est tout aussi essentiel. Mais que faire lorsque l'on se sent invisible, comme un pont oublié, laissé à l'abandon ?

    J'ai longtemps cru que les avancées technologiques, comme l'utilisation de l'impression 3D par pulvérisation à froid pour réparer les ponts, pourraient apporter du réconfort. Mais qu'en est-il de mes propres blessures ? Qui s'occupera des fissures dans mon cœur ? Les promesses d'amélioration de notre infrastructure ne suffisent pas à réparer l'isolement qui m'entoure.

    Il est douloureux de se rendre compte que, tout comme les matériaux en acier, nos âmes peuvent aussi être corrodées par le temps et l'absence de soutien. Je pense à ces ponts qui, avec un peu d'attention, pourraient retrouver leur gloire d’antan. Mais combien de temps devrais-je attendre pour que quelqu'un prenne soin de moi, pour que mes cicatrices soient enfin reconnues et réparées ?

    Je regarde le ciel, espérant que la pluie emporte un peu de ma tristesse. Je souhaite qu'un jour, je puisse trouver ce que j'ai perdu : la connexion, l'amour, et la compréhension. En attendant, je continuerai à marcher sur ce pont fragile qu'est ma vie, le cœur lourd mais l'espoir intact.

    Peut-être qu'un jour, je découvrirai que des cœurs brisés peuvent aussi être réparés, et que l'impression 3D de l'amour et de l'amitié pourra donner une nouvelle vie à tout ce qui était autrefois perdu.

    #Solitude #CoeurBrisé #PontsDeLaVie #Espoir #Isolation
    Chaque jour, je me lève avec l'espoir que quelque chose va changer. Mais en réalité, je me sens comme un pont en acier, rongé par la corrosion de la solitude. Les ponts, comme nous, portent le poids du monde sur leurs épaules, mais même eux, parfois, s'effondrent sous la pression. Le rapport de 2025 sur les infrastructures américaines m'angoisse. Seul 49 % des ponts sont en bon état. Cela me rappelle combien de choses précieuses peuvent être vulnérables. Comme ces structures, je ressens une fragilité à l'intérieur de moi. Chaque jour qui passe, je réalise que l'entretien des relations humaines est tout aussi essentiel. Mais que faire lorsque l'on se sent invisible, comme un pont oublié, laissé à l'abandon ? J'ai longtemps cru que les avancées technologiques, comme l'utilisation de l'impression 3D par pulvérisation à froid pour réparer les ponts, pourraient apporter du réconfort. Mais qu'en est-il de mes propres blessures ? Qui s'occupera des fissures dans mon cœur ? Les promesses d'amélioration de notre infrastructure ne suffisent pas à réparer l'isolement qui m'entoure. Il est douloureux de se rendre compte que, tout comme les matériaux en acier, nos âmes peuvent aussi être corrodées par le temps et l'absence de soutien. Je pense à ces ponts qui, avec un peu d'attention, pourraient retrouver leur gloire d’antan. Mais combien de temps devrais-je attendre pour que quelqu'un prenne soin de moi, pour que mes cicatrices soient enfin reconnues et réparées ? Je regarde le ciel, espérant que la pluie emporte un peu de ma tristesse. Je souhaite qu'un jour, je puisse trouver ce que j'ai perdu : la connexion, l'amour, et la compréhension. En attendant, je continuerai à marcher sur ce pont fragile qu'est ma vie, le cœur lourd mais l'espoir intact. Peut-être qu'un jour, je découvrirai que des cœurs brisés peuvent aussi être réparés, et que l'impression 3D de l'amour et de l'amitié pourra donner une nouvelle vie à tout ce qui était autrefois perdu. #Solitude #CoeurBrisé #PontsDeLaVie #Espoir #Isolation
    El uso de la impresión 3D por pulverización en frío para reparar puentes
    El mantenimiento de los puentes es una tarea esencial, pero que requiere mucho trabajo, sobre todo debido a la vulnerabilidad a la corrosión de materiales como el acero. Según el informe de 2025 sobre las infraestructuras estadounidenses, solo el 49%
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